LE VOCI DELLA MONTAGNA di Leonardo Osella

LE VOCI DELLA MONTAGNA CONVEGNO E CONCERTO LE VOCI DELLA MONTAGNA Il canto popolare protagonista per due giorni ai Cappuccini NON si sarà mai abbastanza grati a chi, come Roberto Leydi, trascorre l'esistenza a indagare sulle radici popolari musi�cali. L'etnomusicologo eporediese ha scritto nel suo volume «L'altra musica»: «Dobbiamo riconoscere al ' le culture che oggi diciamo popolari una complessità, un'articolazione e soprattutto ima storicità altrettan�to estese e profonde di quelle che riconosciamo alla cultura storica e storicizzabile delle egemonie». In�somma, il fatto di essere popolari e dunque magari marginali non toglie per nulla, anzi, una nobiltà «di fatto» a queste realtà culturali. Ed è proprio su tali presupposti che si snoda il convegno«La musi�ca, la gente, i monti: tradizioni e presenze del canto popolare», vener�d�3 (dalle 10) e sabato 4 novembre (dalle 10) al Museo della Montagna, con «appendice» concertistica la se�ra del 3 alle ore 21,15 al Regio (il Coro Edelweiss del Cai-Torino diret�to da Willem Tousijn che festeggia i 50 anni di fondazione con la regia di Massimo Scaglione). Oltre al Coro ed al Museo l'iniziativa è firmata da Regione, Comune e La Stampa. In�gresso libero al convegno; per il concerto biglietti gratuiti fino ad esaurimento al Salone della Stampa in via Roma 80. Info. 011/660.41.04. Leydi illustrerà il tema «Cantare in più lingue nelle valli di Piemonte e Val d'Aosta». L'apertura delle rela�zioni spetterà però a Sandro Cappel�letto, che con Francesco Pennarola cura l'iniziativa, su «Vitalità delle tradizioni popolari nell'era della glo�balizzazione». Tutte presenze quali�ficate: Franco Luca e Giorgio Calca�gno, Daniele Tron e Tullio Telmon, Enrico Lantelme e Mauro Pedrotti (del Coro Sat di Trento), Guido Sertorio e Vincenzo Consolo, Mauri�zio Padovan e Ettore Zeppegno, Robert Tagliere e Sergio Berardo. Un cenno particolare spetta ad Azio Corghi, il maggior compositore pie�montese di oggi, del quale sarà utile e interessante ascoltare le rivelazio�ni sul tema, sibillino ma non troppo, «Alpincord». Sarà l'approfondita e articolata disamina di una realtà che solo ima mentalità ottusa può ritenere di retroguardia. Certo, sono temi che sottintendono una difesa: ma a tan�to ormai si è giunti, dopo la banaliz�zazione imperante alla quale la filosofia globalizzante pretendereb�be di ingabbiare l'uomo. Forse non a caso il convegno arriva a Torino subito dopo il Salone del Gusto, proteso verso un'operazione analo�ga in fatto di cultura dell'alimenta�zione. Saranno boccate di aria buona il ritomo ai canti alpini, il richiamo alla tradizione valdese, il rilancio della cosiddetta «ricerca sul campo» che ha avuto cultori di rango come Bela Bartók e Zoltàn Kodàly e, in Italia, Giorgio Nataletti e Diego Carpitella. E, oltre al già citato concerto, al Monte dei Cappuccini si farà musica dal vivo anche al conve�gno con L�Barmènk, Trouveur Valdoten, Vioulinaires e Lou Dalfin. Leonardo Osella UNA OCCASIONE PER FESTEGGIARE IL MEZZO SECOLO DEL CORO EDELWEISS DEL CAI TORINO Il Coro Edelweiss del Cai-Torino in concerto venerd�3 al Regio

Luoghi citati: Italia, Piemonte, Torino, Trento, Val D'aosta