Al grande bingo del Congresso di Andrea Di Robilant

Al grande bingo del Congresso Al grande bingo del Congresso Sfida all'ultimo voto, come per la Presidenza Andrea di Robilant corrispondente da WASHINGTON Mei Camahan, ex governatore democratico del Missouri, era impegnato in un durissimo te�sta a testa con il repubblicano John Ashcroft per la conquista di un seggio senatoriale, uno di quei seggi che i democratici devono assolutamente strappa�re ai repubblicani il 7 novembre per riconquistare la maggioran�za al Senato. Ma due settimane fa il picco�lo Cessna con cui il governato�re, suo figlio e il suo portavoce si stavano recando ad un comi�zio elettorale si è schiantato durante una bufera. Nessuno è sopravvissuto. Ma il nome di Camahan rimarrà comunque sulla scheda elettorale perché non ci sono i tempi tecnici per schierare un nuovo candidato contro Ashcroft. Con la morte di Camahan le chance dei democratici di ricat�turare il Senato, già molto esili, sembravano svanite del tutto. Ma poi è successa una cosa strana: il «fantasma» di Carnahan è cominciato a sahre improvvisamente nei sondaggi, superando di varie lunghezze il malcapitato e sempre più sbigot�tito senatore Ashcroft. E cos�il nuovo governatore del Missou�ri democratico ha annuncia�to che se il defunto davvero vincerà la corsa, allora lui nomi�nerà la vedova, Jean Camahan, al posto del marito. La strana campagna del can�didato fantasma illustra meglio di qualsiasi altra quanto agguer�rita e incerta sia la corsa per il Congresso quest'anno. E cosa i partiti siano disposti a fare pur di aumentare le chance di spun�tarla marted�prossimo. In pa�lio, del resto, è nientemeno che il controllo dell'agenda legislati�va per i prossimi anni. E a pochi giomi dal voto la corsa per la Camera e per il Senato è incerta quanto quella per la Casa Bian�ca. 1435 seggi della Camera sono tutti in ballo marted�prossimo: la Camera si rinnova interamen�te ogni due anni. Ma la partita si gioca soprattutto in un dozzi�na di seggi dove i due partiti sono impegnati in una lotta furibonda. Nell'attuale legisla�tura i repubblicani hanno una maggioranza risicata, 224 a 211.1 democratici devono riu�scire a strappare almeno sette seggi ai repubblicani per ricon�quistare la maggioranza. «E ce la possiamo fare», insi�ste Patrick Kennedy, il figlio di Ted Kennedy che sta rapida�mente salendo i gradini della nomenklatura democratica (pre�siede la potente Comissione elettorale del partito) e che è certo di essere rieletto deputato del Rhode Island. «Ma sarà una vittoria molto più sofferta del previsto». A guidare l'offensiva demo�cratica è Richard Gephardt, de�putato del Missouri e leader della minoranza alla Camera. Lo scorso inverno Gephardt ri�nunciò a candidarsi per la Casa Bianca proprio perché una vitto�ria dei democratici alla Camera sembrava ormai a portata di mano: Gephardt diventerebbe Speaker, una delle cariche poli�tiche più potenti del Paese. Ma la strada è ancora tutta in saUta. Anzi, gli ultimi sondag�gi mettono in risalto la tenace difesa dei repubblicani in alcu�ni distretti elettorali chiave. E John Zogby, imo dei più influen�ti «sondaggisti» del momento, dice che «la gara è ancora trop�po incerta per fare previsioni, e semmai vedo un lieve vantag�gio dei repubblicani». L'estrema incertezza del vo�to finale e l'importanza della posta in palio spiegano le vaste somme di denaro che i due partiti stanno spendendo a favo�re dei loro candidati in alcune battaglie che potrebbero rivelar�si decisive. Il record assoluto appartiene al 27esimo distretto della California, dove il repub�blicano James Rogan e il demo�cratico Adam Schiff hanno già speso la bellezza di 20 miliardi da lire a testa per vincere un seggio che scadrà tra due anni. In palio, marted�prossimo, ci sarà anche la leadership del Senato. Oggi i repubblicani han�no una maggioranza risicata, 54 a 46. I democratici devono vincere almeno cinque seggi in più dei rivali. Ma solo un terzo del Senato 34 seggi in tutto si rinnova in queste elezioni, per cui il compito, sulla carta, appa�re più arduo che alla Camera. Gli allibratori della politica americana dicono che i demo�cratici possono aspirare a gua�dagnare due o tre seggi, forse quattro. E cos�la corsa del «fantasma» Camahan contro il senatore Ashcroft, che solo due settimane fa sembrava aver af�fondato ogni possibilità di ri�scossa dei democratici, torna a diventare cruciale per le loro ambizioni al Senato. Anzi, la corsa di Carnahan ha perfino eclissato nei media l'al�tra grande conlesa senatoriale, quella di Hillary Clinton contro Rick Lazio a New York. Con l'uscita di scena del sindaco Rudolph Giuliani, che si è ritira�to a causa di un cancro alla prostata, l'interesse è calato. La First Lady è in testa nei sondag�gi da settimane ormai, e a meno di sorprese dell'ultima ora l'an�no prossimo tornerà a Washin�gton da senatrice. Sono in palio tutte le 435 poltrone della Camera, dove oggi i repubblicani hanno una maggioranza di tredici deputati, e un terzo del Senato Ma la partita si gioca in pochi seggi cruciali Per la maggioranza al Congresso un'aspra battaglia, ma secondo gli esperti di sondaggi vinceranno ancora i repubblicani

Luoghi citati: California, Missouri, New York, Rhode Island