Un colpo al cuore del «partito dei coloni»

Un colpo al cuore del «partito dei coloni» Un colpo al cuore del «partito dei coloni» Tra le vittime la figlia del leader Fiamma Nirenslein GERUSALEMME La Jihad, se la rivendicazione corri�sponde davvero al gruppo terrori�stico che ha compiuto l'attentato, ieri sera si sarà rallegrata doppia�mente: non soltanto è riuscita a portare sangue e terrore a Mehane Yehuda, il mercato centrale di Geru�salemme dove la gente, speranzosa dopo l'incontro tra Peres ed Arafat, era andata per la spesa tradizionale di fine settimana; per uno scherzo malefico la bomba di dieci chili che ha fatto esplodere la Mazda par�cheggiata in una viuzza ha ucciso, insieme con l'avvocato Hanan Levy, Ayelet Ha Shachar Levy, figlia di Ytzhak Levy, il segretario del partito nazionalista religioso, il Mafdal. E' un partito che conta cinque seggi alla Knesset, deputati eletti dagli uomini che vivono negli insediamenti ebraici della Giudea e della Samaria o di Gaza. Sono i cittadini israeliani che i palestinesi odiano di più, i «coloni». Fino a sera la notizia non ha trovato nessuna conferma se non sui siti del Chat dell'lntemet, secon�do la regola israeliana di tenere segreti i nomi dei caduti finché la famiglia non sia avvertita. Ma il padre della giovane donna, un cin�quantenne dall'aspetto patriarca�le, una «colomba» nel mondo del nazionalismo, era in visita a Gaza, a Netzarim e in altri insediamenti ebraici. «Seguivamo le notizie di questo giorno che avrebbe dovuto essere di pacificazione racconta Shaul Valloni, un deputato del Mafdal in grande stato di choc Spari a Gaza, spari a Ramallah, spari a Chilo. Eppoi, l'attentato nel centro di Gerusalemme. E dopo un po' che seguivamo le notizie con il cuore in gola, a un tratto il dolore per la situazione generale è diventato una grande pena personale. E' una sorte che molti ormai, in questi giorni, sono costretti a sperimenta�re». Il partito di Levy non ha detto neppure una parola di reazione ufficiale, e tanto meno il suo segre�tario. Ma è un silenzio che certo prelude a una reazione irata, dolen�te, particolarmente carica di senso di frustrazione: il Mafdal, da quan�do, dopo il fallimento del processo di pace, si spara nei Territori e a Gerusalemme, aveva più volte ri�chiesto che lo Stato difendesse con decisione i suoi cittadini, e aveva denunciato senza tregua lo stato d'assedio degli insediamenti. An�che Tzahal, l'esercito, era stato più volte criticato e invitato ad agire con determinazione. Ma Ytzhak Levy ha sempre trat�tenuto un partito tendenzialmente estremo dal diventare un pericolo pubblico. Nato in Marocco, è immi�grato a 10 anni in Israele; la sua storia di fondatore dell'insediamen�to di Elon More, nella West Bank, e di restauratore del quartiere ebrai�co della Città Vecchia, distrutto dai giordani, disegna un pedigree di nazionalismo di vecchio stampo, e gli dà tutte le carte in regola per essere il segretario del suo partito. Ma non gli piacciono gli armati che formano falangi desiderose di spe�dizioni punitive, crede nella missio�ne di vivere nei luoghi santi di Israele, ma gli piace avere parte attiva e civile nel gioco politico del Parlamento. Infatti non ha esitato affatto nel passare dal governo di Netanyahu a quello di Barak, incu�rante dei richiami dei due rabbini che ambiscono ad essere la guida spirituale dei suoi uomini: i rabbini Mordechai Eliahu e Avraham Shapira. Il processo di pace, fino a quan�do Barak non ha cominciato a contrattare parti di Gerusalemme a Camp David, non è stato una zona proibitiva per Levy. Ma, l'incontro americano tra Barak Arafat e Clin�ton lo ha indotto ad uscire dal governo. In possesso di un titolo rabbinico, con il suo stile quieto, i suoi svariati ruoli ministeriali e il suo continuo gioco tutto intemo, non ha mai lasciato che i rabbini prendessero il sopravvento. Dal 1995, quando Rabin fu assassinato, il suo predecessore Zvulun Hammer, morto nel 1988, aveva dato libero corso a una crisi di coscienza che aveva creato una leadership determinata a rimanere nelle colo�nie, ma molto più duttile che nel passato. Forse proprio per questo il partito di Levy non è più molto forte, né ha grandi prospettive elet�torali. Certamente adesso, tuttavia, i suoi uomini negli insediamenti si sentiranno ancora più traditi dallo Stato e ancora più indifesi dall'eser�cito e dalla polizia. Ayelet Ha Sha�char Levy stava cambiando casa. era venuta a vivere a Gerusa�lemme, proprio ieri stava traslocan�do nella Città Santa da un piccolo insediamento nel deserto. Quando il camion del suo trasloco, per posteggiarsi di fronte alla nuova casa, ha fatto spostare la Mazda che era proprio davanti al portone, è avvenuto lo scoppio. Ayelet ave�va una bambina di tre anni. Gli uomini del Mafdal vedono i loro peggiori incubi realizzarsi. Levy, piegato dal dolore mentre di notte andava a seppellire la figlia, forse non ha fra i suoi primi pensieri quello di sedare la frustrazione e l'ira che crescono negli insediamen�ti. La ragazza stava traslocando: il camion ha fatto spostare l'auto che è esplosa. Il Mafdal (5 deputati) è uscito solo di recente dal governo Barak Un gruppo di ebrei ortodossi dietro i vetri di una finestra rotti dall'onda d'urto dell'auto-bomba esplosa a Gerusalemme