lnternet, il testimone all' Europa di Anna Masera

lnternet, il testimone all' Europa LE NUOVE TENDENZE DEI CYBERCONSUMATORI lnternet, il testimone all' Europa Boom di navigatori. Negli Usa mercato quasi saturo Manalisi Anna Masera Inviata a BARCELLONA IN Italia ci si lamenta che internet non è abbastanza dif�fuso nelle case delle famiglie (si parla di otto milioni), e intan�to arriva la notizia che negli Usa la crescita è già rallentata. Secon�do una ricerca della Price Waterhouse Cooper, resa nota ieri dal «Financial Times», i consumato�ri americani passano meno tem�po sul Web rispetto a un anno fa, per l'esattezza un'ora in meno alla settimana. E sono aumenta�ti solo di un punto percentuale nell'ultimo anno. Dalla ricerca PWC, che da Dalla ricerca PWC, che da quattro anni a questa parte moni�tora l'uso di Internet in Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania e Francia, emerge che ben il 44 per cento degli americani si colle�ga a Internet, contro il 31 per cento degli inglesi, il 31 per cento dei tedeschi e il 16 per cento dei francesi notoriamente meno internettiani, perché 6 milioni di loro utilizzano da anni il Minitel Tuttavia, la penetrazione di Internet nelle case degli america�ni non è aumentata di molto nell'ultimo anno (nel 1999 aveva già raggiunto il 43 per cento). Non solo. Secondo la ricerca, il numero di ore di collegamento è sceso negli Usa da 5,3 a 4,2 ore alla settimana, mentre in Euro�pa è salito da 2,4 a 3,2. Ovviamente ci vorranno anco�ra un paio d'anni prima di stabili�re se questi dati rappresentano una tendenza definitiva, ma pos�sono voler dire due cose: che il mercato americano sta raggiun�gendo la maturazione, ò che, semplicemente, i collegamenti a Internet negli usa sono più velo�ci rispetto al passato. Ci si sta in effetti avvicinando ai salti di qualità attesi con l'avvento della banda larga. Le innovazioni tec�nologiche continuano ad arriva�re a ondate, come quella del futuro wireless, con Internet sui telefonini e altri apparecchi sen�za cavi. Un futuro che si prevede molto prossimo. Mai come in questo periodo i media americani ed europei, cos�come le aziende, i governi e le università, sono stati tanto con�centrati sulla rivoluzione in cor�so portata dall'e-business e dal�l'e-commerce. Ieri, a Barcellona, Esther Dyson, la guru del Mit che ha fondato un gruppo di studio intemazionale, la EDventure www.edventure.com, pro�prio su questa rivoluzione digita�le, ha aperto il suo undicesimo High Tech Forum annuale, a cui hanno aderito manager, venture capitalist e analisti di tutto 0 mondo, concentrandosi sulla do�manda che tutti si fanno: quali sono i modelli di business vincen�ti nella nuova economia digita�le? AU'EDventure High Tech Fo�rum 2000 di Barcellona, la nuo�va parola d'ordine è «napsterizzazione». Di tutto, degli affari, del commercio, delle transazioni e dello scambio di informazioni. Cioè l'adozione del sistema «peerto-peer» da pari a pari senza intermediari. La tecnologia vin�cente del prossimo futuro. , «L'umore è cambiato que�st'anno, non c'è più l'eccitazione dell'anno scorso, quando qualsia�si progetto legate alla net economy faceva boom;; ha esordito la Dyson. «I modelli di business che sopra inveranno sono quelli in grado di cambiare in continua�zione e ±: adalcarsi alle nuove situazioni e oppoiCLuikà che si presentano». Secondo Doug Alexander, Ceo dell'lnternet Ca�pital Group Europe, il modello di business vincente è quello del�l'azienda che riesce, con il suo arrivo sul mercato, a risolvere un problema. Come dice la Dy�son, «non bisogna cercare di ven�dere un farmaco, ma bisogna definire la malattia e poi annun�ciare di avere la cura». E per quanto riguarda i consumatori, le famiglie che si collegano a Internet da casa, Karen Thomp�son di Aol Uk è ottimista: «Abbia�mo verificato, facendo pagare Aol con una tariffa fissa e non a tempo, che quando il collegamen�to alla rete non costa più in base al tempo di connessione, gli euro�pei usano Internet tanto quanto gli americani se non addirittura di più». «La rivoluzione non è ancora finita: il salto di qualità arriverà con la banda larga, la tecnologia wireless, e le connessioni sui telefonini»

Persone citate: Cooper, Dalla, Doug Alexander, Dyson, Esther Dyson, Fo, Karen Thomp, Price