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Bazoli ora riapre a Mediobanca Una svolta storica in vista del riassetto in via Filodrammatici e della Lazard Bazoli ora riapre a Mediobanca «Il gruppo Intesa-Comit è pronto a collaborare» Ugo Bertone MILANO Cara Mediobanca, collaborare si può. Giovanni Bazoli, presi�dente di Banca Intesa, uomo attento alle sfumature e pru�dente fino all'ossessione, lan�cia con un'intervista al «Sole 24 Ore» questo invito all'istituto di piazzetta Cuccia. «E' chiaro dice Bazoli che il nuovo asset�to di Intesa-Comit favorirà il rilancio di quel disegno di più intensa collaborazione che era alla base degli accordi dell'an�no scorso». Parole caute, ma che per i mercati finanziari hanno un mercato inequivoca�bile: Intesa-Comit intende gio�care un suo ruolo nel processo di rafforzamento delle intese strategiche a tutto campo che coinvolgono Mediobanca, le Ge�nerali e gli alleati intemaziona�li, la Commerzbank di Martin Kohlaussen e la Lazard di Mi�chel David-Weill, cassaforte di uno dei pacchetti strategici, il 3,90Zo, delle Generali. Rispetto alla Commerzbank, del resto, è lo stesso Bazoli a sottolineare che «l'irrobusti�mento dell'alleanza tra il grup�po tedesco. Mediobanca e le Generali è certamente una pre�condizione favorevole... per i possibili contenuti industriali della nostra partnership con Commerzbank., anche per le nuove prospettive di coopera�zione tra Intesa e Mediobanca cui ho già accennato». Non solo: Bazoli, dopo aver ricorda�to il rapporto con Enrico Cuc�cia, che nel tempo ha trovato «motivazioni e consonanze pro�fonde, ben al di là delle vicende bancarie» sottolinea che pure con Vincenzo Marenghi i rap�porti sono «rimasti ottimi». Una svolta «storica», insom�ma, soprattutto se si tiene con�to del carattere del personaggio Bazoli, attento a calibrare ógni sìllaba e del momento scelto per la sortita: lo «stallo» in Mediobanca, il prossimo rias�setto della galassia Lazard (e conseguenti, possibili novità per il pacchetto Generali con�trollato da Eurafrance), il «fat�tore B» come Berlusconi, gran�de novità per Mediobanca (gra�zie all'ingresso di Mediolanum) e per gli equilibri in Fondazio�ne Cariplo, azionista determi�nante in Banca Intesa. A questo proposito si era diffusa la voce di una visita «riservata» del presidente della Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti ad Arcore, quartiere generale del leader del Polo. Tra il presidente della Fonda�zione e Silvio Berlusconi, era la voce prevalente, si era profila�ta un'intesa: riconferma al ver�tice per Guzzetti, in cambio di due vicepresidenti del Polo e in Banca un vicepresidnete vicino al centro-destra. Ma la smenti�ta di Guzzetti, ieri impegnato a Roma come presidente del�l'Acri per la giornata mondiale del Risparmio, è stata netta: nessunoa richiesta di incontro con Berlusconi né, tantomeno, alcuna trattativa sulle poltro�ne, «la Commissione centrale di beneficienza della Fondazione è sovrana ha poi precisato Guzzetti e non è mio costume arrogarmi compiti e ruoli che esulano dalle regole della corpo�rate govemance». Anche questa variabile è de�stinata comunque a complicare il quadro bancario. E non può stupire, data la cornice, che in Borsa la scuderia di Bazoli continui ad attrarre le attenzio�ni: Comit (-t-2,40Zo) e banca Inte�sa (-l-20Zo). Stazionari, al contra�rio, i prezzi di Mediobanca mentre, a proposito dei forti rialzi delle Generali nelle ulti�me sedute, l'amministratore de�legato della compagnia triesti�na Gianfranco Gutty si è limita�to a dire che «i rialzi sono finalmente dovuti all'andamen�to degli affari sociali, alle previ�sioni dei risultati 2000 e ai grossi passi in avanti che si stanno facendo in merito alle ristrutturazioni in corso». E la vendita del pacchetto Lazard? «Non ho l'abitudine di commen�tare queste voci», ha tagliato corto Gutty. Eppure, il risiko bancario potrebbe far tappa prossimamente proprio a Pari�gi dove, a metà novembre, do�vrebbe essere depositato il pia�no di ristrutturazione di Eura�france da sottoporre al voto degli azionisti il 18 dicembre. Giovanni Bazoli presidente di Banca Intesa riapre le porte a Mediobanca