A Wall Street tornano i grandi acquisti di Francesco Manacorda

A Wall Street tornano i grandi acquisti Il Nasdaq cambia rotta e guadagna il 5,29^». Anche i listini europei lo seguono nella corsa A Wall Street tornano i grandi acquisti E Saddam fa pagare il greggio in euro Francesco Manacorda MILANO Wall Street festeggia la notte delle streghe con una spettacola�re cavalcata del Nasdaq. E an�che l'Europa ha qualche ragio�ne per festeggiare Halloween: l'euro ha mantenuto ieri le posi�zioni, finendo vicino a quota 0,85 sul dollaro anche grazie al fatto che d'ora in poi l'Iraq si farà pagare le sue esportazioni di greggio in valuta comune invece che in dollari. E' una rimonta tutta nel se�gno dell'alta tecnologia, quella che arriva dalla Borsa Usa. Il Nasdaq, che lunedi aveva perso il 2,6507o, ieri ha invertito repen�tinamente la marcia ed è torna�to a brillare grazie alla rimonta di alcuni settori di punta, dalla fibre ottiche ai semiconduttori: nella serata europea l'indice dei titoli tecnologici ha chiuso a quota 3360, con guadagno del 5,290'n. E al traino del settore hi-tech è salito anche il Dow Jones, in progresso doiri,250zt), nonostante il crollo della Procter 5Gamble, una delle regine del listino. La causa del rialzo? Gli opera�tori sentono aria di saldi sul Nasdaq dopo un ottobre tutto in discesa e specialmente dopo il ribasso di lunedì, che ha portato l'indice vicino ai minimi dell'an�no, e tornano cos�a comprare senza fare troppe distinzioni. In un mercato sempre più sensibi�le agli annunci delle società pesano anche le buone notizie in arrivo dalla francese Alcatel (cavi per telecomunicazioni) che prevede un risultato 2001 migliore di quanto si aspettasse finora e che hanno innescato una corsa al rialzo di tutto il settore delle fibre ottiche, dalla Nortel a Cisco. In tanta euforia non pesa più di tanto nemmeno il crollo della Rambus, uno dei maggiori produttori di memorie Usa, che ha ha perso il 16n7n all'annuncio che la Intel smette�rà quasi del tutto di utilizzare i suoi prodotti. Buone notizie, anche se in tono decisamente più sommes�so, anche per l'euro, che nel corso della giornata ha guada�gnato qualche posizione: dopo la rilevazione della Banca cen�trale europea a 0,8417 sul dolla�ro nella serata di ieri era salito a 0,8487. A sostenere la valuta comune sono soprattutto i com�menti che arrivano dalle due sponde dell'Oceano sulla possi�bilità di nuovi interventi concer�tati. Dagli Usa il Segretario del Tesoro Larry Summers, pur so�stenendo che il suo Paese ha tutto l'interesse a mantenere un dollaro forte, ha detto ieri che potrebbe esserci ancora spa�zio per interventi sul mercato delle valute. E in Europa il presidente della Bundesbank Er�nst Welteke spiega in un'intervi�sta che se ce ne fosse bisogno la Banca centrale europea sarebbe pronta a muoversi di nuovo per aiutare l'euro, come ha fatto già il 22 settembre: «Stiamo seguen�do da vicino l'evolversi della situazione sul mercato dei cam�bi e se sarà necessario, interver�remo ancora una volta». Ma c'è anche un altro fattore che contribuisce ad aiutare la moneta comune. Nella notte fra lunedi e ieri, infatti, le Nazioni Unite hanno deciso di accettare la richiesta dell'Iraq che le sue esportazioni di petrolio siano pagate in euro invece che in dollari. Una decisione, quella presa dal regime di Saddam Hussein, presa per motivi politi�ci visto chi gli Usa sono considerati un nemico ma che potrebbe avere una ripercussio�ne sui mercati. Fino ad ora, infatti, l'Iraq incassava circa 1,8 miliardi eh dollari, che dal 6 novembre alle «quotazioni at�tuali si trasformeranno in circa 2,1 miliardi di euro. E proprio un'accresciuta doman�da di euro sui mercati interna�zionali potrà contribuire, anche se in misura marginale, al rialzo della moneta comune. A dirlo è lo stesso Welteke, secondo cui il pagamento del petrolio in euro «sarà un'ottima cosa per lo svi�luppo a lungo temine dell'eu�ro». Poco sembra invece cambia�re per quanto riguarda i fonda�mentali dell'economia statuni�tense ed europea che stanno alla base del divario tra dollaro ed euro. Ieri dagli Usa sono arrivati segnali contrastenti su un rallentamento. Da una parte le vendite di nuove case sono salite a settembre del 9.20Zo, il dato piùalto degli ultimi sei mesi; dall'altra l'indice di fidu�cia dei consumatori è calato in ottobre a quota 135,2 rispetto al 142,5 di settembre, mettendo a segno il peggior risultato da un anno a questa parte. Per avere una bussola più certa che indi�chi il futuro dell'economia a settele e strisce, insomma, biso�gnerà aspettare i dati sull'occu�pazione che verranno pubblica�ti venerdì. I leader Iracheno Saddam Hussein

Persone citate: Cisco, Larry Summers, Procter, Saddam Hussein, Welteke

Luoghi citati: Europa, Iraq, Milano, Usa