ARTI GRAFICHE

ARTI GRAFICHE ARTI GRAFICHE La prof invitata a cena, ventanni dopo da quella Quinta «vivace e birichina» ISTITUTO per le Arti Grafi�che e Fotografiche Bodoni di via Ponchielli in Barriera di Milano, anno 1979/80. Clas�se V. Nella foto di questa pagina: Amprimo, Apra, Bergantino, Bruno, Cappelletto, Cavallot�to, Gurrà, Di Matteo, Ghione, Negro Enrico e Negro Riccar�do, Ponzio, Rampulla, Savatteri. Questa volta non è uno di loro che sull'onda della nostal�gia si rivolge a TorinoSette, ma la loro insegnante d'italia�no di III e IV, Fernanda Nangeroni De Bernardi,(che firma la lettera), e che cinque di loro hanno voluto invitare (e son passati vent'anni), per rievoca�re quegli anni che, alla distan�za, come sempre, sono stati per loro i più belli. «Era una classe vivace e birichina dice la professores�sa Nangeroni ormai in pensio�ne da molti anni molto affiatata, bravi ragazzi cui non fu difficile affezionarsi, seri e rispettosi quando neces�sario, capaci di inventare scherzi spiritosi, intelligenti e innocui, come quando appese�ro all'ingresso dell'aula le loro fotografie della prima comu�nione, e non ci fu insegnante che non si fermasse a rimirar�le, perdendo tempo (perchè questo era lo scopo). 0 come quando sostituirono la foto dell'allora Presidente della Repubblica Pertini, con quella di Apra, il primo della classe, ora ingegnere elettroni�co, allora giudicato secchione e oggetto di molti scherzi. Come quando, essendosi mo�mentaneamente assentato il prof. Tinivella, che insegnava cinematografia, per accogliere un amico, importante perso�naggio in visita, dopo aver raccomandato loro un adegua�to comportamento, li trovò insieme all'allibito amico, ar�rampicati e sospesi agli allog�giamenti delle luci. Il massimo della trasgressio�ne fu quando, in visita al Museo del Cinema, a quel tempo al Palazzo Chiablese, asportarono un paio di occhia�lini che furono poi restituiti con tante scuse, quando la direttrice del museo, accortasi della sparizione, fece le sue giuste rimostranze al preside del Bodoni. Ma i ragazzi ama�vano la loro scuola, e arrivaro�no a rivolgersi addirittura alla trasmissione tv Portobello di Enzo Tortora buonanima, per salvare l'istituto minacciato di chiusura. Sono cose che oggi possono far sorridere, ma in quegli Anni 70 c'era ancora lo strasci�co del '68, e ben altre turbolen�ze si verificavano qua e là. Quei ragazzi, ora uomini fatti, e affermati professionisti, si commuovono al ricordo dei loro professori: lo scomparso Mario Rivella di disegno e storia dell'arte, ricco di umani�tà, Tinivella, Sesia di meccani�ca, Chaumont, scomparso, Milly Rambaudi di fotoincisione, Jato e Italiano che subentrò alla sottoscritta. Per la sottoscritta, la "Quinta Foto" fu una delle ultime classi della sua lunga, quarantennale carriera, e in essa rivede le centinaia di giovani di tutte le tante classi che l'hanno preceduta, tutte seguite con eguale affetto in tanti istituti, come il Magistra�le di Pinerolo, il Pininfarina e i Ragionieri di via Figlie dei Militari». '' ** ' 1979: la «Quinta Foto», dell'Istituto Arti Grafiche e Fotografiche dell'Istituto Bodoni di via Ponchielli

Luoghi citati: Milano, Pinerolo