E-BOOK SARA' UNA LOTTERIA di Mario Baudino

E-BOOK SARA' UNA LOTTERIA E-BOOK SARA' UNA LOTTERIA Cornee perché gli editori scommettono sul libro elettronico INCHIESTA Mario Baudino ORA per i libri elettronici, i mitici e-book che tengo�no banco da almeno due anni in tutte le discussio�ni editoriali, c'è anche un pre�mio, assegnato alla Fiera di Francofone. Un bel premio, centomila dollari, che sono andati a un autore sconosciu�to, E. M. Schorb. Ma neppure troppo paradossalmente le feb�bre dell'e-book, proprio nel momento in cui questo nuovo strumonlo sta per affrontare le sue trasformazioni più impor�tanti e magari definitive, co�mincia a declinare. Il libro elettronico non è più un mito (o uno spauracchio, a scelta), è finalmente qualche cosa che è entrato nei budget degli editori, con un punto inter�rogativo: si sa quanto costerà, non se farà gua�dagnare soldi. Le previsioni sono tante, tutte diver�se tra loro. Pro�prio alla vigilia dell'E-book award un respon�sabile di Amazon, com faceva sape�re come ci ricor�da Ulrico Hoopli che loro imma�ginano nei prossi�mi anni la con�quista di una quota del merca�to editoriale da parte dell'e-book pari al dieci per cento. In Europa, il cinque. Non sono grandi cifre, e fino ad ora l'esempio di Stephen King, che ha distribuito due racconti solo per via elettroni�ca provocando un piccolo terre�moto in Internet, resta l'unico vero successo in questo campo. «Non riesco a pensare che tra vent'anni taglieremo ancora al�beri» proclama Bill Hill, respon�sabile per le ricerche sull'ebook della Microsoft, che con il suo software «Reader» promet�te di invadere il futuro merca�to, contrastata dalla concor renza della sola Adobe, che ha nel suo «Acrobat reader» un prodotto simile, più «antico». E'vero però che tut�ti coloro che lavora�no in questo campo si sono convinti della ne�cessità di avere macchi�ne per la lettura ade�guate, perché è inutile puntare sulla possibili�tà che la gente si adatti a leggere gli e-book diretta�mente dallo schermo del computer. I «lettori» attualmente in commercio, ancora relativa�mente primitivi e costosi, sono stati venduti in tutto il mondo nell'ordine delle decina di mi�gliaia, ed anzi i maggiori produt�tori, Softbook e Novamedia, sono stati appena assorbiti dal�la Gemstar Tivù International, segno che le cose non andavano tanto bene. Eppure, l'e-book, il libro che non occupa spazio negli scaffali, che non pesa, che può essere interattivo, die si legge nel mondo virtuale e con�sente ogni scorribanda in esso, è sempre più alle porte. Anche in Italia, naturalmente: tutti i nostri editori viaggiano in que�sta direzione, chi più. chi meno convinto. Qualcuno osserva che non molti anni fa c'era stata una simile isteria collettiva per i cd-rom, e poi il mercato si è stabilizzato senza grandi scos�se, ma ci sono anche pionieri ardimentosi che non hanno dub�bi. Ancora un po' di tecnologia e di ricerca, e il nuovo mondo del libro virtuale sarà la nostra realtà. Senza dar l'addio alla carta, o almeno, non del tutto. Proprio a Francoforte, nel gior�no dell'inaugurazione dello Smau a Milano, il Gruppo Lon�ganesi ha annunciato il suo primo passo sperimentale in questo mondo, mettendo, a di�sposizione sul suo sito e su quello di Apogeo, editrice spe�cializzata in informatica, le ver�sioni elettroniche di due libri già apparsi su carta, «L'avven�tura della nuova economia» di Carlo De Benedetti e «L'algorit�mo di Viterbo» di Riccardo Chiaberge. Per scaricarli si paga lo stes�so prezzo di copertina. «E' un esperimento ci dice Stefano Mauri -, per saggiare il terreno. In prospettiva l'e-book potrebe essere il luogo ideale per il catalogo e per le opere esaurite». Un pubblico limitato, ma esigente, riceverebbe un servi�zio importante. «Solo fra tre anni si potrà ragionare sulla vendita tutta elettronica delle novità». Tre anni è il termine minimo su cui sono più o meno d'accordo i primi sperimentato�ri italiani. Pietro Marietti, ad esempio, con la sua Piemme è riuscito ancha a far sbarcare in America il topo Stilton, le cui avventure vengono vendute dal sito di Barnes 5Nobles a 9,99 dollari, cifra diciamolo pu�re vagamente bizzarra. Ha an�che, disponibile in rete, un libro del cardinal Tettamanzi sulla bioetica, e ricorda che, quando venne presentato a Roma, Dick Brass, vicepresidente Micro�soft e «inventore» dell'e-book, parlò delle enormi prospettive che si stavano aprendo in Cina. «Quando si arriva a grandi numeri ci spiega Marietti l'hardware non costa più nulla. E io mi aspetto qualcosa di importante proprio da paesi come l'India e la Cina». Intan�to, Stilton è distribuito anche come «demo», cioè come assag�gio gratuito, da Microsoft Ita�lia, e proprio lui secondo il capo dell'editrice Piemme indi�ca la strada: «Credo che l'avve�nire del libro elettronico sia nei settori dedicati ai bambini, e in generale alla scuola. Dove il vero vantaggio dell'interattivi�tà può essere immediatamente apprezzato. Non è possibile fare previsioni temporali, ma sul mercato dei bambini e dei ragazzi ci sarà senza dubbio un affiancamento enorme degli e-books nell'arco dei prossimi cinque anni». E' certo che un romanzo resta tale anche quando lo scari�chiamo sul nostro lettore da una libreria virtuale. E se qual�cuno si mettesse in testa di addobbarlo con effetti speciali (colonne sonore, rumori, imma�gini) il risultato potrebbe anche essere sconfortante. L'e-book (nonostante il premio intema�zionale istituito alla Fiera di Francofolte) resta, per la nor�male narrativa e saggistica, un traguardo assai dubbio. Non cos�per la saggistica di alto livello scientifico che va conti�nuamente aggiornata -, la ricer�ca in generale, la scuola. I due colossi editoriali italia�ni ci scommettono. Ma mentre Rizzoli sta ancora studiando il problema, Mondadori morde il freno. E' in grado di mettere a disposizione entro fine anno un centinaio di titoli, di cui una buona parte già in questo mese. «Per ora si tratta di narrativa e saggistica dice Gian Arturo Ferrari -. Il vantaggio per gli acquirenti è nel prezzo: 20 mila lire le novità, 10 mila il catalo�go. Insomma, il nuovo Ken Follet costerà 20 mila Iure. E' un'inziativa sperimentale ma 'vera'». Con ambizioni immedia�te di conquistare il mercato? «Nessuna ambizione particola�re, anche noi vogliamo capire». La cosa fra l'altro non do�vrebbe dispiacere agli autori, che riceveranno comunque i diritti sulla base del prezzo di copertina dél'libro stampato. «E per i tascabili, ovvero quelli alò mila, avranno una percen�tuale maggiore». Non è detto che tutto questo incida signifi�cativamente sul loro conto in banca. Almeno per ora. Si calcola che in tutto il mondo gli e-books disponibili non siano più di 23 mila, anche se stanno crescendo al ritmo di un centinaio ogni giorno. Il problema sono le macchine per leggerli. «Care, brutte, pic�cole» le definisce Gian Arturo Ferrari. «Ma se si supera que�sto limite il libro elettronico diventa subito una realtà im�portante. Il suo campo è l'edu�cazione, l'uso professionale, la documentazione, dove il van�taggio è reale. Anzi, sono sicu�ro che rivoluzionerà tutti i sistemi educativi, e in non molto tempo». Toma la previsione a cinque anni. «Cioè sul medio periodo. I libri che definiamo 'education' cambieranno completamente, e già a partire dalle tecnologie di cui disponiamo, ottime per il trasferimento e la distribuzio�ne, non per la lettura. Per quanto riguarda il 'trade', ovve�ro narrativa e saggistica corren�te, credo che sarà difficile insi�diare il libro su carta». Oltretut�to, c'è un problema di norme fiscali. I volumi tradizionali pagano l'Iva al 2,4 per cento, gli e-books, come tutti i prodotti elettronici, al 20. Un bello svan�taggio di partenza: se poi si considera che questo commer�cio è globale, la necessità di avere leggi eguali in tutti i Paesi, e in prospettiva almeno una regolamentazione europea, diventa vitale, per non essere «stracciati» dagli americani, già partner dei nostri editori con le loro tecnologie di software. Anche in Italia c'è però qual�cuno che sta lavorando sull'hardware, nella corsa a risol�vere il problema della macchi�na per leggere. E' «Opera», so�cietà costituita da vari partners tra cui Zanichelli, il Touring, Il Sole 24 ore, già specializzata in ed rom. Proprio a Francoforte mostrava un prototipo di letto�re grosso come un libro norma�le, con modem incorporato, pe�so 800 grammi, batterie in gra�do di alimentarlo per 4 ore. A differenza dei «palmari» oggi diffusi, può contenere immagi�ni, grafici, colori. Verrà posto in commercio in primavera. E an�nuncia il primo ponte verso un «vero» libro virtuale che ormai, saranno cinque anni o saranno di più, all'appuntamento col nostro futuro sembra non voler davvero rinunciare. Per ora i titoli disponibili in rete non arrivano a 25.000, ma nei prossimi 5 anni dovrebbero coprire il 10oZo del mercato. Il settore di maggior espansione riguarda i bambini, la scuola, l'aggiornamento professionale e la documentazione Il vero problema sono le «macchine per leggere» che per ora sono «care, brutte, piccole» In Italia pesa anche il costo dell'Iva, che per la carta è del 2,47o, mentre per i prodotti elettronici sale al 20o7o Alla Buchmesse di Francoforte è stato assegnato per la prima volta l'E-book award, un premio di centomila dollari vinto da un autore ai più sconosciuto, E. M. Schorb. Tra i numerosi supporti tecnologici per la diffusione del libro elettronico, anche un nuovo modello di occhiali a 3 dimensioni Stephen King è stato il primo autore di bestsellers a proporre suoi nuovi racconti scritti e venduti direttamente in Rete La Mondadori è pronta per sperimentare entro fine anno un centinaio di e-book, tra novità e titoli di catalogo, a prezzi vantaggiosi. Ad esempio il nuovo Ken Follett ( qui sopra), «Codice a zero» costerà in rete solo 20.000 lire. La Piemme ha presentato a Francoforte il suo primo e-book, dedicato alle avventure del topo Geronimo Stilton (qui sotto), uno dei personaggi più amati dai ragazzi. concor be, che i ne�hi�de�tile bili�tti a retta�mo del lmente in