Montherlant ,così adulato e così annoiato dalle signorine in cerca di un marito

Montherlant ,cos�adulato e cos�annoiato dalle signorine in cerca di un marito Montherlant ,cos�adulato e cos�annoiato dalle signorine in cerca di un marito LE ragazze da ma�rito sono in real�tà quelle che lo cercano. Da par�te di Montherlant c'è una sublime, perver�sa descrizione del mondo femminile che alle soglie del�l'età adulta, sentendo sfuggire dal nome comune che lo designa, jeunes filles (questo il titolo del libro in francese), quel jeunes senza il quale non sarà più che promessa di zitellaggio, si affan�na in una tanto disperata quanto vana caccia all'uomo. Un mondo che esisteva, al tempo delle no�stre nonne. Montherlant, autore degli indi�menticabili Ceftbataires, passava per misogino. In certe donne può aver visto davvero le assatanate accalappiatrici di cui scrive con tanta convinzione in questo li�bro, magnifico primo tomo di una quadrilogia che Adelphi por�terà in libreria per intero. E' con una strizzata d'occhi furbesca che ricusa, nell'introduzione, l'eventuale corrispondenza che qualcuno potrebbe stabilire tra Pierre Costals, il protagonista (scrittore), e Henri de MontherRECENGabBo IONE ella co lant, l'autore. Perché niente, in effetti, vie�terebbe di credere che le lettere di quel�le signorine che si offrono a Costals pro�testando il loro desi�derio, il loro amore e la loro dedizione sen�za macchia, siano vere lettere ricevute nella realtà da Monther�lant. Ma tutta la sua abilità, la godibihtà totale della sua prosa che si legge a grandi sorsate volendone ancora, consiste nel saper tanto precisamente irrita�re con l'odiosissima verosimi�glianza dello scrittore Costals. Montherlant butta sulla pagina vizi e vezzi del ragazzone figlio unico che pensa miracolosa la propria esistenza e vuole salva�guardarne ogni minuscolo gram�mo di libertà e di spensierata immaturità, ben sapendo che chi volesse riconoscere il Monther�lant reale in quél personaggio sarebbe facilmente tacciato di ingenuità. Patto autobiografico, finzione romanzesca, illusione ottica del�l'oggettività: Montherlant gioca con le più grosse istanze che i suoi contemporanei con tanto impegno in quegli anni l'entre deux guerres spingevano avan�ti come carri armati. Le ragazze da marito esce nel '36, e Monther�lant simula di ambientarne i fatti circa dieci anni prima, quelli reali della bufera surrealista. Tra il '26 e il '27 era nato Nadja di André Breton, libro principe del�le rotture programmatiche di tut�te quelle convenzioni narrative che vi erano definite miseri trucchetti degli "empirici" del roman�zo. La nausea di Sartre è del '38, Lo straniero di Camus sarebbe uscito nel '42, opere prime di un profondo engagement esistenzia�lista. Le straordinarie architettu�re capillari della scrittura prou�stiana erano un patrimonio da poco acquisito. Montherlant fin�ge sovranamente di essere al di sotto (o al di sopra?) delle parti, e accampa il suo Pierre Costals con tutta la disinvoltura dell'appa�rente disimpegno, della noncu�ranza leggera. Ma è inevitabile interrogarsi sulla posta in gioco, di una scrittura cos�sfacciata. Prima della quadrilogia, Mon�therlant aveva dato prova del suo interesse per ideali forti, eroici e individualistici: performances fisiche sportive, tauro�machia, guerra. C'è allora un sospetto, insinuato da tanta mae�stria nel manipolare l'ipotetica rappresentazione di sé. Pierre Costals, cos�cinico (hanno detto in molti) nei confronti delle inva�sate che lo adulano al punto da lasciarsi strapazzare indegna�mente, cos�avaro del proprio coqDO con chi lo vorrebbe, cos�centellinatore di sentimenti e mi�suratore del proprio destino, co�glitore rigorosamente solo di fan�ciulle non impegnative, dà netta l'impressione per quanto sicuro di sé appaia di trovarsi sull'orlo di un precipizio. La sua vita può anche essere letta come una filza di atti mancati, poi laboriosamen�te travestiti. Noi "riconosciamo" Pierre Costals, in realtà, non per�ché lo identifichiamo con Henri de Montherlant (il cui tragico destino di suicida non può non turbarci), ma perché è un perso�naggio che esiste precisamente, con la sua pervicacia. Monther�lant è inafferrabile, nel fingerlo, e nel darci il capogiro con il suo gioco di specchi raffinatissimo. Le descrizioni, per fare un esempio di tecniche narrative, proprio quelle descrizioni cos�deprecate dai surrealisti che non le potevano vedere: Montherlant le moltiplica, grazie alla diversifi�cazione dei punti di vista (tra le donne che gU scrivono e Costals), arrivando anche a metterle dia�letticamente a confronto. Risulta�to: certe passeggiate parigme del�le Ragazze da marito sono assolu�tamente da affiancare alle erran�ze segnaletiche per la città di Breton o Aragon, e le valgono a pieno. RECENSIONE Gabriella Bosco Il primo atto di una quadrilogia riproposta da Adelphi: una sublime, perversa descrizione del mondo femminile, tra finzione, autobiografia e illusione ottica Henri de Montherlant Le ragazze da marito traduzione di Cesare Colletta, Adelphi, pp. 221, L. 26.000 ROMANZO Sublimi e perversi ritratti femminili nel romanzo di Montherlant (1936)

Persone citate: André Breton, Aragon, Breton, Camus, Cesare Colletta, Gabriella Bosco, Henri De Montherlant, Sartre

Luoghi citati: Adelphi