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L'Intifada fa strage anche a Gerusulemme L'Intifada fa strage anche a Gerusulemme Il braccio armato diAl-Patah attacca: due morti e un ferito Aldo Baquls TEL AVIV Con tre attacchi cruenti, gli stra�teghi dell'Intifada, la rivolta palesti�nese, hanno portato ieri la loro lotta nelle strade di Gerusalemme e hanno cercato cos�di accrescere la pressione sul premier Ehud Barak nel giorno in cui la Knesset ha ripreso i lavori, dopo una pausa estiva. Per Barak era un giornata cruciale in cui doveva decidere se procedere verso un governo di emergenza nazionale con Ariel Sha�ron, oppine cedere alle pressioni di Clinton e delle «colombe» del suo partito e dare malgrado il crollo degli accordi con i palestinesi un'ultima occasione a quanto resta del ((processo di pace». Malgrado alcuni fatti di sangue che hanno turbato l'opinione pubblica israelia�na, Barak ha scelto la seconda strada. Ha consentito a Shimon Peres di recarsi al più presto da Arafat e ha risposto a Clinton che entro due settimane sarà da lui a Washington. Se anche questi sforzi saranno sterih cos�come gli incon�tri di Parigi e di Sharm el Sheikh Sharon diventerà il vicepremier di un governo di emergenza naziona�le. Clinton e Arafat sono avvertiti. Nel frattempo un accordo ad hoc con Shas garantisce a Barak di non trovarsi in minoranza nelle prossi�me settimane in parlamento. L'attentato più grave della gior�nata è avvenuto a Gerusalemme Est dove due guardie della Previ�denza sociale israeliana (annate e protette da un giubbotto antiproiet�tile) sono state soprese all'ingresso in un ufficio affollato da un uomo armato che le ha colpite a bruciape�lo alla testa. Una è morta subito, l'altra è giunta agonizzzante in ospedale. L'operazione è stata ri�vendicata da due gruppi sconosciu�ti: a Gerusalemme dalle «Brigate Saladino Ayubi», a Beirut dai «Mar�tiri dell'Intifada al-Aqsa». I servizi segreti israeliani non dubitano che si tratti in realtà di un attacco di Tanzim, il braccio armato di Al-Fatah. Nella stessa zona un palestine�se ha cercato di disarmare e pugna�lare una guardia del collegio rabbi�nico Ateret Cohanim. Sempre a Gerusalemme, vicino al rione di Chilo, è stato trovato ieri il cadave�re di im abitante ebreo. «Più che di un dehtto, sembrava un sacrificio rituale» secondo un testimone ocu�lare. L'uomo aveva le mani legate dietro la schiena, era stato massa�crato di ferite di armi da taglio e di pistola e l'assassino aveva comple�tato l'opera incidendo sulla schie�na con una lama il versetto corani�co; «Allah è grande». La rappresaglia israeliana nella tarda serata quando gli elicotteri da combattimento israeliani hanno lanciato tre missUi contro il quartier generale di Al-Fatah a Ramallah e altri due contro ima sede, sempre di Al-Fatah, a Nablus. Nel�la notte non era ancora stato reso noto il bilancio delle eventuali vitti�me. Nel suo primo discorso alla Knes�set dopo la pausa estiva (iniziata a fine luglio, dopo Camp David, quan�do l'accordo di pace con i palestine�si sembrava a portata di mano) Barak ha assunto un tono melanco�nico. «Eravamo disposti a reahzzare parte dei vostri sogni ha detto ai palestinesi e per farlo avremmo pagato anche un duro prezzo. Ma anche noi abbiamo i nostri sogni, abbiamo interessi a cui non siamo disposti a rinunciare». Barak, che è stato duramente criticato da Lea Rabin, ha reso omaggio alla memo�ria di Yitzhak Rabin. «Tu ci hai indicato la strada e sei caduto per la pace» ha detto Barak commos�so. «Ti garantisco oggi che la pace, malgrado tutto, verrà». Nelle stesse ore i carri armati israeliani erano impegnati in duri combattimenti con la popolazione palestinese dei campi profughi di Rafah, nella striscia di Gaza che di giorno in giorno diventa sempre più simile al Libano meridionale, ossia alla zona di operazioni dei guerrigheri Hezbollah. In Cisgiordania, d'altra parte, Tanzim ha decretato lo stato di allarme nella certezza che, prima o poi, nottetem�po commando israeliani comince�ranno ad infiltrarsi nelle zone auto�nome palestinesi per compiervi azioni di sabotaggio. Rappresaglia israeliana nella notte con gli elicotteri d'assalto aRamallaheNablus Un funerale di una vittima dell'Intifada ieri nei Territori