La rivincita dell'hardcore di Fulvia Caprara

La rivincita dell'hardcoreGHÈ VORRESTE SAPERE ; SULLE TRAME E SULLE BIOGRAFIE DELLE STAR PIÙ FAMOSE; MOLTI CAPITOLI DEDICATI AGLI UOMINI La rivincita dell'hardcore Un dizionario con parole, film e divi Fulvia Caprara ROMA Parallelo a quello ufficiale, con i suoi divi, i suoi personaggi emer�genti e un giro d'affari sempre più imponente grazie soprattut�to al mercato delle videocasset�te e all'espandersi del dvd, il cinema hard europeo guadagna il suo primo, puntiglioso diziona�rio, completo di introduzione storica, filmografia essenziale e vocabolario dei termini più usa�ti nel settore. Accanto alle storie delle star che sono riuscite a fare il grande salto superando i limiti del cinema a luci rosse per diventare personaggi televisivi oppure recitare in film per tutti, il volume, firmato dal giornali�sta Vanni Buttasi e dalla storica del cinema Patrizia D'Agostino, ricostruisce le esistenze più oscure di divi sconosciuti, solda�ti nell'esercito del pomo, amatis�simi dagli appassionati del gene�re. Un lavoro non facile perchè, spiega Buttasi, «molti sono re�stii a parlare del loro mestiere, temono di essere ghettizzati op�pure, al contrario, di diventare troppo riconoscibili e quindi non più riciclabili altrove». E questo anche ora che il cinema hardcore italiano ha acquistato in Europa un ruolo importante, paragonabile a quello che i fran�cesi e i tedeschi hanno avuto fin dagli Anni Sessanta. Oltre al racconto di questa evoluzione, il volume, edito da Gremese, propone un'infinità di storie di vita più o meno celebri: da quella della «dolce Moana», capace di «guidare la rivincita di un settore per troppo tempo considerato inferiore» a quella di Ilona Staller che «aveva scos�so l'ambiente benpensante» ai tempi in cui, dai microfoni di Radio Luna, conversava tutte le notti con il pubblico dei suoi "cicciolini". Di Rossana Doli, pugliese, naturalizzata romana, con il sogno nel cassetto di diventare hostess, viene ricorda�to il libro «Membri di partito» in cui l'autrice ricostruiva con do�vizia di particolari le cronache dei suoi incontri ravvicinati con noti personaggi della politica; di Heva Henger, ungherese, sposa�ta con l'impresario Riccardo Schicchi, si ricorda il debutto nell'hard con il film «La conchi�glia violata», regia del marito; di Maurizia Paradiso è citato il programma che l'ha lanciata nel mondo della tv, «Vizi privati, pubbliche virtù», in onda su Lombardia Sette; di Eva Orlowsky, ex-infermiera professio�nale, si descrive il curioso per�corso esistenziale che compren�de la gestione di un ristorante insieme con il marito e finisce, oggi, con quella di un agrituri�smo vicino Genova; di Miss Pomodoro si racconta l'epopea romantica che la vede prima ex-collega di Cicciolina e Moana e poi donna travolta dall'amore, decisa a interrompere la carrie�ra sposando lo Stewart incontra�to sul volo Roma-New York. Si parla anche di uomini, natural�mente: del mitico Siffredi auto�re, tra l'altro, nel 1997, di un video girato con il gruppo rock Elio e le storie tese; di Aristide Massacesi in arte Joe D'Amato, scomparso il 23 gennaio del '99, e divenuto famoso come uno dei più importanti registi del cine�ma italiano hard, ma anche di personaggi molto meno celebri come Andrea Dioguardi, milane�se ex-modello, pomoattore for�se per seguire le orme della moglie Milly D'Abbraccio; di Mario Salieri, napoletano, che, scrivono gli autori, «si vanta di essere l'unico vero artista del�l'erotismo spinto»; di Leo Salemi, passato al mondo del cine�ma a luci rosse dopo essere stato operatore nei premi di Formula Uno. E sono questi percorsi misteriosi, queste esistenze tor�tuose, il maggior elemento di interesse delle biografie rico�struite nel «Dizionario di cine�ma hard»; cosi come è curioso notare il frequente ricorso dei divi pomo a cognomi famosi nel mondo dello spettacolo, sempre nel tentativo di farsi notare, di creare curiosità nel pubblico. Lo stesso meccamsmo è usa�to per i titoli dei film; nel '97 Jessica Rizzo recita nella «Ma�cellala» (quarantamila copie vendute) strizzando l'occhio, al «Macellaio» di Aurelio Grimaldi con Alba Parietti protagonista; nel '99 Ursula Cavalcanti trova il suo posto nell'Olimpo del pomo apparendo nel «primo hard kolossal sul terrorismo» intitolato tcAnni di piombo»; un anno prima il regista Frank Simon firma «Nirvanal» che non è il remake pomo del «Nirvana» di Salvatores, ma certo facilita subito l'associazione di idee. La cronaca dei rotocalchi scandali�stici offre spunti per film come «La principessa, il guardaspalla e la spogliarellista», trasposizio�ne a luci rosse della vicenda che vide protagonisti Stephanie di Monaco, l'allora marito Daniel Ducruet e la spogliarellista Fili Houteman; la televisione popo�lare viene presa di mira da «Strane coppie», versione proibi�ta del programma «Stranamore», completa di camper e stu�dio, proprio come nel celebre campione di audience di Alberto Castagna. Trai maschi D'Amato, morto ner99, Dioguardi pornodivo e marito di Milly D'Abbraccio, Salieri e Salemi che lasciò la Formula Uno per dedicarsi al cinema erotico da professionista Una conturbante Milly D'Abbraccio

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