Malèna la maledizione della bellezza

Malèna la maledizione della bellezza PRIME CINEMA E' AMBIENTATO NELLA SICILIA DEGLI ANNI 40 L'ULTIMO FILM DI TORNATORE Malèna la maledizione della bellezza Lietta Tornabuonl TT T NA donna bellissima, bru�na, Ocra e composta, cam\^J mina noi contro d'una piccola città siciliana nel mag�gio 1940, consapevole ma non toccata dagli sguardi libidinosi di tutti gli uomini, dalla foia sboccata dogli adolescenti: l'im�magine di Monica Bellucci (Maddalena, Malòna) è quella della femminilità più immedia�tamente desiderabile, ma anche ( uella della bellezza perfetta e i el suo destino a voite fatale, anche quella dell'ossessione ero�tica meridionale di oltre mezzo secolo fa, anche quella dell'amo�re vano d'un tredicenne in bici�cletta. Il ragazzo Giuseppe Sul�l'aro ha una passione maniaca per la bellissima signora: attra�verso questa passione cresce, impara a conoscere il peggio della natura umana, vede passa�re la guerra, la storia della Sicilia e del suo Paesi;. In «Maie�lla» come in altri film, lo stile di GiuseppeTornatore non è reali�stico, piuttosto mescola realtà, immaginazione, memoria del cinema: il ragazzino innamora�to immagina se stesso e l'amata in vicende (ricostruite! in bianco�nero) western, gangster, stori�che (lei è Cleopatra), avventuro�se (lui è Tarzan), romantico-ot�tocentesche (lui e cieco), impe�riali (lui e il gladiatore nell'are�na, lei l'imperatrice che decreta la morte), fasciste (lui ò Mussoli�ni), a imitazione de «La cena delle beffe» (lei è Clara Calamai, col petto nudo). Il ricordo del cinema italiano meno remoto è pure presente: cerimonie fasci�ste e toccamenti nel buio del cinema alla Fellini, parodistico grottesco provinciale alla Ger�mi, l'andare del tempo e la musica struggente composta da Ennio Morricone por «C'era una volta in America» di Leone pri�ma che per «Malèna», l'uso languido delle canzoni (in Leo�ne «Amapola», qui «Ma l'amore no»). Girato benissimo con ma�gnifiche scene di massa alla Ruttmann, produttivamente im�peccabile, poco personale e po�co ispirato, «Malòna» piacerà forse soprattutto all'estero, se risulterà che gli spettatori italia�ni abbiano l'impressione di qualcosa di già visto oppure fatichino ad accettare la sicilia�nità d'epoca. Nel soggetto di Luciano Vincenzoni, nei primi Anni Quaran�ta la donna desiderata da tutti, circondata da fantasie e pettego�lezzi indecenti, perde il marito in guerra; la vedovanza moltipli�ca la maldicenza, scatena lotte maschili e processi, porta la bellissima disperala a prostituir�si anche agli occupanti tedeschi; all'arrivo degli americani viene massacrata di botte e rapata dalle altro donne; lascia la picco�la città nella quale torna invece il marito che non era morto, che la ricerca e la riporta a casa; mortificata dalle sventure lei è adesso meno bella, più avvilita, più domestica; la be lezza, scon�fitta e cos�umiliata, viene infine accettata dalla comunità. Paral�lelamente il ragazzino in biciclet�ta ama la donna bellissima, la spia, la immagina, la vede nuda, seduta in cattedra oppure porta�ta in processione come una Ma�donna Addolorata in vesti nere, le ruba un paio di mutande, si masturba, subisce le punizioni paterne, compie atti di viltà o di conformismo, passa ai pantalo�ni lunghi, va per la prima volta al bordello, simbolicamente get�ta in mare il disco di «Ma l'amo�re no», diventa adolescente: è più un testimone che un protago�nista. La violenza dell'eros è molto ben narrata; le scene forse meno felici sono quelle dell'arrivo de�gli americani; il debuttante Giu�seppe Sulfaro è adeguato, Moni�ca Bellucci è un'apparizione an�che nuda sensuale e giusta, Pie�ro Notarianni fa bene la parte del padre di lei. Nei tempi, nel�l'andamento e nelle ambizioni del racconto circola un'aria anti�quata: magari si capisce, siamo noi Quaranta. MALÈNA di Giuseppe Tornatore con Monica Bel�lucci. Giuseppe Sulfaro. Pietro Notarianni Tragicommedia. ltaliayUsa,2000. Da domani all'Ambrosio, Fiamma, Olimpia di TORINO e nei cinema di MILANO e ROMA La Bellucci incarna il destino fatale del fascino tra il desiderio ossessivo degli uomini e l'odio delle donne. Il film è impeccabile ma freddo Si Monica Bellucci è un'apparizione, anche nuda, sensuale e giusta

Luoghi citati: Milano, Roma, Sicilia, Torino