E ORA APRITE GLI ARCHIVI

E ORA APRITE GLI ARCHIVI E ORA APRITE GLI ARCHIVI Giovanni De Luna NELL'OTTOBRE 1999 il Vaticano e l'Intcrnational Jewish Committee for Interreligious Consultations vara�rono una commissione mista di storici (tre cattolici e tre ebrei) per indagare sui rapporti tra la Chiesa cattolica e la Shoah. La commissione ha ora concluso i suoi lavori con un rapporto che constata l'insufficienza delle fona disposizione, segnalando come gran parte della documen�tazione necessaria a una cono�scenza storica compiuta giaccia ancora inaccessibile negli archivi vaticani. È una constatazione oggetti�va. Gli undici volumi di Atti e dticmneìiti della Santa Sale relativi alla seconda guerra mondiale non esauriscono tutto il materialearchivistico che si potrebbe utiliz�zare proficuamente; la decisionedei Vaticano di limitare la ricer�ca, vincolandola obbligatoria�mente solo a quel corpus di fonti (già interamente pubblicato) im�pedisce di affrontare in sede storiografica una serie di «nodi», a partire da quello che investe il ruolo personale e diretto di Pio XII. Ce una implicita condanna della Chiesa, in questa constata�zione? Ce senz'altro la sottolinea�tura di una reticenza, di una certa ritrosia nei confronti di una piena liberalizzazione degli acces�si agli archivi. Poi, però, per fortuna gii storici della Commis�sione si sono fermati, senza fare nessuna concessione a un bizzar�ro modo di fare storia in cui condanne e assoluzioni si rincor�rono in un turbinio inarrestabile di «svolte», abiure, richieste di perdono, scuse postume, condan�ne retroattive. Perché mai, si chiese a suo tempo Galli dellu Loggia sul Corriere della Sem, devono essere soltanto il Papa e i cattolici a invocare il perdimi) per i delitti commessi dalla Chiesa, in nome della fede?: "Non sarebbe ora che tutti i figli dell'illuminismo, marxisti o riformisti o kantiani, riconoscessero che anche il son�no della loro ragione ha prodot�to dei mostri.-'". La Commissio�ne si è sottratta a questo mecca�nismo perverso. Se la Chiesa deciderà di reiterare la sua richie�sta di perdono per la Shoah, dovrà farlo attingendo alla sua dottrina e ai principi della fede cattolica. Per la storia, quello che può lare è solo spalancare al più presto gli archivi.

Persone citate: Giovanni De Luna, Pio Xii