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L'Aem di Torino sbarca nelle telecomunicazioni Reviglio lancia il progetto multiservLzi L'Aem di Torino sbarca nelle telecomunicazioni Siglati due accordi con Noicomper le Tic e con 2-Netper la costruzione della rete Paolo Baroni TORINO L'Aem di Torino, in attesa dell'immi�nente sbarco in Borsa, fa rotta sulle tic. Lo fa entrando nel capitale di Noicom, la compagnia telefonica promossa dal Fondo Kiwi ili Elserino Piol, già attiva da tempo in Piemonte, Valle d'Aosta e Liguria. L'operazione, curata da Lazard e Arthurt D. Little, è semplice: la società elettrica guidata da Franco Reviglio avrà il 49n,o del capitale e sarà socio di maggioranza relativa, il restan�te 510ó farà invece capo ai fondatori di Noicom tra cui spiccano il gnippo di Piol (che dal 36 passerà al 180o), Iniziati�ve Piemonte, la Camera di Commercio di Torino, Cofide e Tecno Holding. In cambio della quota l'Aem non verserà denaro ma apporterà asset, a comincia�re dai preziosi «diritti di passaggio» e dal proprio patrimonio di clienti su cui la compagnia telefonica avrà l'esclusi�va. «Noi, con i nostri 300 mila utenti destinali a salire a 600raila quando acquisiremo la rete Enel, siamo la paglia spiega a la Slampa Reviglio e loro, con tutti i servizi innovativi che sono in grado di proporre e sviluppare, sono il fiammifero». Dalla «fiammata» che ne scaturirà i due partner contano di ottenere importanti sinergie ed una notevole crescita del valore aggiunto prodotto. I servizi erogati comprende�ranno telefonia, trasmissione dati, ac�cesso Internet, reti intranet'extranet, ed evolveranno in nuovi servizi quali portali per aziende e cittadini, soluzio�ni ili e-commerce ed e-business e, dal 2002, servizi a larga banda. «Abbiamo scelto Piol perché è un partner di comprovata esperienza e nel settore rappresenta "the best"» spiega il presidente ili Aem che punta ad uno sviluppo del fatturato della nuova società «molto importante»; dai 16 miliardi di quest'anno ai 500 del 2005. Il business pian della «nuova Noicom», per la quale già si prevede la quotazione in Borsa tra il giugno 2001 ed il giugno 2003, prevede 170 miliardi di investimenti in tre anni ed una crescita esponenziale della clientela; dagli attuali 25 mila utenti (18 mila aziende e 7 mila clienti privati) ai 200 mila (metà aziende e metà privati) del. 2001. Nel 2005 Noicon arriverà a toccare quota 600 mila clienti, 250 mila società e 300-350 mila famiglie allacciate. Il pareggio, almeno in tennini ili utile operativo lordo, è previsto già dall'ultimo trimestre del prossimo anno. «La nostra spiega Piol è una scelta strategica; dopo Torino e Piacen�za contiamo ili realizzare accordi ana�loghi in altre 20 granili e medie città italiane». Questo per quanto riguarda i servi�zi, sul fronte delle infrastrutture l'Aem ha poi siglato una lettera d'intenti con 2-Net, società partecipata da Kiwi e NetVVeb che si occupa di infrastruttu�re, per dare vita ad una seconda società (denominata provvisoriamente NetCo Torino) che avrà il compito di sviluppare la rete a banda larga. In questa spa, che ha già programmato 100 miliardi di investimenti entro il 2002, la municipalizzata torinese avrà il 7010. Ma l'obiettivo di Reviglio è quello di riservare una parte di questa quota ad altri soggetti, a cominciare dalle altre municipalizzate, che potreb�bero contribuire alla crescita della rete apportando i loro asset. Un pensiero viene anche rivolto ad eventuali soci finanziari, in primis le due grandi fondazioni bancarie cittadine. Con queste due operazioni l'Aem realizza un importante passo avanti nella sua strategia ili diversificazione puntando a presentarsi sul mercato come vera azienda inulti-utiliy. Tra gli obiettivi immediali una maggiore effi�cienza, migliori servizi agli utenti, una riduzione dei costi ili gestione ed una maggiore apertura al mercato. Non a caso una delle prossime iniziative ri�guarda il lancio di un portale Internet a disposizione ili clienti e ma soprattutto fornitori. Per risparmiare su acquisti e commesse.