Scontro tra Compagnia delle Opere e Ds

Scontro tra Compagnia delle Opere e Ds Scontro tra Compagnia delle Opere e Ds La replica a Polena: «Tutto regolare con Formigoni» Gigi Padovani E' rotta di collisione tra Pietro Polena, il numero dur; dei Ds, e la Compagnia delle Opere. All'origine della polemica, un'intervista a La Stampa nella quale ieri il leader della Quercia ha duramente attac�cato l'associazione imprenditoria�le nata a Milano per volontà di don Giussani, il fondatore di Comunio�ne e Liberazione, peri suoi rappor�ti con la Regione Lombardia. Polena, da luglio alla guida del coordinamento del Nord diesse, ha parlato di una forma di «appalto di funzioni pubbliche» da parte di Formigoni alla Compagnia, che diventerebbe cos�«un grande me�diatore» al quale si devono riferire enti locali e imprenditori. Tanto che secondo il leader diessino in Lombardia «potrebbe risorgere una questione morale». Accuse posanti, alle quali Gior�gio Vitladini, presidente della Com�pagnia delle Opere, risponde con estrema durezza. In primo luogo con l'annuncio di una querela, perché quelle parole sono «gravis�sime e ingiuriose». E poi con una replica politica circostanziata, co�me quella di Roberto Formigoni, il presidente della Regione sotto ti�ro: «Sono le solile calunnie di una sinistra alla canna del gas dice il «governatore» polista -, che non avendo ragioni né argomenti si limita a diffamare». Continua il presidente della giunta, vicino alle posizioni di Ci e da questa sostenu�to: «I metodi che usa Polena sono quelli ben noti a tutti gli italiani, delle cooperative rosse e del pote�re politico comunista e post-comu�nista. Nulla a che fare con la Lombardia». La Compagnia delle Opere è una potente associazione, che racco�glie sia imprese normali sia orga�nizzazioni non profit, con interes�si in molti campi del privato socia�le, ma rifiuta categoricamente di aver messo la mano sugli appalti. Dice il professor Vittadini, che è stato uno dei protagonisti del Mee�ting di Rimini, dove Berlusconi fu acclamato da tutto il popolo ciellino: «Le nostre imprese riescono a vivere senza la politica, non sono dedite agli appalti. Tanto è vero che non abbiamo presenza signifi�cativa nel settore della sanità: noi operiamo nel terziario, nei servizi e prosperiamo prima dell'arrivo al Pirellone di Formigoni». La replica a Polena perciò, oltre che legale, è di sostanza. «Il suo problema continua Vittadini, con foga -, essendo emarginato dalla politica, è quello di non avere più consensi in Lombardia. Le sue sono insinuazioni, calunnie, ci coinvolge in una lotta di potere dalla quale siamo estranei. Porse quelle dichiarazioni sono influen�zate dal ricordo di quel Napoleone Colajanni, dirigente del Pei in Sici�lia dove lui è stato segretario regionale, il quale ammise che nell'isola anche i comunisti pren�devano tangenti». Il presidente della Compagnia delle Òpere ribalta anche le accuse che Polena rivolge alla sinistra, troppo attenta ai salotti: «E' lui ad essere rimasto soltanto nei salotti. Noi lavoriamo e ci confrontiamo con altri esponenti diesse, di tutt'altro stampo: parlo del presiden�te della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, dei ministri Pierlui�gi Bersani e Livia Turco. Persone che sanno cosa è la sussidiarietà». E' un fiume in piena, Vittadini. Ma i legami con Formigoni, alme�no, può negarli? «Certo che lo appoggiamo, ma por quello che fa risponde il docente cattolico -: sostiene il privato sociale che lavo�ra all'americana. Per esempio noi operiamo con il sistema delproj'ectfinancing. Progettiamo un'opera utile alla collettività, la finanzia�mo, la costruiamo e la gestiamo per vent'anni: quando si è pagata, la regaliamo allo Stato. Con questo metodo si supera la vecchia logica degli appalti». Pietro Polena nella sua intervi�sta afferma di voler rilanciare i temi del liberismo? Secondo Vitta�dini è un modo per eludere il problema del rapporto Stato-socie�tà, perché la sinistra invece ha sempre sostenuto lo statalismo: secondo il leader ciellino, «è pro�prio questo all'origine di Tangento�poli, perché all'uomo non si deve dare l'occasione di rubare». Di sicuro, il professore della Compa�gnia delle Opere ha deciso di non porgere l'altra guancia: «Il leader Ds critica le coop rosse di qua�rantanni fa? Io invece le rispetto. Del resto da uno come lui, costret�to ad attaccarsi ad un industriale perché non ha nessuno da candida�re al Comune di Milano, non ci si poteva aspettare niente di me�glio». Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni

Luoghi citati: Comune Di Milano, Emilia, Lombardia, Milano, Rimini, Romagna