Kostunica ammette: crimini nel Kosovo

Kostunica ammette: crimini nel Kosovo Svolta a Belgrado, ma il nuovo Presidente sottolinea: anche noi siamo stati vittime Kostunica ammette: crimini nel Kosovo «Mi assumo la responsabilità per le stragi fatte dai serbi» Ingrid Badurina ZAGABRIA Nel Kosovo c'è stato un genocidio compiuto dalle forzo sorbe: lo ha ammesso il nuovo presidente jugo�slavo Vojislav Kostunica. «I crimi�ni sono quelli e le persone che sono stato uccise sono vittime», ha di�chiarato Kostunica in un'intervi�sta alla televisione americana Cbs. «Devo anche dire che sono stati commessi molti crimini dall'altra parte e che molti serbi sono stati uccisi», ha tuttavia sottolineato il neo eletto leader di Belgrado. «Io sono pronto ad accettare la colpa per tutte quelle persone che sono state uccise, assumendomi la re�sponsabilità per quanto è accaduto dalla mia parto. Por quello che ha fatto Milosevic, e in quanto serbo, mi assumerò la responsabilità por molti di questi crimini», ha conti�nuato Kostunica, accusando l'ex presidente jugoslavo di essere «tra i responsabili dei crimini serbi contro l'umanità». Alla domanda se Milosevic sarà mai processato Kostunica ha risposto: «Sì, da qual�che parte». Finora il nuovo presidente jugo�slavo aveva sostenuto che non avrebbe mai consegnato Milosevic al Tribunale penale internazionale delTAja per i crimini di guerra commessi in ex-Jugoslavia, giudi�cando questa istituzione al servi�zio della politica americana. Nel�l'intervista alla Cbs si è limitato a dire che «consegnare Milosevic al�la Corte dell'Aja potrebbe mettere in pericolo la nascente democrazia in Jugoslavia». Il che potrebbe significare che non esclude questa possibilità in futuro. «L'arresto di Milosevic non è nelle priorità del nostro governo», ha ripetuto Kostu�nica, spiegando che la Jugoslavia in questo momento ha ben altri problemi da affrontare. Rimane il fatto che l'ammissione del genoci�dio e dei crimini contro l'umanità compiuti dai serbi nel Kosovo è la prima dichiarazione di questo ge�nere mai rilasciata da un politico serbo nei dieci anni di guerre nel�l'ex Jugoslavia. E proprio mentre il presidente jugoslavo riconosce le colpe di Belgrado nei confronti degli albane�si, ima commissione intemaziona�le costituita su ricliiesla dell'ammi�nistrazione transitoria dell'Onu nella regione è giunta alla conclu�sione che il Kosovo dovrebbe esse�re indipendente. Nel l'apporto con�segnato ieri al segretario generalo del Palazzo di Vetro, Kofi Annan, si parla di un'indipendenza subordi�nata a una serie di condizioni, tra cui un negoziato con gli altri Stati balcanici, il varo di una Costituzio�ne che garantisca la sicurezza a tutto le minoranze presenti nel Kosovo, nonché gli strumenti indi�spensabili per la proclamazione di uno Stato. «E' un processo che potrebbe richiedere anni», afferma il documento di 297 pagine stilato dalla Commissione presieduta dal giudice sudafricano Richard Goldstone, noto per essere stato il primo procuratore capo del Tribu�nale dell'Aja. «Considerando la campagna di pulizia etnica avviala dai serbi non è realistico e giustifi�cabile aspettare che gli albanesi kosovari accettino regolo imposte da Belgrado», ha dichiarato Goldstone in una conferenza stampa a New York dove è stato presentato il rapporto della Commissione. Di certo il documento rischia di fare esplodere forti polemiche, per�ché per la prima volta un gruppo di esperti internazionali appoggia apertamente l'indipendenza del Kosovo. Ufficialmente infatti la comunità intemazionale sostiene la Risoluzione dell'Onu che ribadi�sce la sovranità di Belgrado sulla regione, pur autorizzando un go�verno democratico provvisorio che permetta al Kosovo di avere un'autonomia «sostanziale» in atte�sa di «un processo politico che serva a designarne il futuro sta�tus». A Belgrado intanto è stato vara�to il nuovo governo transitorio della Serbia in vista delle elezioni anticipate del 23 dicembre. «Si tratta di un colpo di Stato», hanno dichiarato i radicali di Vojislav Seset] che hatmò rifiutato divotarfe per l'accordo raggiunto dal partito socialista di Milosevic, dal Dos di Kostunica e dal partito del rinnova�mento serbo di Vuk Draskovic.