Onu, Migone e Bonino bocciati

Onu, Migone e Bonino bocciatiOnu, Migone e Bonino bocciati Il Commissariato per i rifugiati va a un olandese Andrea di Robllant WASHINGTON Nuova bocciatura per l'Italia al�l'Onu. 1 due candidati proposti dal nostro governo por l'incarico di Alto commissario per i rifugia�ti Emma Bonino e Giangiacomo Migone sono stati respinti. Il segretario generale Kofi Annan ha deciso di nominare l'olandese Ruud Lubbers. Lo ha conformato il portavoce dell'Onu Fred Ekhard, aggiungendo che l'inse�diamento potrebbe avvenire già oggi. Evidentemente, questa non è la stagiono dell'Italia alle Nazio�ni Unite. Il no ai due candidati italiani per uno degli incarichi più prestigiosi all'Onu viene me�no di due settimane dopo il no dell'Assemblea alla candidatura dell'Italia per un seggio non per�manente nel Consiglio di sicurez�za. In più, lu rappresentanza ita�liana al Palazzo di vetro si sta ancora riprendendo dalle riper�cussioni nazionali e internaziona�li della gaffe dell'ambasciatore Sergio Vento nei confronti di Israele la settimana scorsa. Du�rante un colloquio con alcuni giornalisti italiani l'ambasciato�re aveva ventilato il sospetto che il governo israeliano avesse sguarnito la Tomba di Giuseppe o mandato alcuni soldati in una zona pericolosa di Ramallah per incitare i palestinesi alla violen�za e riequilibrare cosi la guerra dei media che a suo avviso stava�no perdendo. Ma la stagione negativa per l'Italia era cominciata ancora pri�ma dell'arrivo dell'ambasciatore Vento, con la martellante campa�gna dei nostri diplomatici contro i la pena di morte. Una battaglia che molti considerarono nobile e che ebbe l'appoggio dell'opinione pubblica italiana, ma comunque una battaglia persa. E la maniera prepotente in cui l'Italia andò alla sconfitta lasciò sul campo un malanimo nei confronti della no�stra diplomazia che non si è ancora del tutto dissipato. In realtà questa ennesima sconfitta era largamente annun�ciala. Sulla carta l'Italia aveva tutti numeri per competere egre�giamente nella corsa per l'Alto commissario per i rifugiati. Ma ii governo si è presentato all'appun�tamento con due candidati anzi�ché uno, creando confusione e incertezza. E soprattutto dando l'impressione che il governo stes�so non sapesse chi appoggiare. Si dice che Migone, presidente della Commissione Esteri del Se�nato, fosse il candidato di Lam�berto Dini e che Giuliano Amato fosse invece più favorevole alla Bonino. Fatto sta che in pubblico il governo è rimasto ambiguo. E alla fine le due candidature han�no finito per annullarsi a vicen�da. Per la verità anche l'Olanda aveva due candidati. Da una parte Ruud Lubbers, il democri�stiano di lungo corso che fu primo ministro dal 1982 al 1994, dall'altra Jan Pronk, attuale mini�stro dell'Ambiente. Ma il governo olandese, al contrario di quello italiano, si era schierato compat�to a favore di Pronk. Quando il premier olandese Wim Kok, socialista, ha saputo che Pronk, il suo candidato, era stato bocciato a causa di pressio�ni interne all'Onu, non ha nasco�sto la sua delusione. Lui e Lub�bers sono da tempo rivali politici. Ma alla fine ha fatto buon viso a cattivo gioco. «E' comunque un onore ha detto che il posto vada ad un olandese». Per Lubbers è la fine di una lunga attesa per una poltrona internazionale di prestigio. Nel 1995 fu in corsa per l'incarico di segretario generale dell'Onu, ma gli venne preferito lo spagnolo Javier Solana. E l'anno scorso fall�nel suo tentativo di diventa�re commissario della Uè. L'attuale Alto commissario, la giapponese Sadako Ogata, esce di scena dopo dieci alla guida del�l'agenzia che si occupa dei circa 30 milioni di rifugiati in Europa, Asia e Africa. Emma Bonino era stata candidata dal governo con Giangiacomo Migone