Dopo il rifiuto, una Fondazione

Dopo il rifiuto, una Fondazione Dopo il rifiuto, una Fondazione Milano: cos�Moratti appoggerà l'Ulivo MILANO Dopo il tormentone degli ultimi mesi, adesso che è tramontata la sua candidatura a sindaco per il centrosi�nistra, anche i sostenitori più stretti iniziano a chiamarlo Nanni Morat�ti, come il protagonista di Ecce Bombo, etemo indeciso se apparire o non apparire. Una battuta pronun�ciata a denti stretti anche in via Volturno, nella sede dei Ds e degli altri partiti della coalizione, alla spasmodica ricerca di un candidato da opporre al sindaco in carica Gabriele Albertini, che con il Polo viene accreditato di sondaggi che non ammettono né replica né il ballottaggio. Nei prossimi giorni Massimo Moratti spiegherà le ragioni del suo gran rifiuto e confermerà il suo impegno per un nuovo molo del centrosinistra in città. Forse ci sarà una fondazione, forse il sostegno dell'ex candidato sindaco non sarà solo morale. Ma di più è difficile aspettare dal presidente dell'Inter, alle prese con una squadra in crisi e con una famiglia che, a parte la moglie Milly, non ha mai visto di buon occhio la sua discesa in campo. Eppure, l'uscita di scena di Mo�ratti, potrebbe rinsaldare la coahzione. Rifondazione comunista, che ha sempre detto «no» a Moratti, adesso marcia a fianco con i Ds anche se per Bruno Casati «non si tratta di un matrimonio». Spiega il segretario provinciale del partito di Bertinotti: «Puntiamo al programma più che al nome». E in subordine chiede che i Ds passino la mano sulla scelta del candidato e che non ci si fossilizzi su un «esponente della società civile». Porte chiuse per Rifondazione dun�que, a imprenditori e docenti univer�sitari, come nelle due precedenti e faUimentari occasioni, quando a contrastare Formentini della Lega e Albertini ancora in carica, vennero proposti Nando Dalla Chiesa e poi l'imprenditore Aldo FumagaUi. Sul programma puntano anche i Democratici, che apparentemente non avanzano preferenze, se non una candidatura unitaria che espri�ma tutto il centrosinistra: «Ci vuole un nome di prestigio. Confrontiamo�ci sui terai-del traffico, dell'ambien�te, delle infrastrutture, dei servizi pubblici e del lavoro». Ramoscello di Ulivo anche dai Ds, per bocca del suo segretario provinciale Federico Ottolenghi: «Siamo parte di un'alle�anza che è l'Ulivo, discuteremo coni nostri alleati per decidere come muoverci». Ma i tempi stringono e la campa�gna elettorale, nazionale e anche ocale è già iniziata. Il tira e molla nel centrosinistra va avanti con una girandola di nomi. Il più accreditato è quello di Antonio Panzeri della Camera del Lavoro, tra i primi soste�nitori di Massimo Moratti. Ma c'è chi spinge anche sull'indipendente di Rifondazione Giuliano.Pisapia, sul ministro Franco Bassanini di�messosi da consigliere comunale a Milano dove raggiunse il record di assenze a Palazzo Marino. 0 sul segretario della Cgil Sergio Cofferati chiamato in campo dall'etoOe della .Scala Carla Fracci, sul rettore del Politecnico Adriano De Maio o sul leader dei comitati di quartiere Car�lo Montalbetti. Nell'attesa, rimane in silenzio il sindaco Albertini. Che non vuole nemmeno commentare il ritiro di Moratti: «Parlerò quando parlerà lui». [f.pol.] Massimo Moratti, presidente dell'Inter, per mesi indicato come possibile candidato dell'Ulivo alle prossime comunali di Milano

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