l'Ho torna o colpire: uccìsa una guardia

l'Ho torna o colpire: uccìsa una guardia L'Eta torna a colpire: uccisa una guardia Paesi Baschi, la risposta dei terroristi all'ultima retata una bomba sotto l'auto di un responsabile delle carceri Gìann Antonio Origh�MADRID L'organizzazione indipendenti�sta basca Età ha riaperto ieri mattina a Viteria, il capoluogo dei Paesi Baschi spagnoli, il «fronte carcerario», che non at�taccava cla 43 mesi. Una potente bomba calamitata piazzata sot�to la sua auto ha assassinato Maximo Casado Carrara, 42 an�ni, capo dei secondini del carce�re locale di Nanclares de la Oca e militante del sindacato comu�nista «Comisiones Obreras». Ca�sado è la sedicesima vìttima da quanto i terroristi hanno rotto la tregua nel dicembre scorso, il terzo morto ammazzato a Vitoria in 8 mesi ed il sesto agente carcerario ucciso dal 1983. Un attentato era nell'aria fin da luned�scorso, quando un blitz della polizìa d�Stato aveva smantellato a Siviglia un «grup�po d�fuoco» della «colonna An�dalusia», arrestando due perìcolìsssim�killer e scoprendo otto covi. L'Età, infatti, risponde sempre con un omicidio ai suc�cessi del l'antiterrorismo di Ma�drid. E, purtroppo, a nulla servo�no le manifestazioni, come quel�la di sabato a Bilbao (ben 100 mila persone) che chiedevano la fine del terrorismo. Il «fronte carcerario», era l'unico ancora non riattivato dalla fine della tregua. Gli «etarras» in carcere nei Paesi Baschi sono 53, 355 in \ Spagna, 88 in trancia. E proprio 1 ieri, su «Gara», il braccio giorna�listico dell'Età, le «Gestoras prò Aministia», il «Soccorso Rosso» indipendentista, denunciava che tre «prigionieri politici ba�schi» erano stati trasferiti nelle «galere spagnole». Una «dichia�razione di guerra». L'attentato alle 7,45. Casado, un maestro sposato e padre di due figli, era appena uscito di casa per andare al lavoro. Il capo dei secondini sapeva, come tutti gli agenti di custodia, di essere un bersaglio degli «etar�ras». Una delle cui micidiali armi è la «bomba calamitata» piazzata nell'auto della vittima prescelta. Come quella che gli hanno messo ieri, due chili di tritolo, all'esterno della sua «Ci�troen Xsara». Un ordigno attiva�to da un pendolo che fa da detonatore quando l'auto si muo�ve. Il capo dei secondini aveva appena messo in moto la sua vettura, nel garage a due passi da casa, quando una gigantesca esplosione l'ha dilaniato, dan�neggiando altre dieci auto del parking. La polizia, subito accor�sa, ha trovato la «Citroen» ridot�ta ad un ammasso di rottami ed il corpo di Casado straziato. La moglie, che lo aspettava sotto casa per salutarlo, ha avu�to uno choc. Ed il terrore è tornato a serpeggiare tra gli agenti carcerari. L'ultimo atten�tato mortale «etarra» contro di loro era avvenuto nel giugno del '97. E sempre nei Paesi Baschi. Il premier Aznar ribadiva ieri la linea della' fermezza, cioè nessuna negoziazione con l'Età. Ma i terroristi, per costringerlo a trattare, sono disposti a tutto. Sabato scorso si è saputo che solo un guasto meccanico duran�te il tragitto verso l'obbiettivo ha impedito che nel'agosto scor�so un auto-bomba con 100 chili di tritolo facesse saltare in aria il ferry che collega Valencia con l'isola di Ibiza, sempre pieno di centinaia di turisti. I rottami dell'auto di Maximo Casado, coperti con un telo, vengono portati via dal garage presso la casa del funzionario carcerario, dove è avvenuta l'esplosione

Persone citate: Antonio Orighì, Aznar, Casado, Valencia

Luoghi citati: Bilbao, Ibiza, Madrid, Paesi, Paesi Baschi, Siviglia, Spagna