Todt: a Monza i momeiiti peggiori

Todt: a Monza i momeiiti peggiori Todt: a Monza i momenti peggiori E domenica al Mugello «Ferrari Day» con i tifosi inviato a SEPANG Non aveva più lacrime Jean Todt, le aveva spese tutte due settimane fa in Giappone con Schumacher campione del mon�do dei piloti. Tuttavia il mana�ger francese era molto commos�so anche ieri, ma non frastorna�to, capace di mantenere lucidi�tà e concentrazione. «Ero molto teso prima della partenza ha affermato il re�sponsabile della Gestione Spor^ tiva Ferrari -. Sarebbe stato uri disastro perdere il titolo costrut�tori, visto il lavoro svolto dal�l'inizio del campionato. Io pen�so che questo sia il risultato più gratificante per la nostra squa�dra. Credo che i tifosi ci voglia�no dire grazie e noi voghamo dirlo a loro. Non dobbiamo dimenticare i momenti diffìcili nei quali ci hanno sempre soste�nuto. Un grazie anche ai nostri uomini che sono rimasti a Mara�nello. I miei meriti? Forse quelli di avere resistito a tutte le pressioni e di aver avuto la forza di mettere in piedi questo gruppo. Probabilmente ha avu�to una parte nel successo anche la buona organizzazione». Todt aveva già vinto molto nei rally, quando era il capo della Peugeot. Era diverso? «Al�lora era molto, molto più facile. In Formula 1 ci sono tensioni incredibili, che complicano non poco la vita. E il livello tecnolo�gico è assolutamente di un altro pianeta. Non si possono fare paragoni». La stagione è stata perfetta? «No. Si potrebbe arrivare alla perfezione solo vincendo tutte le gare. E' evidente che questo è impossibile. Tra l'altro anche con una squadra da sogno. No�nostante tutto abbiamo perso qualche colpo e si è sofferto tanto». «Il momento per me più deli�cato e difficile? La vigilia del Gran Premio d'Italia a Monza. Sapevamo che un'eventuale sconfitta avrebbe potuto essere definitiva. Ho avuto davvero una grande paura quando abbia�mo visto la partenza di Michael e ci siamo resi conto che nell'in�cidente dopo il via la vettura di Barrichello era finita ko. La concorrenza era davanti, sono stati attimi tremendi. Poi tutto si è risolto nel migliore dei modi. Ma sono esperienze da non ripetere». Si poteva immaginare un fi�nale di campionato come que�sto? «Io non sono mai stato proprio disperato. La mia forza è la forza della squadra. Siamo stati capaci di reagire nei mo�menti peggiori. Adesso stiamo tranquilli per qualche giorno e poi si ripartirà da capo». E ci saranno ancora attriti con la McLaren? «Quando due squadre vogliono vincere en�trambe è inevitabile. Però io credo che alla fine il nostro sport sia gestito bene. Il presi�dente Max Mosley ha una dispo�nibilità totale a risolvere i pro�blemi». Una bella risposta pobtica, non c'è che dire. Nessuna sottigliezza diplo�matica da parte dei tecnici. Solo felicità per Paolo Martinelli, responsabile dei motori («Stia�mo lavorando duro già per il prossimo anno, alla presentazio�ne della vettura speriamo di fare anche una sorpresa»), di Pino D'Agostino che ha sotto cura i V10 in pista, di Ignazio Lunetta, numero, uno durante le corse, e di Luca Baldisserri che gestisce la vettura di Schu�macher. Per quest'ultimo un unico augurio sincero: «Speria�mo di non essere sempre soli contro la McLaren». Oggi partenza della squadra per Bologna dove l'arrivo è previsto domattina verso le die�ci. Ma l'appuntamento è per il prossimo weekend nell'Auto�dromo del Mugello nel tradizio�nale «Ferrari Day» di fine stagio�ne. Ci saranno tutti, dal presi�dente Montezemolo ai piloti: Schumacher, Barrichello, Badoer, pronti alle esibizioni con la FI-2000, i piloti dei Cballenge F355 e 360 Modena. I tifosi sono tutti invitati. Sarà la vera grande festa. le. ch.l

Luoghi citati: Bologna, Giappone, Italia, Modena, Monza