Già portato un primo aiuto a 500 famiglie

Già portato un primo aiuto a 500 famiglie Già portato un primo aiuto a 500 famiglie I nostri cronisti tra �montanari in Alta Val di Lanzo Angelo Conti Marco Marella Chialamberto ricorda Pollein, Fenis e Nus. Anche in alta Valle di Lanzo è arrivata l'alluvione più cattiva: quella che non si limita a sommergere, ma che annienta, devasta e demolisce. La frazione Inverso di Chialam�berto è come la luna, mostra un grande cratere fra il letto della Stura ed un manipolo di case. Al posto di quel cratere imma�colato di sassi e di sabbia c'era�no sette case, ridotte in bricio�le. Se quattro erano case di vacanza di villeggianti torine�si, come ce ne sono tante qui, tre appartenevano invece a resi�denti, due persone anziane ed una famiglia. Che ieri hanno ricevuto la visita degli inviati de La Stampa, che sono stati i primi a consegnare, a nome dei lettori, un segno concreto di solidarietà e di amicizia. Negli occhi di questi monta�nari c'è ancora tutto il dramma e la consapevolezza di essere scampati alla morte. Racconta Cristina Garbolino, 82 anni, semi paralizzata da una malat�tia all'anca: «Sabato a mezzo�giorno, quando ci hanno impo�sto di lasciare le case, è venuto a prendermi mio figlio Giusep�pe. Sono salita in macchina ma un attimo dopo è piombata una frana sulla strada e siamo rima�sti isolati per quattro ore, con il fiume che urlava e cresceva sempre di più, a due metri dai nostri piedi. Sono riusciti ad aprire un varco nella frana quando era già buio, consenten�doci di raggiungere il centro del paese e di metterci in salvo. Qualche ora dopo la mia casa è sparita». Domenica Casella ed il figlio Daniele erano nella costruzione più esposta, la pri�ma a cedere: «La Stura è cre�sciuta all'improvviso e ci han�no fatto sgomberare in pochi minuti. Qui abbiamo lasciato tutto, anche i nostri risparmi ed i nostri ori». Racconta Domenica, 63 an�ni, invalida civile: «Ho potuto strappare all'acqua solo il ri�tratto di mio marito, l'unico che mi era rimasto». Adesso c'è l'impegno di trovare per loro una sistemazione stabile. An�che ieri mattina c'è stata una riunione in Comune per mette�re a fuoco ogni possibile soluzio�ne. Ma proprio dal Comune na�sce la lucida analisi di quanto è successo. Racconta Bruno Vene�ra, il vicesindaco: «La premes�sa è che sono state spazzate via case costruite 300 anni fa. Case che avevano quindi affrontato e superato ogni tipo di piena. Cosa è dunque cambiato? Cosa è successo per fare s�che, questa volta, il fiume abbia portato devastazione». La risposta sta sull'altro lato del torrente: è un verde giardi�netto, con alberi e panchine. «Una ventina d'anni fa qualcu�no ha pensato bene di realizza�re quell'area, cambiando l'ango�lo della curva della Stura. Appa�rentemente una correzione mi�nima, resa però più marcata da un forte argine. Così, questa volta, la violenza dell'acqua, rimbalzata sulla massicciata co�struita sul lato del giardinetto, è stata indirizzata con un ango�lo più acuto verso le case della frazione Inverso, che sono sta�te sbriciolate in pochi attimi». Per Chialamberto è una feri�ta profonda: «Qui gli agricoltori sono pochi, qui si vive sul turismo. I residenti appena tre�cento, ma in estate arriviamo a 2700-3000 presenze. Questa de�vastazione è un colpo all'imma�gine ed avrà lo stesso effetto dell'alluvione del '94: la gente impiegherà anni per riprendere confidenza con una paese che qualcuno penserà pericoloso. E' questo, forse, il danno più grande, perché colpisce la pri�ma voce della nostra economia, il primo puntello alla stessa sopravvivenza del paese». Questi primi aiuti, portati a nome di tanti amici solidali, non potranno certo risolvere i problemi più gravi, ma sono un inno alla speranza per chi, dopo anni di duro lavoro, si è visto strappare tutto ciò che aveva di più caro, proprio sotto gli occhi, senza avere alcuna possibilità di fare qualcosa. Insieme con la casa l'acqua si è presa anche i risparmi di chi è dovuto fuggire terrorizzato lasciando ogni cosa Nella frazione Inverso di Chialamberto quest'uomo mostra che cosa è rimasto della sua casa

Persone citate: Angelo Conti, Bruno Vene, Cristina Garbolino

Luoghi citati: Alta Val Di Lanzo, Chialamberto, Fenis, Lanzo, Nus, Pollein