«Fare presto per accogliere gli sciatori»

«Fare presto per accogliere gli sciatori» GIORNI DI FATICA E DI SPERANZA «Fare presto per accogliere gli sciatori» La Valle d Aosta sfida il fango, pronti per l'Immacolata reportage N Giorgio Macchiavelio "V. . -W.-■,,."..-,.....-... AOSTA ON è domenica, oggi, in Valle d'Aosta. E' soltanto un altro giorno di lavoro, il settimo dal disastro, tra i massi, la polvere e il fango. Un altro giorno di fatica, accompa�gnata dall'incessante rumore degli elicotteri, delle ruspe, dei camion e anche dei badili e dei picconi. Dopo aver pianto i loro morti, dopo aver assistito alle visite dei rappresentanti dello Stato, i valdostani ora hanno fretta di ristabilire un minimo di normalità. Senza rabbia, sen�za rassegnazione, con l'impor�tante incoraggiamento rappre�sentato dalla sohdarietà. In Val�le continuano a giungere squa�dre di volontari e offerte di aiuto. La Provincia di Belluno, per esempio, ha deciso di «adot�tare» Cogne, paese dove risiedo�no molti immigrati veneti, men�tre il Comune di Roma, ha stanziato un miliardo per Donnas. Il «ponte» dell'Immacolata, dall'S al 10 dicembre, è diventa�to una scadenza importante, il simbolo dell'inizio della ripre�sa. L'economia della Valle d'Ao�sta, messa a terra dall'alluvio�ne, subirebbe il colpo di grazia se venissero a mancare le impor�tanti entrate provenienti dall'in�dustria turistica (il 60 per cento del prodotto interno lordo an�nuo). C'è la volontà di arrivare all'abituale inizio della stagio�ne invernale pronti ad accoglie�re gli sciatori come gli anni scorsi. E non a caso le associa�zioni regionali degli impianti di risalita e degli albergatori conti�nuano a ripetere che per allora sarà tutto a posto o quasi. «La situazione delle piste di discesa e degli impianti non è cos�negativa come si pensava spiega il presidente dell'Associa�zione valdostana impianti a fu�ne Ferruccio Foumier -. Abbia�mo fatto una riunione tra i gestori dei vari comprensori per avere un quadro della situa�zione e c'è la quasi certezza che tutti gli impianti della regione potranno essere in funzione per l'Immacolata. Tranne a Cogne, dove la pista si è trasformata in torrente. Gli impianti di risalita non sono stati toccati dall'allu�vione. Altrove c'è stato qualche danno soltanto alle piste e agli impianti di innevamento pro�grammato. Niente che non pos�sa essere risolto per l'inizio di dicembre». La volontà di tra�smettere ai turisti l'immagine di una regione in grado di conti�nuare a offrire ospitalità arriva dal Breuil. La strada della Val�tournenche è chiusa da Chàtillon ad Antey e l'unica maniera per arrivare ai piedi del Cervino è salire da Chambave, passare il Colle di San Pantaleone e scen�dere a Torgnon. Un percorso più lungo e tortuoso. Tuttavia, da ieri al Breuil sono aperte le funivie per Pian Maison, Cime Bianche Laghi, Plateau Rosa e le piste tra Plateau Rosa e Pian Maison. Un'apertura simboli�ca: ieri sono stati venduti venti biglietti a sciatori residenti. «Anche altri comprensori han�no già un buon innevamento dice ancora il presidente dell'As�sociazione Impianti a fune -, cosa che fa ben sperare per la stagione invernale». Proprio il ripristino delle vie di comunicazione, grandi e pic�cole, è una della priorità attua�li. Di giorno in giorno, le strade vengono riaperte al traffico. L'autostrada è agibile da PontSaint-Martin a Chàtillon e oggi è prevista la riapertura al traffi�co regolare anche del tratto tra Chàtillon e Aosta (finora transi�tabile soltanto di giorno in con�vogli scortati dalla polizia). Re�golare il traffico sull'Aosta-Morgex. Ancora qualche problema sulla Statale 26: anche oggi sarà chiusa per lavori all'altezza di Donnas (dalle 7 alle 20) e nel tratto tra Verrayes e Saint-Mar�cel, mentre è percorribile da Saint-Marcel fino a Cour�mayeur. E' possibile anche il transito nel Traforo del Gran San Bernardo per la Svizzera e sul Passo del Piccolo San Bernardo per la Francia. Sulle strade ancora interrot�te dalle frane si sta lavorando a gran ritmo. La Regionale della Valle del Lys, che porta a Gressoney-Saint-Jean e GressoneyLa-Trinité e alle piste del Monterosa Ski, è aperta soltanto ai mezzi di soccorso. Ieri sono passati alcuni convogli eccezio�nali che trasportavano struttu�re in cemento armato per il rifacimento dei ponti danneg�giati. Aperta invece la strada della Val d'Ayas per Champoluc, sull'altro versante del com�prensorio del Monterosa Sky. Grandi problemi sulla strada per Cogne, interrotta in più punti da frane. Il paese è rag�giungibile soltanto in elicottero o con il trenino un tempo utiliz�zato per la miniera. Qui, nel cuore del Parco del Gran Paradi�so, se è in forse la stagione dello sci alpino, si spera negli appas�sionati del fondo, i veri affezio�nati alla località. La strada per Pila è chiusa, ma la conca si può raggiungere percorrendo la Re�gionale per Les Fleurs. Per arri�vare alle altre località sciistiche più importanti non ci sono parti�colari problemi. L'inizio della stagione diventa una scadenza-simbolo per la ripresa La provincia di Belluno ha adottato Cogne «La situazione delle piste non è drammatica e gli impianti di risalita non sono stati toccati dall'alluvione»

Persone citate: Giorgio Macchiavelio