Torino, Bobbio e Galante Garrone dividono il Comune
Torino, Bobbio e Galante Garrone dividono il Comune Torino, Bobbio e Galante Garrone dividono il Comune Il centrosinistra propone un 'onorificenza, il Polo non ci sta Giuseppe Sangiorgio TORINO Sigillo civico a Norberto Bobbio e Alessandro Galante Garrone, cittadi�nanza onoraria a Filiberto Guala e a Maria José di Savoia. Il presidente del Consiglio comunale di Torino, Mauro Marino, quando ha illustrato le proposte di mozione alla conferen�za dei capigruppo pensava di ottene�re solo consensi. Ha trovato invece perplessità e polemiche; Forza Italia ha detto «no» a Galante Garrone. An anche a Bobbio. La notizia ha suscitato stupore nel sindaco Valentino Castellani, in�dignazione nel centrosinistra. «Noi dice Daniele Cantore, capogruppo di Forza Italia ci asterremo sul conferi�mento del sigillo a Galante Garrone per le sue dichiarazioni contro il rientro dei Savoia in Italia e sulla figura di Edgardo Sogno che, su "La Stampa", dipinse come personaggio "negativo". Prese di posizione che, invece di unire, dividono la città». «No» ribadito da Roberto Rosso, proconsole di Berlusconi in Piemon�te, perché, spiega, «pur restando im�mutata la stima per Galante Garro�ne, le sue prese di posizione, non ultima la firma dell'appello a favore del diessino Carpanini candidato sin�daco, l'hanno fatto apparire come uomo di parte». Pollice verso di Ugo Martinat, segretario regionale di An, e Ferdi�nando Ventriglia, capogruppo al Co�mune di Torino, anche per Norberto Bobbio: «Potremmo conceder loro il sigillo della città solo in un clima di dialogo reso impossibile dagli atteg�giamenti e dalle chiusure della sini�stra, dal caso Sogno in poi». Affermazioni che stupiscono il sindaco Castellani: «Credo che tutti i torinesi, nella diversità della loro appartenenza politica, non possano esimersi dal considerare Bobbio e Galante Garrone padri fondatori di questa nostra città repubblicana. Mi sorprende, quindi, che in taluni non esista la consapevolezza che da que�sti insigni personaggi è stato costrui�to un vero magistero dei valori della nostra Costituzione». Mauro Marino, il presidente del�l'assemblea municipale osserva: «Ri�conoscimenti come il sigillo sono stato istituiti per unire e vengono attribuiti per onorare l'opera svolta nell'arco di una vita e non sulla base di un credo politico. Bobbio e Galante Garrone hanno tenuto alto il vessillo della democrazia e della cultura non solo di Torino ma dell'Italia intera». Incredulo Pietro Marcenaro, se�gretario diessino in Piemonte: ((A questo punto non possiamo che met�tere in fila le cose: in Regione tenta�no di cancellare la Resistenza dal Comitato che ne ricorda i valori, in Comune intendono rifiutare il sigillo civico a Bobbio e Galante Garrone. Chissà se si rendono conto che in tal modo non offendono soltanto due persone ma un'intera città, le sue migliori tradizioni, i suoi sentimenti più profondi e nobili». Indignato Silvio Viale, capogrup�po dei Verdi in Comune: «Con que�sti atteggiamenti rischiamo davve�ro di fare una brutta figura. Per approvare i quattro riconoscimenti in Consiglio comunale sono necessa�ri 34 voti e, se Forza Italia si asterrà o dirà "no", aggiunta ad An, rischia di impedirci di procedere, rendendo ago della bilancia Lega Nord e Ape di Cornino, a scapito dell'immagine dei torinesi che apparirebbero ingra�ti nei confronti di concittadini che hanno dato lustro a chi vive all'om�bra della Mole».
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