Dieci morti cancellano il cessate-il-fuoco di Aldo Baquis

Dieci morti cancellano il cessate-il-fuoco Dieci morti cancellano il cessate-il-fuoco Barak: lapace con Arafat è sospesa a tempo indeterminato Aldo Baquis TEL AVIV Il cessate-il-fuoco concordato a Sharm el-Sheikh è crollato ieri sulla spinta di grandi manifestazio�ni popolari palestinesi organizzate da Tanzim (il braccio armato di Al-Fatah) e represse nel sangue dalle forze israeliane. Il bilancio di una giornata convulsa di scontri è di dieci palestinesi uccisi e 300 feriti. Israele lamenta il ferimento di cinque militari che sono stati quasi linciati dalla popolazione di Anabta, in Cisgiordania, e poi colpiti dal fuoco di agenti palestinesi dopo che avevano sbagliato strada. In serata un portavoce dell'Anp ha indicato in 14 il numero delle vittime palestinesi. Per oggi e domani Tanzim ha decretato altre due giornate di «collera popolare». Mentre il presidente palestinese Arafat si accinge a parteci�pare, oggi al Cairo, a un vertice arabo straordina�rio, i Territori sono in fiamme. Le angosciate telefonate di Bill Clinton ad Arafat e al premier telefonate di Bill Clinton ad Arafat e al premier Barak affinchè facessero il possibile per riprende�re il controllo della situazione sono rimaste inascoltate. Anche se nell'ultima telefonata con Clinton, Arafat ha confermato di essere impegna�to «a fare qualsiasi cosa possibile per riportare la calma» nel rispetto dell'accordo di Shaim elSheikh. Ieri Barak ha ricevuto il leader della destra, Sharon, con cui ha discusso il progetto di dar vita nei prossimi giomi a un governo di unità nazionale. Il processo di pace con i palestinesi è sospeso sine die, ha reso noto un portavoce del premier: dopo il vertice del Cairo Barak farà un annuncio formale. Sul terreno, in realtà, israelia�ni e palestinesi sono impegnati in una aspra guerra d'attrito in cui entrambi si sforzano di evitare un'escalation. Ieri, dopo una nuova raffica di armi automatiche contro il rione ebraico di Chilo, a Gerusalemme, uno dei carri amati israeliani ha replicato sparando un proiet ^ contro il villaggio cristiano di Beit Jalla da tile contro il villaggio cristiano di Beit Jalla da cui era partito l'attacco. Ma i carristi hanno mirato basso, verso un campo. Anche gli elicotte�ri israeliani da combattimento Cobra ormai chiamati ad intervenire quasi quotidianamente hanno ordine di non ricorrere nei limiti del possibile ai loro micidiali cannoncini Volcan. Gli incidenti più violenti in Cisgiordania, al termine dei funerali di un agente palestine�se rimasto ucciso gioved�a Nablus in uno scontro a fuoco con coloni e militari israelia�ni. Diecimila persone hanno partecipato alle esequie, dopo di che hanno sfogato la loro rabbia contro una postazione militare israe�liana situata nella vicinanze, a Kufr Kalil. Sul punto di essere sopraffatti, i soldati hanno sparato nel mucchio. In questo episodio i morti sono stati quattro, forse cinque. Altri scontri sono avvenuti a Salfit (Nablus) e a el-Bireh (Ramallah), dove due adolescenti palestinesi sono stati fulminati da spari che li hanno raggiunti al petto. Fonti palestinesi hanno raggiunti al petto. Fonti palestinesi affermano che altri tre arabi sono morti a Jenin, Kalkilya e Tulkarem. La tregua di Sharm el-Sheikh ha resistito dunque pochi minuti. Ieri, 48 ore dopo il raggiun�gimento delle intese, Barak ha concluso che non c'è ormai alcuna speranza di concludere ulterio�ri accordi con Arafat, almeno nel prossimo futuro. Di conseguenza, si è dischiusa la possibili�tà di dar vita a un governo di emergenza nazionale con il Likud di Sharon. Fra gli israelia�ni gli umori sono profondamente mutati. Gli accordi di Oslo di riconoscimento dell'Olp, secon�do un recente sondaggio, sono considerati un errore da due israeliani su tre. In caso di elezioni, l'ex premier Benyamin Netanyahu riceverebbe la metà dei voti, Barak solo il 270Zo. Per i laburisti suonano sirene d'allarme: le forze politiche che fino a ieri lottavano per un coraggioso accordo di pace con Arafat si stanno ora sfaldando sotto la traumatica spinta degli eventi. li premier di Israele riapre le trattative con Sharon per formare un governo di unità nazionale Il leader dell'Olp conferma a Clinton «Farò di tutto per riportare la calma»

Luoghi citati: Cairo, Cisgiordania, Gerusalemme, Israele, Nablus, Oslo, Salfit, Tel Aviv