Nablus, di nuovo a un passo dalla guerra di Giovanni Cerruti

Nablus, di nuovo a un passo dalla guerra Nablus, di nuovo a un passo dalla guerra Esplosione devasta il comando diArafat a Betlemme Giovanni Cerruti inviato a GERUSALEMME «E' un incidente grave, e la responsabi�lità ricade totalmente sull'Autorità Nazionale Palestinese». Alle otto di sera dal ministero della difesa, la conferenza stampa va in diretta tv. Gran brutto segno. Il generale Yitzhak Eitan, comandante delle forze israelia�ne in Cisgiordania, è appena tornato da Nablus ed esce dall'ufficio del premier Barak. «Si sono verificati inci�denti gravi per responsabilità dei Tanzim e di agenti della polizia palestine�se». Sulle colline di Nablus, per sei ore, una sparatoria tra palestinesi e coloni israeliani. Un morto per parte. Trenta feriti. E gli elicotteri del generale Eitan che fino a sera non riescono ad intervenire e solo allora riescono a evacuare i trenta coloni ebrei bloccati sulla collina. Il generale dice che la responsabili�tà «ricade» sull'Anp di Arafat. Usa il presente. Ma chi ascolta pensa al futuro, a oggi pomeriggio quando sca�dranno le 48 ore dell'ultimatum israe�liano. Avevano chiesto la fine dell'Intifada, il disarmo dei Tanzim, l'imme�diato rispetto delle intese di Sharm el Sheikh. La risposta di ieri viene dalle colline di Nablus, dalle sparatorie a Gerusalemme est e Betlemme. E, anco�ra a Betlemme, da una strana esplosio�ne nel quartier generale di Arafat. Due morti, sette feriti. Una bombola di gas, è la versione ufficiale. «Potrebbe an�che non essere stata un'esplosione fortuita», è invece l'ipotesi del genera�le Eitan. Una bomba in oreparazione? La battaglia di Nablus era comin. data alle dieci del mattino. Per un errore, degli israeliani («E' vero, c'è stato un inconveniente e cercheremo di capire perchè), lascia intendere il generale. Un pullman blindato di colo�ni, in trenta tra uomini e donne e bambini, è arrivato sul Monte Eibal scortato da tre soldati. Gli ordini, appunto, erano ben diversi: in questi giorni evitare movimenti di coloni in zone palestinesi. Volevano visitare l'Altare di Giosuè e vedere dall'alto la Tomba di Giuseppe. Ma quando han�no cominciato a scendere dalla collina dal campo profughi di Askar hanno cominciato a mirare. I coloni rispondo�no e muore un palestinese. «Ma siamo certi che sono stati loro a sparare per primi», dice Eitan. Il risultato è che, a sera, governo israeliano e governo palestinese si riuniscono. Anche Arafat ha le sue proteste. Se è vero che il servizio segreto Shin Bet ha arrestato i respon�sabili del linciaggio di Ramallah in territorio palestinese sarebbe un altro «incidente grave». Violazione della so�vranità. E grave sarebbero i blocchi israeliani attorno alle città. «Questa è una flagrante violazione della dichia�razione finale di Shann el Sheikh», protesta 0 ministro Nabli Shaath. Nul�la, da Gaza, sull'esplosione del quar�tier generale di Betlemme, dove Arafat aveva ricevuto Giovanni Paolo II. L'ultima ipotesi di fonte israeliana è che siano esplosi degli ordigni sequestrati agli Hezbollah. Sia Barak che Arafat lamentano la violazione delie intese e «incidenti gravi». Sharm el Sheikh ha troppi nemici e con la dichiarazione del generale Eitan la fragilissima intesa sembra prossima alla tragica rottura, Dice ancora il generale: «A Nablus cercavamo la nostra controparte, i responsabili della polizia palestinese, ma non c'era nessuno». Ma Sharm el Sheikh non aveva stabilito che le due polizie avrebbero collaborato per rijortare la calma? A Ramallah, mercoedì, quando è ripresa l'Intifada, con Barwan Bargouthi capo di Fatali e dei Tanzim c'erano anche i poliziotti pale�stinesi. Uno di loro, Raed Hammoud, 30 anni, è l'ultimo morto di Ramallah. E l'ultimàtuni di Israele scade oggi pomeriggio alle tre. Un ebreo ortodosso passa di fronte a un manifesto affìsso a Gerusalemme coni! drammatico documento fotografico dell'uccisione degli israeliani al comando di polizia di Ramallah