Ciampi: gli italiani hanno reagito uniti di Aldo Cazzullo

Ciampi: gli italiani hanno reagito uniti Ciampi: gli italiani hanno reagito uniti «Ilfederalismo della collaborazione hafunzionato» Aldo Cazzullo TORINO «Presidente, rotta su Aosta?», chiede il pilota. «Non subito», è la risposta. «A Torino mi hanno spiegato che l'autostrada per Milano è danneggiata in modo grave. Andiamo a dare un'oc�chiata». L'elicottero del Quirina�le volteggia su Chivasso, sul jonte crollato a Rondissone, sule acque che defluiscono. Ciampi scuote il capo. Il sistema viario del Nord-Ovest rischia di restare in panne per settimane e di condizionare l'intero apparato produttivo, è la preoccupazione del presidente: «Ma ci muovere�mo per evitarlo. Poi c'è la que�stione del traforo», aggiunge, rivolto al ministro dell'Interno Enzo Bianco e al presidente della Regione Piemonte Enzo Ghigo. «Dovremo fare il massi�mo sforzo per anticipare di qual�che mese la riapertura». «Adesso rotta su Aosta?», riprova il pilo�ta. «Non subito». Nella riunione alla Giunta regionale, a Torino, Ciampi ha ascoltato un quadro critico della situazione del Lago Maggiore, e vuole rendersene conto di persona. L'elicottero sorvola Ivrea, poi Verbania, quindi la sponda piemontese del Lago. Ecco che punta verso Ovest, il Rosa, il ponte crollato sull'Orco della bretella SanthiaIvrea («per i'S dicembre sarà riaperta», è la valutazione di Bianco), la Valle d'Aosta. Ciampi torna sui luoghi che aveva visto dall'alto il 30 luglio scorso, dal�l'elicottero che-lo portava in vacanza. E' scosso: «Che.deva�stazione, è impressionante». Quel giorno, come oggi, con lui c'era Francesco Alfonso, un ales�sandrino silenzioso, il capo .della segreteria. Ciampi gli indica i luoghi, il paesino di Pollein semi�sepolto dalla frana, Nus sommer�sa dai detriti, Quart isolata, l'ac�ciaieria Cogne allagata, i dintor�ni di Aosta coperti di fango; ma anche i segni della ricostruzio�ne, i volontari al lavoro, i primi cantieri. «La gente ha già rico�minciato, non è rassegnata commenta rincuorato il presi�dente -. Voglio tornare presto, per la terza volta, e rivedere la Valle che ho conosciuto que�st'estate». E' un messaggio di incoraggia�mento, quello che il presidente della Repubblica ha voluto lan�ciare con la sua giornata sui luoghi dell'alluvione. Sul fronte politico: «Il federalismo della collaborazione ha dato buona prova di sé, l'alleanza delle auto�nomie ha funzionato, governo ed enti locali hanno agito in sintonia ha spiegato Ciampi ai cronisti, sottolineando come la macchina dei soccorsi si sia mossa meglio che in passato -. Gli italiani hanno reagito uniti. La prevenzione e il coordinamen�to hanno funzionato bene, per il monitoraggio si dovrà fare anco�ra di più. Ma intanto si è dimo�strato quanto sia importante che, di fronte a vicende che investono il Paese, non vi siano differenze tra le posizioni politi�che, e tanto meno partitiche». E sul fronte economico: «Non ci sono soltanto i danni da riparare ha riconosciuto parlando ai rappresentanti degli imprendito�ri e dei sindacati torinesi -. Occorrono anche interventi strutturali, per consentire alle imprese di riprendere subito a lavorare, per rimettere in moto il sistema produttivo, per salva�re la stagione turistica». Un discorso che Ciampi ha comincia�to dalla prima mattinata, in una telefonata con Paolo Fresco, e poi a colloquio con l'amministra�tore delegato della Fiat Paolo Cantarella. Il capo dello Stato ha chiesto notizie della produzione, ed è stato tranquillizzato: a Mirafiori e Rivalla si lavora a pieno ritmo fin dalla mattinata, le acque bloccano però la fonderia Teksid di Crescentino, e urge intervenire sulla viabilità. Ciam�pi ne parla con Ghigo e con tutti i prefetti e i presidenti delle Province: «Sono qui per portarvi il cordoglio dell'intera nazione, e anche il ringraziamento per co�me avete saputo lavorare insie�me». Più tardi, ai cronisti, spiega di aver assistito «a un segno dell'unità nazionale, a un esem�pio bellissimo che tutti dovreb�bero seguire, in tutto il Paese». E' l'Italia che vorrebbe Ciampi, quella che quando è in gioco l'interesse nazionale si ritrova unita al di sopra delle fazioni. Il presidente l'ha invocata in più di una circostanza, fin dal gior�no della sua elezione, sostenuta da maggioranza e opposizione. Sulla legge elettorale è rimasto deluso; non sulla politica euro�pea e, come ha riconosciuto ieri, con un implicito riferimento alla visita a Torino di Berlusconi, neppure «sul dramma dell'allu�vione». A mezzogiorno, riunione in prefettura per parlare di econo�mia, con il sindaco Castellani, il presidente dell'Unione industria�li Pininfarina, quello dell'Ascom De Maria, i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil. «Lo Stato darà una risposta è il ragionamento del presidente -, non solo per ripristinare strade e ferrovie, ma per rafforzare la fiducia della gente e delle imprese. E saranno i Comuni a gestire diret�tamente gli aiuti, senza lentezze burocratiche che investano gli organi centrali». Parole che ripe�terà alle due del pomeriggio al presidente della Giunta valdosta�na Dino Viérin: «Non dovete dare un'immagine pessimista di voi. Dovete far sapere all'intero Paese che la Valle d'Aosta è in piedi, sta già rinascendo, e pre�sto sarà pronta ad accogliere i turisti». «Per dicembre hotel e impianti sciistici saranno a po�sto», risponde il presidente degli albergatori Piero Roullet. Ciam�pi è atterrato all'aeroporto di Saint-Christophe, là dove era arrivato quest'estate in vacan�za. Una passeggiata in piazza Deffeyes, tra gli applausi degli aostani. Un minuto di raccogli�mento in memoria delle vittime. Poi un'ora e un quarto con Vierin e i sindaci dei comuni più colpiti. Una promessa: «Il Genio militare è pronto a intervenire. Avete reagito bene. La vita è ripartita. Non lasciate che si dica che l'alluvione ha provoca�to il caos». Il riferimento è al «Financial Times»: Ciampi si è seccato per il modo con cui il quotidiano della City ha parlato del dramma italiano. «Nessun caos», ha commentato sull'elicot�tero che lo riportava a Torino. «La reazione del Paese è stata misurata e tempestiva». Il Presidente in visita a Torino e Aosta In elicottero ha rivisto la Valle che l'aveva accolto questa estate «Che devastazione ma la gente non è rassegnata» Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi durante la visita di ieri a Torino