Strade statali inghiottite dall'alluvione di Gianni Bisio

Strade statali inghiottite dall'alluvione Strade statali inghiottite dall'alluvione Il capo compartimento Anas: «In Piemonte e Valle D Aosta serviranno cinquanta miliardi soltanto per ristabilire i collegamenti. Drammatica la situazione nell'Alto Canavese» Gianni Bisio TORINO «Quando defluirà completamen�te l'acqua, ci aspettiamo di vede�re interi tratti di strada scompar�si»; l'ingegner Ennio Paolucci, dal dicembre scorso capo com�partimento Anas di Torino, è il responsabile delle 58 statali del Piemonte e della Valle d'Aosta, una rete viaria di poco più di 3000 chilometri (180 in Val d'Ao�sta) che ora, dopo l'alluvione, appare piena di strappi. Il 130 bollettino (ore 14 di ieri) sulla situazione della viabUità è anco�ra drammatico, soprattutto per quel che riguarda l'alto Canavese e il Verbano-Cusio-Ossola: «Mol�te cose sono ancora da scoprire e i guasti maggiori devono ancora essere radiografati per stabilire quali potranno essere gli inter�venti», spiega Paolucci. I grossi problemi sono ancora tre. Primo: la statale 33 del Sempione, chiusa da Meina a Gravel�lona, tra Masera e Montecrestese, perché ha ceduto tutto il corpo stradale, e da Varzo al confine. Secondo: la 31-bis di Casale, chiusa da Borgo Revel a Crescentino per l'esondazione del Po e da Palazzolo a Trino. Terzo: la 460 di Ceresole, che è ormai «inesistente» da.Locana a Noasca. Nel Compartimento un solo ponte ha ceduto, a Salassa: «Ma c'è ima deviazione possibi�le», osserva Paolucci. In program�ma c'è un itinerario obbligatorio per gli automezzi pesanti che devono superare l'interruzione della Torino-Milano. Alle 13,30 di ieri risultavano ancora 29 interruzioni su 22 delle 58 statali: 9 nelle province di Novara e Verbania, 8 nel torinese, 4 nell'alessandrino e una nel cuneese. La sera di saba�to le strade chiuse erano 10, alle 11 di domenica erano già 18 per salire a 38 il massimo nella notte sul lunedì. fcNel pieno del diluvio. Poi con gli interventi, e il calare della piena, è cominciata la discesa. «Il nostro impegno spiega il capo compartimento è di ripristinare tutte le statali, in ima prima fase, almeno per il passaggio dei mezzi della Prote�zione civile, entro la mattina di sabato. E questo sia con piste provvisorie, sia con rilevati di fortuna, sia con tratturi, sia con l'impiego di ponti Bailey». L'Anas ha fatto confluire a Tori�no da Bologna e Firenze già 600 metri di ponti provvisori, altri 1000 metri sono in arrivo da Roma e da Genova, sia per le statali, sia per le provinciali, se ce ne sarà bisogno. Il'compartimento di Torino ha ricevuto rinforzi: fuoristrada so�no giunti da Genova, Perugia, Ancona e Napoli. Due «Bremac», mezzi anfibi polifunzionali, utili anche al salvataggio di persone, sono al lavoro sia nel torinese che in provincia di Novara. Sui 3000 km di statah del Comparti�mento vigilano 200 cantonieri e capi cantonieri, mentre la dota�zione, secondo la normativa, sa�rebbe di 480. Pochi, anche rispet�to alla Provincia di Torino, che per un'identica quantità di stra�de, certamente meno trafficate e importanti, dispone di 280 uomi�ni. Ma tutti all'Anas si sono prodigati «enza limiti nell'emer�genza. Al lavoro, oltre al persona�le del Compartimento, ci sono già una cinquantina di imprese: la «somma urgenza» allenta le pastoie burocratiche per operare subito, anche senza finanziamento, per opere che singolarmente non superino i 400 milioni: «Per i ripristini defi�nitivi dicono all'Anas occorre�rà probabilmente una legge spe�ciale come nel 1994 che in Pie�monte ha dato buoni frutti». E a quanto ammontano i dan�ni in Piemonte? Per Paolucci, con l'esperienza di chi è a sei mesi dalla pensione, una prima e pru�dente valutazione «a spanne» porta a pensare che occorrano 50 miliardi «solo per ristabilire i collegamenti mini�mi». Cioè per la prima fase, quel�la che dovrebbe consentire di arrivare ovunque. E poi? I tecni�ci non si prommeiano. Si è sapu�to che domenica ci sarà a Torino un vertice con tutti gli enti inte�ressati per avere un quadro gene�rale delle necessità ora che, col cessare dell'emergenza, si può incominciare a ragionare sulla ricostruzione. Partendo dal «co�me» della ricostruzione, alla luce di ciò che il sistema idrogeologi�co ha potuto insegnare in questi quattro giorni di furia. Sono già disponibili seicento metri di ponti provvisori: «Entro sabato consentiremo il passaggio dei mezzi della Protezione civile» o LA VIABILITÀ' S.S, n. 11 interruzione km. 33+200 per asportazione corpo stradale S.S. n. 23 chiusura km. 37+000 (Pinerolo) con deviazione viabilità locale chiusura dal km. 57+000 (loc. Perosa Argentina) al km. 80+000 (Pragelato) S.S. n. 24 chiusa dal km. 43+500 al km. 43+800 chiusa dal km. 48+300 al km. 49+300 S.S. n. 25 chiusa dal km.55+150 (loc. Giaglione) fino al confine 0 0 O S.S. n. 31 bis chiusa dal km. 9+500 (Borgo Revel) a! km. 13+000 (Crescentino) per esondazione fiume Po chiusa dal km. 23+000 (Palazzolo V.) al km. 34+000 arino V.) S.S. n. 393 interrotto il transito dal km. 1+000 (Moncalieri) al km. 10+000 (Wllastellone) nel senso di marcia da Villastellone verso Moncalieri S.S. n. 460 interrotta dal km. 41+000 (loc. Cuorgnè) fino a Ceresole (fine strada) S.S. n. 565 Interruzione km. 16+500 loc. Salassa viranno cinquanta miliardi azione nell'Alto Canavese» k Varzo Macugnaga Gravellona Toce S. Maria Maggiore VERBANIA * Ghiffa MGO/MGG/bfif Moncenlsio *8*® C\ 0S.S.I..46O « BIELLA OS.S.n.565 èffe ss n 11 e W ^5.s.n.n VERCELLI,; Cuorgnè ^) Crescentino ««wasasasSaa^j^issia»» m Trino .^-^ 0S.S.n.31bìS 0 ^^TORINO Meina 1 NOVARA Ponte Ticino Wk Ponte Ticino Qs.S.n.24 ^^Borgone mmmi' Perosa Argentina Pinerolo S.S. n. 393 0 »Villastellone ASTI ALESSANDRIA CUNEO :;::S dente valutazione «

Persone citate: Bailey, Ennio Paolucci, Gravel, Paolucci