Presi cinque autori del linciaggio di Giovanni Cerruti

Presi cinque autori del linciaggio IL GIORNO DOPO IL VERTICE DI SHARM EL-SHEIKH Presi cinque autori del linciaggio Dal filmato l'identikit per gli 007 israeliani reportage Giovanni Cerruti inviato a GERUSALEMME EZZA giornata di voci. Li iha arrestati la polizia paleIstinese e sono stati conse�gnati a quella israeliana: segno che l'intesa di Sharm el-Sheikh funzio�na. No, i palestinesi responsabili del linciaggio di Ramallah sono stati messi al sicuro per evitare l'arresto: segno che l'intesa non funziona. Il quotidiano «Yediot Ahronot» fa sapere che sono alme�no cinque, compreso chi esultava a mani levate e insanguinate, e li ha catturati il servizio segreto Shin Bet. Notizia in parte confermata da un responsabile della sicurezza palestinese. Ma fonti militari israe�liane più tardi parleranno di otto arresti. A mezzogiorno, il vicemini�stro della Difesa Efram Sneh aveva aggiunto: «Sono stati scoperti e identificati grazie ai filmati di una troupe televisiva italiana». Il pri�mo ministro Barak l'aveva promes�so, «li prenderemo». Presi. Gli israeliani esultano, i palestinesi prote�stano. E l'Intifada riprende. «Noi ci sforziamo di riportare la calma dice il negoziatore palesti�nese Saeb Erekat ma iniziative di questo tipo vanno nella direzione opposta». A Ramallah i carri arma�ti israeliani si erano già ritirati dietro la collina, la strada per Nablus per la prima volta dopo venti giorni era senza barricate. Sono le 13 e si toma indietro. Arrivano i ragazzini dell'Intifada, le pietre, i copertoni che bruciano. Arrivano le jeep dell'esercito israeliano e sembra che Sharm elSheikh sia solo un ricordo. Cos�a Nablus, Jenin, Betlemme, al confi�ne tra la striscia di Gaza e l'Egitto. Alle 18 una bomba colpisce un pullman di coloni israeliani a Gush Katif, vicino Gaza. Nessun ferito, solo spavento. Eppure, fino al�l'una, pareva che gli accordi e la tregua reggessero. «Da questo momento ipalestinesi hanno 48 ore di tempo, il conto alla rovescia è cominciato». Nahman Shai, portavoce del governo, alle tre del pomeriggio fa un passo deciso. «Deve cessare qualsiasi ti�po di ostilità». Anche le pietre dei ragazzini. «Altrimenti dovremo se�derci attorno ad un tavolo e prende�re decisioni dure». Barak al ritorno da Sharm el-Sheikh si è ritrovato un problema in più. Pareva certo un governo con la destra di Ariel Sharon e invece il falco del Likud ha detto no perché con il vertice dell'altro giorno si profila una pace in cambio di territori. Barak e Arafat, come da promes�sa di Sharm el-Sheikh, hanno diffu�so la loro dichiarazione che invita alla calma. Ma i portavoce si rinfac�ciano inganni, dalla mancata ria�pertura dell'aeroporto di Gaza alla presenza di carri armati israeliani, all'Intifada che continua. Però non mancano segnaU di disponibilità. Come l'arresto, da parte israeliana, dei due coloni che hanno ucciso una dorma palestinese che racco�glieva ohve. 0 l'incontro tra i generali israeliani e palestinesi, present�rappresentanti dell'amba�sciata Usa. Ma le 48 ore, l'ultima�tum del governo israeliano, dicono che nessuno si sente sicuro. L'Inti�fada contìnua, e questo non era nelle intese. Anche Arafat ha chie�sto le sue 48 ore: dateci il tempo di spiegare, di convincere il popolo palestinese. E nel frattempo fa riarrestare 25 dei militanti di Ha�mas che erano stati scarcerati nel�le ultime tre settimane di violenze. A Ramallah, accanto alle barri�cate, c'è Marwan Barghouti, il leader di Fatah e della milìzia Tanzim in Cisgiordania. A guarda�re i ragazzini con le fionde e le ambulanze che l�portano in ospe�dale. «Qui e in tutta la Palestina è la giornata di collera nazionale», dice. Ma Arafat non ha invitato alla calma? «La nostra Intifada pacificava avanti. Protestiamo qui a Ramallah, non a Tel Aviv. A casa nostra. E voghamo sapere perché �soldati israeliani ci stanno sparan�do con proiettili veri, mica d�plasti�ca». Scoppia un lacrimogeno terrifi�cante e Barghouti s�passa sugli occhi una fetta di cipolla. «E poi quali accordi di Sharm el-Sheikh? Ho appena avuto una riunione con Abu Maazen venuto da Gaza e mi ha detto che c'è solo una dichiara�zione. Perché smettere?». E' questa l'Intifada che fa scatta�re l'ultimatum delle 48 ore. Bar�ghouti dice che non c'entra l'arre�sto dei responsabili del linciaggio di Ramallah, «non sappiamo nean�che se è vero». E aggiunge che se Arafat gli ordinasse di smettere non ci sarebbero problemi, è lui il leader. «Ma non me l'ha detto, non l'ho sentito. Alla polizia può dare ordini, ma non a questa gente». La polizia è a cento metri e guarda. Arafat diffonde un invito alla tregua e fa riarrestare 25 militanti di Hamas ma l'Intifada non si ferma