DALLA PULCE AL CANTICO DELLE CREATURE

DALLA PULCE AL CANTICO DELLE CREATURE AL COLOSSEO DALLA PULCE AL CANTICO DELLE CREATURE Branduardi, il tour ispirato a S. Francesco ultima tappa d'una carriera da menestrello IL menestreUo è tornato, pronto a guidarci attraverso nuovi so�gni che, questa volta, profuma�no di misticismo. La criniera è sempre di tutto rispetto, in spregio aUe mode attuaU che accarezzano, si fa per dire, la tendenza al cranio sempre più lanciato verso ima lucidità totale. Angelo è rimasto morfologicamente integro nel�l'aspetto, ma anche neUa coerenza del percorso artistico. Forse U de�mone del giovanihsmo deve aver�lo tentato qualche volta, senza tuttavia riuscire ad intaccarlo. La vogUa di fare tabula rasa con U proprio passato, mentre aUa radio scorrono watt e watt di nuove melodie danzerecce e sudamericanizzanti, è sempre in agguato per un musicista di lungo corso. L'or�gia dei loop, che scandiscono le mode, è una grossa tentazione. I Jethro TuU dicevano «Too old for rock and roU, too young to die» (troppo vecchio per U rock, troppo giovane per morire). Questo ada�gio anglosassone però non si addi�ce al nostro eroe; chi ha scelto la strada fantastica e poetica del menestrello a tutto tondo non conosce un tempo migUore o peg�giore: ha U proprio tempo, queUo che si è ritagliato per comunicare con l'arte deUa poesia e deUa musi�ca. Branduardi è uno di quelh cui U tempo non può portare via nuUa. Quando ha cominciato era già «antico», quasi fuori aUa moda di aUora e, nel contempo, era moder�no nel riproporre atmosfere medioevaU e filastrocche da anno Mille. Il rock era U calderone di aUora e nel suo nome tutto era permesso. C'era chi si accodava alle mode altrui e chi scandagliava sonorità che sapevano di trovatori e di leggende. E la leggenda, si sa, è U pane quotidiano della fantasia e dei sogni. Ho visto Angelo in alcu�ni concerti al tempo deUa «Pulce d'acqua». Mi colp�in particolare queUo al Palazzo deUo sport di MUano, dove U palco teneva metà del parterre. Una produzione ko�lossal, per l'epoca. Aveva un palco più imponente di queUo dei Pink Floyd, con macchina per bolle di sapone, neve artificiale ed una luna gigantesca che, trainata a mano dai tecnici, sorgeva verso la fine deUo spettacolo e girava nel cielo di cemento del palazzetto che, per magia deUe luci, diventa�va steUato. La versione deUa «Fie�ra deU'est» era lunga circa venti minuti, una suite che terminava in crescendo con un assolo di violino che esaltava il pubbUco. Sentivo queUa sua convinzione vicina alla convinzione che avevamo noi del�la PFM , una determinazione che, se riesci a mantenere, ti porta diritto sui palcoscenici di tutta Europa. Mi piaceva perché era autentico, nel suo mondo e neUa sua proposta a tutto tondo di un genere non certo facUe, accattivan�te a colpo d'orecchie ma anche ricco di poesia, di strumenti ed arrangiamenti originaU. Poi, come fisiologicamente ac�cade, un artista vede passare al�l'orizzonte meno classifiche e più domande a se stesso; è il momento di riprendere la ricerca, sostenuti daUa passione di che ha scelto di essere musicista per la vita. La classifica, in fondo, è una variabUe del gioco, un incidente di percorso di cui spesso non sei «colpevole». La canzone del giocatore di bUiardo mi ha colpito di nuovo: controcorrente come sempre, an�che in questo tempo. Poche mosse e la partita ricomincia. L'anno scorso è stato l'anno dell'incontro artistico di Angelo con il menestrel�lo per antonomasia, Francesco d'Assisi; un bel salto, dalla pulce al «Cantico deUe creature». Ma il progetto del musical su San Fran�cesco credo sia U passaggio obbUgato per chi ha coltivato la povertà di effetti speciaU-musicaU, sceglien�do la strada del rigore, in perfetto stUe da sona et labora. Scontati i peccati di gioventù, dove la dimen�sione circense la faceva da padro�ne, e ripreso U cammino creativo infinitamente suggestivo, è U tem�po di incontrare di nuovo dal vivo Branduardi Angelo da Cuggiono, menestreUo per vocazione, poeta per scelta e rock star per caso. Franz Di Cioccio Il tour di Angelo Branduardi, dal titolo «L'infìnitamente pìccolo», sarà al Colosseo (vìa Madama Cristina 71, tei. 011/669.80.34) gioved�19 ottobre, alle 21. Biglietti da 30 a 50 mila lire. Angelo Branduardi presenta il suo spettacolo «L'infìnitamente piccolo» ispirato a San Francesco

Persone citate: Angelo Branduardi, Branduardi, Branduardi Angelo, Franz Di Cioccio

Luoghi citati: Assisi, Cuggiono, Europa