«Bastavano i normali braccialetti »

«Bastavano i normali braccialetti » «Bastavano i normali braccialetti» Il medico degli 8gemelli: errore incredibile Brunella Giovara MILANO «Vestiti scambiati? A me sembra una storia da fantascienza». Ste�fano Martinelli è neonatologo all'ospedale Niguarda di Milano. Un mese fa ha coordinato la rianimazione degli otto gemellini Pirrera, nati in due tappe alla venticinquesima settimana di gravidanza. Parto difficilissimo, neonati altamente prematuri quattro non sono sopravvissuti in una sala parto dove tutto è funzionato alla perfezione, nono�stante la necessaria presenza di un'equipe di una ventina di persone, e lo stress, e la fatica di condurre in porto un'impresa come quella. Eppure, dottor Martinelli, non ci sono stati scambi, né incertezze. «Assolutamente no». Quante nascite registra l'ospedale Niguarda all'an�no? «Una media di millesettecento». Ci spiega la procedura? «Dunque, subito dopo la nascita, il medico o l'ostetrica mostrano il bambino alla puerpera». E' una specie di riconosci�mento? «Sì, oltre che il bellissimo mo�mento in cui una madre vede per la prima volta il figlio. Le viene mostrato il neonato, "ecco signo�ra, questo è il suo bambino", e un attimo dopo alla madre e al figlio vengono fissati'al polso due braccialetti identici, cioè con lo stesso numero inciso so�pra. Non c'è possibilità di errore, è la mamma stessa a verificare». Lei ha spiegato la procedu�ra di identificazione in caso di parto naturale. Ma che cosa succede se si procede a un parto cesareo, cioè sotto anestesia? «Se la donna è sotto anestesia spinale, allora è sveglia e co�sciente, e la procedura è la stessa. Se è in anestesia genera�le, allora il riconoscimento lo fa il papà, o un parente. Ma sempre allo stesso modo; doppio braccia�letto e stesso numero, con un "testimone" che assiste all'appli�cazione dei due braccialetti». E con i gemelli Pirrera, co�me è andata? «Data la situazione di emergen�za, non abbiamo usato i braccia�letti. Ma via via che nascevano finivano nelle mani di un medi�co e di una ostetrica, che sapeva�no che quello era il numero 1, e il 2, e avanti. In un secondo tempo sono stati "ribattezzati" con il numero nosologico, cioè quello del ricovero».

Persone citate: Brunella Giovara, Martinelli, Pirrera

Luoghi citati: Milano