Kamikaze contro una nave Usa a Aden

Kamikaze contro una nave Usa a Aden Kamikaze contro una nave Usa a Aden Gommone-bomba: forse 17 i morti, decine t feriti Andrea di Robllant corrispondente da WASHINGTON Poco dopo mezzogiorno, ora locale, i due «marinai» sul gommone ausiliare che aveva affiancato il caccia�torpediniere USS Cole nella manovra di attracco nel porto di Aden si sono messi sull'attenti per fare un saluto o una breve preghiera. Poi il gommone è esploso. E' stata quell'ultima immagine dei due uomini sull'attenti, più di ogni altro elemento, a convincere la U.S. Navy e il Pentagono che l'esplosione di ieri mattina non era stato un incidente ma un attentato contro gli Stati Uniti il tragico risultato di un'ennesi�ma missione-suicida, portata a termine con l'aiuto di una lancia zeppa di esplosivi. Il botto violentissimo ha aperto uno squarcio di oltre dieci metri nella nave e distrutto il lato di dritta. I soccorritori sono scesi per cercare di salvare i loro compagni tra i rottami fumanti. Il primo bollnttino parlava di quattro morti, dieci dispersi (quasi certamente morti) e almeno trentacinque feriti gravi, molti con ustioni multiple provocate dalle fiamme. Nella notte il bilancio, che potrebbe ancora aggravar�si, è salito a 6 morti e 11 dispersi. Sulle prime non era chiaro cosa fosse successo. Una bomba? Un missile? Un'esplosione a bordo della nave? A Washington il segretario di Stato Madeleine Albright invitava i cronisti a non trarre conclusioni affrettate. Un incidente non era da escludere. Amano a mano che il Pentagono ha ricostruito la dinamica dell'esplosione, tuttavia, l'immagine dei due marinai sull'attenti è apparsa sempre di più come la chiave d'interpretazione giusta. «Abbiamo ogni motivo di pensare che si tratti di un attentato e nessun motivo di pensare che non lo sia», ha fatto trapelare il Pentagono. Ma com'era potuto succedere? Possibile che le navi americane che incrociano una delle zone più a rischio solo poco tempo fa il Dipartimento di Stato ha tolto lo Yemen dalla Usta dei Paesi che proteggono terroristi anti-americani siano cos�vulnerabili? La USS Cole si era fermata nel porto di Aden per rifornirsi di carburante. Per quel genere di fermata bastano pochi giorni di preavviso: abbastanza per organizzare una missione suicida, purché ci sia la complicità di qualcuno tra le autorità portuali che conosca in anticipo i movimenti della nave. Il gommone carico di esplosivi faceva parte della squadra di lance assegnate alle operazioni di attracco della USS Cole. Le lance servono soprattutto per portare le cime a terra e fissare la nave prima delle operazioni di rifornimento. Secondo la ricostruzione fornita da fonti del Pentagono, il gommone dei terroristi ha fatto un primo viaggio dal cacciatorpediniere al molo d'attrac�co lasciando una cima. Poi è tornato verso la USS Cole jer portare una seconda cima. Una volta affiancala a nave i due terroristi si sono alzati in piedi e si sono irrigiditi sull'attenti «come se sapessero cosa stava per succedere», ha detto una fonte del Pentagono. Le fiamme sono stale rapidamente domate, l'inon�dazione è stata bloccala, la nave è stata stabilizzata e il naufragio in porto della USS Cole, uno dei più sofisticali e moderni cacciatorpedinieri americani, è slato alla fine evitato. L'amministrazione Clinton ha mandato una squa�dra dell'Fbi per condurre le indagini in loco. Il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh ha offerto condoglianze «ai nostri amici americani» e promesso la massima collaborazione. Ma ha detto di non pensare che si sia trattato «di un allentato terroristi�co». Poi è volalo a Aden per visitare alcuni feriti yemeniti. I rapporti tra Washington e Aden non sono idilliaci proprio a causa del sostegno che lo Yemen ha dato in passato a terrorisli. E da parte americana l'inchiesta si concentrerà sulle possibUi basi d'appog�gio ai terroristi all'interno del porto. Il senatore John Warner, il repubblicano della Virginia che presiede la Commissione Difesa, ritiene che i due terroristi avevano quasi certamente dei complici. «Le autorità portuali dovranno spiegarci come tutto questo è slato possibile», ha detto. Il mezzo era addetto all'attracco del cacciatorpediniere USS Cole, giunto nel porto yemenita per rifornirsi di carburante Poco prima dello scoppio i due occupanti si sono messi sull'attenti Lo squarcio prodotto dall'esplosione nella fiancata del cacciatorpediniere statunitense Uss Cole, che era all'ancora nel porto di Aden. A destra, la nave da guerra, classe Arleigh Burke, In una immagine di repertorio

Persone citate: Ali Abdullah Saleh, Burke, Clinton, John Warner, Madeleine Albright