Preso il luogotenente di Provenzano «Meglio la morte del carcere a vita»

Preso il luogotenente di Provenzano «Meglio la morte del carcere a vita» Palermo, il boss mafioso Genovese era anche legato alle cosche americane Preso il luogotenente di Provenzano «Meglio la morte del carcere a vita» PALERMO. «Avrei fatto megbo a uccidermi, piuttosto che fini�re i miei giorni in cella». È finita con queste parole, dopo sette anni, la latitanza di Salvatore Genovese, 57 anni, uno dei trenta boss di Cosa nostra più pericolosi. Genovese era ritenu�to il capo del mandamento ma�fioso di San Giuseppe Jato: settanta agenti della Dia lo hanno snidato ieri in un casola�re nell'entroterra di Palermo dopo giorni di appostamento. Il suo curriculum mafioso (due ergastoli finora) è contrassegna�to da delitti e attentati. Il ministro dell'Interno Enzo Bianco si è congratulato con la Dia per la cattura di Genovese, indicato come fedelissimo di Bernardo Provenzano, l'ultimo dei grandi mafiosi corleonesi non ancora assicurati alia giu�stizia. Ma secondo gli inquiren�ti Salvatore Genovese poteva anche vantare buoni legami con le cosche d'Oltreoceano, in par�ticolare del New Jersey. Abbate e Ravidà A PAGINA 10

Persone citate: Bernardo Provenzano, Enzo Bianco, Provenzano, Ravidà, Salvatore Genovese

Luoghi citati: New Jersey, Palermo, San Giuseppe Jato