L'enigma delle infezioni di Ezio Giacobini

L'enigma delle infezioni MUCCA PAZZA L'enigma delle infezioni Dubbi sulla trasmissibilità deiprioni UN recente caso ha fatto discutere suUa diagnosi di malattia di Creutzfeldt-Jacob (MC J) classica, di cui si cono�scono 350 casi in ItaUa in cinque anni. Ma anche suUa sua varian�te vMCJ che produce l'encefalo�patia spongiforme bovina (BSE) attraverso contaminazione da came infetta e che colpisce perso�ne tra i 16 ed i 50 anni, con 81 casi finora nel mondo: 78 in Gran Bretagna, 2 in Francia e I in Irlanda). Quah le possibiU origini deU'infezione? Il dubbio più im�portante è se, oltre che da came contaminata da agenti quah i prioni, sia possibUe una trasmis�sione da individuo malato a indi�viduo sano. Un recente studio inglese, pubbUcato nei «Proceedings della National Academy of Science», dimostra che iniettan�do i prioni deUa scrapie del crice�to (molto simUe aUa MC J neU'uomo) direttamente nel cerveUo di topolini sani si ritrova un titolo molto alto degh agenti deU'infe�zione (i prioni PrPSc anomali che causano la malattia) nel cerveUo del 50 per cento degh animah iniettati. E' però strano che ciò avvenga neUa totale assenza dei classici sintomi neurologici deUa malattia. Questo risultato dimo�strerebbe che i prioni del criceto possono essere presenti nel cer�veUo deU'ospite anche a livelli molto alti senza dare origine aUa malattia. Ciò potrebbe far pensa�re aU'esistenza di portatori uma�ni sani deUa malattia (cioè infetti ma non malati) e quindi teorica�mente in grado di trasmetterla ad altri individui. In altre parole, l'agente deUa malattia potrebbe essere molto più diffuso neU'uomo di quanto si è creduto finora. Tale temibUe possibihtà diventa più reale quando si esamina la seconda parte del lavoro speri�mentale. Nel passaggio del prione dal secondo gruppo di animah a un terzo mediante reinoculazio�ne, il 100 per 100 degh animah risulta infetto. La possibihtà di forme asintomatiche subcliniche di infezioni da prioni nell'uomo «comporterebbe importanti impUcazioni per la salute pubblica», sottolineano gh autori deU'articolo, «sia per la possibUtà di una trasmissione di tipo iatrogeno, cioè da parte di individui appa�rentemente sani asintomatici, sia da parte di came proveniente da bovini infetti ma non-sintomati�ci e perfino da parte di altre speci animah eventualmente esposte aU'encefalopatia spongiforme bo�vina (BSE)». Se questo dato finora solo sperimentale venisse confer�mato neU'uomo comporterebbe un esame sistematico deUa came anche quando provenga da bovi�ni apparentemente sani. Un lavo�ro e un costo non indifferenti che sottolineano l'urgente necessità di sviluppare un test di laborato�rio molto sensibile, rapido, sicuro e poco costoso per individuare gli animali infetti sia prima sia dopo la morte. Altri ricercatori inglesi si chiedono se la postulata esi�stenza di infezioni di tipo sub-cli�nico e quindi scopribili solo me�diante un test non implichi la possibilità di un periodo di incu�bazione per la variante della MCJ della mucca pazza (vMCJ) ancora più lungo di quanto si sia creduto finora (molti anni). Biso�gna però tener conto del fatto che non è ancora stato dimostrato che una infezione di tipo subclini�co possa essere trasmessa per via alimentare nell'uomo. Come spes�so succede neUe polemiche scien�tifica, altri ricercatori inglesi, sul�la rivista «Lancet» scrivono che non vi sono giustificati motivi di aUarme: «sappiamo ormai da 25 anni che le encefalopatie spongiformi di tipo trasmissibUe ah'uomo possono esistere anche in forme sub-cliniche, cioè senza produrre sintomi apparenti». Altrettanto accertato è U fatto che negh animah i prioni anomah Dossono raggiungere un alto livelo neU'organismo senza dar luogo aUa malattia e viceversa che i sintomi deUa malattia neU'animale possono manifestarsi anche in assenza di misurabili livelli di prioni (dipende forse da una man�canza di precisione dei metodi attuah di controUo?). Ezio Giacobini Per l'uomo, è ancora da accertare la possibilità di trasmissione da un individuo malato a uno sano

Persone citate: Biso

Luoghi citati: Francia, Gran Bretagna, Irlanda