«Intesa-Comit, prima banca italiana» di Francesco Manacorda

«Intesa-Comit, prima banca italiana» Gli operatori delusi: il concambio (1,45) penalizza la Commerciale. Ancora aperta la questione Salvadori «Intesa-Comit, prima banca italiana» Bazoli promette successi e apre a Mediobanca Francesco Manacorda MILANO «Con la fusione diventeremo la pri�ma banca italiana, secondo tutti gli indicatori tranne che per la capitaliz�zazione». Giovanni Bazoli, presiden�te di Banca Intesa, presenta cos�la «casa comune» che accoglierà la Comit, conservando marchio e ragio�ne sociale della banca incorporata per consentirne «il pieno rilancio dello spirito di corpo e della profes�sionalità». Dai consigli delle due banche arriva ieri mattina il via libera al programma di fusione della Comit in Intesa senza colpi di scena. L'unica sorpresa è il rapporto di concambio: 1,45 azioni Intesa per ogni azione Comit. Meno di quanto si aspettava il mercato, anche alla luce di quel concambio di 1,65 stabi�lito lo scorso anno in occasione del passaggio della maggioranza di Co�mit. La Borsa prende atto e premia Intesa H-6,680Zo a 4,628 euro), men�tre la Comit perde lo 0,730Zn a 6,478 euro. La Commerciale, promette Bazo�li, sarà più forte di prima e non perderà la sua identità. Nega, «per evitare equivoci», che la terza modi�fica al piano di integrazione sia un cambiamento di rotta. «Il modello divisionale per aree di business è tuttora valido», dice il presidente, e la «svolta rilevante» rappresentala dalla decisione di incorporare Co�mit dipende dalla necessità di «sem�plificare al massimo il progetto di integrazione», dalle sinergie e dai risparmi che saranno maggiori di quelli previsti fino ad ora, ma soprat�tutto da quel «rilancio» che solo mantenendo «tutte le strutture del�la Comit nell'ambito della medesi�ma banca potrà avvenire». La banca d'investimento si farà sarà uno dei quattro settori in cui opera il gruppo Intesa ma non si indentificherà con la Comit e non si sa nemmeno, dice il presidente, se verrà quotata. E a proposito di banche d'investi�mento il giorno del grande abbrac�cio tra Intesa e Comit rappresenta anche un riawicinamento storico a Mediobanca. Lo rivela il ruolo dato a Lucchini, che di Mediobanca è consigliere, e che da presidente di Comit si ritroverà vicepresidente di Intesa assieme ad altri due pari grado, e lo spiega chiaramente BazoU: «Mediobanca si troverà di fronte a una banca nuova con la quale sarà più facile avere i rapporti che ha avuto con Comit per cinquant'anni». Ma qui si fermano le cose perché «non c'è nessun progetto» di un ritomo nell'azionariato dell'isti�tuto di Piazzetta Cuccia, dice Bazoli, che spezza comunque una lancia a favore dell'aminmistratore delega�to Vincenzo Maranghi con cui «mi sono sempre trovato molto bene» e che da anni «ha assicurato la conti�nuità di Mediobanca come merchantbank». Al suo fianco il presidente schie�ra i nomi nuovi e quelli già vecchi nel nuovo maxi-gruppo bancario. L'amministratore delegato di Comit Lino Benassi e il direttore generale di Intesa Christian Merle saranno i due nuovi consiglieri delegati con�ferma già cooptati nel prossimo consiglio che nascerà prima di fine novembre. Fuori, invece, anche se per il momento non lascia il suo posto, l'amministratore delegato di Intesa Carlo Salvatori. Nel clima di concordia generale è la sua parten�za l'unica nota che stona e cos�Bazoli prende di petto la questione e ammette che «sì, ci sono state diver�genze» sull'integrazione, e «sì, ci possono essere stati momenti di tensione personale, ma superabili e superati». Lui, l'amministratore de�legato, dice solo che «se ho chiesto di non restare qualche motivo ci sarà», ma precisa che «non ho mai avuto problemi nei rapporti con le perso-, ne» che oggi lo sostituiranno. Poi, fuori dalla conferenza stampa l'ulti�ma dichiarazione a chi chiede se è stanco delle banche; «Assolutamen�te no, io sono un combattente». Ora la tabella di marcia prevede che il 16 novembre si riunisca l'as�semblea di Banca Intesa per creare la figura del doppio consigliere dele�gato, aumentare il numero dei consi�glieri e nominare un nuovo consi�glio, dato che la maggioranza dell'at�tuale si presenterà dimissionaria. Poi, entro fine anno, i consigli di Comit e Intesa voteranno il progetto di fusione che dovrà essere approva�to nel febbraio 2001 dalle assem�blee. IP riFRP DEL GRUPPO JMTESA Intesa lJ La fusione tra Banca Intesa e Comit dovrebbe dare vita entro fine anno ad una banca unica con un attivo aggregato da 645 mila miliardi. I dati di bilancio del gruppo Intesa dopo l'acquisizione della Comit (in miliardi di lire) TOTALE DELL'AHIVO !" MASSA AMMINISTRATA PATRIMONIO NEHO RISULTATO PI GESTIONE UTILE 1999 591.880 922.365 17.975 5.477 2.106 r semestre | 2000 643.674 980.619 20.637 4.786 1.514

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