Via libera Enel all'acquisto Infostrada
Via libera Enel all'acquisto Infostrada L'operazione definita ieri costerà tra i 22 e i 24 mila miliardi di lire. Oggi a Milano l'incontro di Franco Tato e Chicco Testa con gli analisti finanziari Via libera Enel all'acquisto Infostrada Tu-Mobile senza garanzia bancaria-, addio Umts Mario Sensini ROMA w Via libera del Consiglio di am�ministrazione dell'Enel all'ac�quisto di Infostrada, secóndo operatore italiano di telefonia fissa controllato dalla britanni�ca Vodafone. I particolari del�l'accordo saranno illustrati og�gi con un comunicato stampa prima dell'apertura della Bor�sa. Subito dopo Franco Tato e Chicco Testa incontreranno gli analisti finanziari e terranno una conferenza stampa a Mila�no. In attesa dei dettagli del�l'operazione, ieri sera gli orga�ni di Borsa hanno sospeso dalle contrattazioni le azioni e i covered warrant della socie�tà elettrica, che nel corso della giornata aveva comunque regi�strato un andamento tranquil�lo, chiudendo a 4,37 euro in calo di quasi l'I per cento rispetto a lunedì. Secondo indiscrezioni atten�dibili, l'Enel dovrebbe rilevare da Omnistrada, la holding at�traverso cui Vodafone control�la anche Omnitel, il I0007o di Infostrada per 11-12 miliardi di euro, pari a 22-24 mila miliardi di lire italiane. Infostrada potrebbe essere succes�sivamente conferita a Wind, facendo rientrare nella partita anche France Telecom. L'ac�quisizione dovrebbe essere ef�fettuata in contanti, grazie al prestito ponte da 10 miliardi di euro che Abn, Barclays e Mediobanca stanno raccoglien�do per la società elettrica. Secondo le stesse indiscrezioni l'Enel rientrerebbe di una par�te dell'investimento con la suc�cessiva quotazione in Borsa della stessa Infostrada. Ad attendere i dettagli del�l'operazione non sono solo gli azionisti della società elettrica e gli analisti finanziari, ma anche le società di rating, Pro�prio in vista dell'acquisizione di Infostrada nei giorni scorsi Standard and Poor's aveva messo sotto osservazione il debito dell'Enel, che gode di un voto comunque buono (AA-) per un possibile declassa�mento. Il miglior merito di credito dell'Enel rispetto a France Telecom (A) in un'ac�quisizione che presuppone co�munque il ricorso al mercato bancario, sarebbe proprio uno dei motivi che spiegherebbero l'ingresso dei francesi in secon�da battuta. AI di là dell'esborso finanzia�rio comunque consistente, an�che alla luce dell'impegno che attende la controllata Wind per l'asta Umts, l'Enel non dovrebbe trovare grosse diffi�coltà per portare a termine l'acquisizione. Il governo, per bocca del ministro del Tesoro, ha ribadito ieri la piena legitti�mità delle diversificazioni in cui si è lanciata l'Enel. «L'Enel ha detto Visco alla Camera diventerà una multiutility. Tra qualche giorno privatizze�rà le centrali elettriche, poi sarà quotata Wind ed infine il governo collocherà la seconda franche di azioni Enel: non c'è proprio niente da discutere e, tanto meno, c'è alcun imbaraz�zo del Tesoro». Grida allo «scandalo», invece, il centro destra: i capigruppo della Casa delle Libertà alla Camera si sono detti «totalmente contra�ri» ed hanno chiesto che alme�no a questo punto la completa privatizzazione della società elettrica non sia più rinviata. Dal punto di vista dell'anti�trust, considerando come di�stinti i mercati della telefonia mobile e di quella fissa, tra Enel e Infostrada non ci sono sovrapposizioni. Né, come ha chiarito ieri il commissario Uè alla Concorrenza, Mario Mon�ti, ostacoli pregiudiziali. L'im�portante, ha lasciato intendere Monti, è che l'Enel non finanzi con i proventi delle attività in monopolio le attività svolte in regime di libera concorrenza. Qualche perplessità sotto que�sto profilo, semmai, si riflette sull'asta per l'Umts, dove sia l'Enel con Wind che Vodafone con Omnitel, saranno tra qual�che giorno in gara tra loro. «Sull'operazione in sé, nulla da dire. Dal nostro punto di vista speriamo solo non ci siano ricadute collusive sull'Umts» ammette il Sottosegre�tario alle Comunicazioni, Mi�chele Lauria. Nonostante il bando e il disciplinare di gara siano severissimi al riguardo, qualche preoccupazione è leci�ta anche perché i concorrenti per le cinque licenze Umts sono di fatto rimasti in sei. Tu Mobile non ha rispettato il termine concesso dal ministe�ro per depositare la fidejussione da 4 mila miliardi e il Comitato dei Ministri, che po�trebbe riunirsi domani, ne de�creterà l'esclusione dalla gara. A Catania, sede del consorzio, sostengono di non aver avuto il tempo materiale per predi�sporre le garanzie bancarie dopo le ultime modifiche al disciplinare di gara. «Ci costi�tuiremo in giudizio nel ricorso presentato al Tar dal Codacons per chiedere il rinvio della gara, ma presenteremo al Tribunale amministrativo an�che un nostro ricorso contro l'eventuale esclusione» ha det�to uno dei fondatori del consor�zio, Angelo Lo Presti. L'amministratore delegato dell'Enel Franco Tato oggi a Milano illustrerà i dettagli dell'operazione Infostrada
Persone citate: Angelo Lo Presti, Chicco Testa, France Telecom, Franco Tato, Mario Mon, Mario Sensini, Visco
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