«Non sono il mostro delle stragi»

«Non sono il mostro delle stragi» «Non sono il mostro delle stragi» Contrada: se ilpm ha le prove mi arresti intervista Guido Ruotalo ROMA «Secondo il pm Tescaroli, sarei io il mandante delle stragi. Se davve�ro ho concorso nel determinare l'attentato dell'Addaura, le stragi di Capaci e di via D'Amelio, che mi arresti. Ma se non ha elementi di prova contro di me, che tac�cia». Bruno Contrada, l'ex numero tre del Sisde, già condannato in primo grado, a Palermo, a dieci anni di reclusione, per collusione con Cosa nostra e furioso, e annuncia un denuncia contro il pm Luca Tescaroli. Nella requisi�toria per l'attentato all'Addaura, il pm di Caltanissetta ha sostenu�to che, «nel contesto ideativo degli episodi stragisti dell'Addau�ra, di Capaci e di via D'Amelio», c'è «un minimo comun denomina�tore rappresentato dal proposito di incidere sulle dichiarazioni di accusa nei confronti di Contra�da». Dottor Contrada, perché ci sarebbe questo accanimen�to nei suoi confronti? «Perché un ufficiale dei carabinie�ri, Umberto Sinico, dieci giorni dopo la strage Borsellino, a fine luglio del '92 insieme ai colleghi Adinolfi e Del Sole va dal sostituto procuratore di Palermo, Antonio Ingroia, e gli dice di aver appreso da fonte qualificatissima, di cui si riserva di fare il nome, che è stata accertata la mia presenza in via D'Amelio pochi attimi dopo l'esplosione? A questo colloquio, racconta sem�pre il capitano Sinico, era presen�te un altro sostituto, il dottor De Francisci, oggi procuratore capo di Agrigento, il quale, con le lacrime agli occhi, disse: "Finché ci sono in giro persone come Contrada, episodi come quelli di Borsellino si ripeteranno..."». Era l'I! dicembre del '92 quando Sinico disse questo ai magistrati di Caltanissetta: pochi giorni do�po, il 24 dicembre, mi ritrovai in carcere». Sta accusando il dottor Igna�zio De Francisci di averla indicata come il «colpevo�le»? «Sto solo raccontando i fatti. So solo che il 31 dicembre di quel�l'anno fui arrestato, che sono stato in carcere 31 mesi e 7 giorni e che sono stato scarcerato grazie alla sollevazione popolare. So solo che è stato dimostrato che il giorno di via D'Amelio, il 19 luglio del 1992, alle 17 mi trova�vo in mare, su di una barca, come hanno confermato 11 testimoni, e tra questi due ufficiali dei carabinieri». Dunque c'è stata, c'è una congiura contro di lei? «Non voglio parlare di complotto o di macchinazione, ma di una situazione per cui-io sono stato indicato come il mostro». Secondo la requisitoria del pm Tescaroli, una "concausa scatenante" del�l'attentato dell'Addaura fu quella di "sopprimere gli unici testimoni, Dal Ponte e Falcone, delle accuse mosse da Oliviero Tognoli a Bruno Contrada". Insomma, fu lei che avvisò Tognoli che stava�no per arrestarlo. «Il pm Tescaroli si è posto il problema che invece di eliminare i giudici Dal Ponte e Falcone, avrei dovuto eliminare diretta�mente Tognoli? Che senso ha questa storia delirante? Per che cosa sarei stato il mandante di una strage, quella dell'Addaura? Io, il 21 giugno deir89, ero al�l'oscuro di queste presunte accu�se nei miei confronti fatte da Tognoli. Le appresi solo nell'ago�sto di quell'anno, dopo aver letto quell'articolo infame su "L'Espresso". E poi, Tognoli, co�me è stato dimostrato nel mio processo, non chiamò in causa me ma il suo amico fraterno, il suo compagno di banco, il suo coetaneo Cosimo Di Paola, allora commissario capo della polizia, poi diventato ma�gistrato ammini�strativo». Nel merito, la requisitoria di Tescaroli sostiene che quel nome, il suo, Tognoli lo fece al giudice svizzero Car�la Dal Ponte e allo stesso Falcone, il 3 febbraio dell'SQ, nel corso di una rogatoria internazionale, a Lugano. E che non volle verbalizzarlo.. «Si sta offendendo la memoria di Falcone. Un magistrato rigoroso ciò che apprende da un indiziato lo mette a verbale. Magari anche prendendo atto che il dichiarante si rifiuta di firmare il verbale. Se davvero le cose sono andate co�me sostiene Tescaroli, perché, nel corso della seconda rogatoria, l'B maggio deir89. Falcone non contestò a Tognoli quella sua affermazione? Perché Tognoli chiamò in causa il suo amico Di Paola?». Secondo il pm Tescaroli, an�che con le stragi di Capaci e di via D'Amelio si tentò di neutralizzare le accuse nei suoi confronti. Gaspare Mu�tolo annunciò a Falcone la sua volontà di collaborare, di accusare lei e il giudice Signorino. Sempre Mutolo ha rivelato che nei primi giorni del luglio '92, mentre Borsellino stava raccoglien�do le sue prime confessioni, lo stesso Borsellino andò al Viminale dove incontrò lei e il capo della Polizia, Vincen�zo Parisi... «E' provato che io, nel luglio del '92, non mi incontrai con Borselli�no e Parisi». «Il giorno in cui fu ucciso Borsellino ero su una barca come hanno confermato undici testimoni» «Una storia delirante quella del mio ruolo nel fallito attentato a Falcone. Si sta offendendo la memoria del magistrato» Bruno Contrada, ex dirigente del Sisde. Secondo il pm Tescaroli Contrada sarebbe coinvolto nel fallito attentato a Falcone e nelle stragi di Capaci e via D'Amelio