La prima donna che divenne capo di governo di F. Gal.

La prima donna che divenne capo di governo L'incarico nel '60 dopo l'uccisione del marito. Aveva lasciato la politica soltanto pochi mesi fa, a 84 anni La prima donna che divenne capo di governo Sri Lanka, muore subito dopo aver votato Sirimavo Bandaranaike corrispondente da LONDRA Un infarto ha piegato una delle più battagliere donne di questo secolo: Sirimavo Bandciranaike, che prendendo in mano nel luglio 1960 il governo di Ceylon oggi Sri Lanka fu la prima donna a diventare premier. . Idolatrata ed esecrata, in un'altalena di trionfi e disgrazie politiche, è stata comunque la protagoni�sta degli ultimi quarant'anni in quell'isola sull'Ocea�no Indiano travagliata dalla guerra civile con cui le «Tigri» tamil si battono dal 1983 per la secessione delle province settentrionali e orientali; ma ancor più dalla miseria che invano lei cercò eli debellare con formule marxiste oggi gradualmente ripudiate r dalla nuova «donna forte» dello Sri Lanka, sua figlia e Presidente Chandrika Kumaratunga. Aveva 84 anni e aveva lasciato nell'agosto scorso le stanze del potere: un potere rarefatto, dopo la riforma costituzionale del 1977 che aveva messo le leve del comando nelle mani del Presidente e lasciato al premier un ruolo poco più che cerimonia�le. Stava tornando dalla sua cittadina, Gampaha, 35 chilometri a Est della capitale Colombo, dove era stata a votare nelle elezioni in cui la figlia cerca una maggioranza per avviare una riforma federalista della Costituzione, chiave di volta del suo piano per mettere fine alla guerra civile. Aveva sposato nel 1940 Solomon Dias Bandara�naike, che sarebbe stato eletto primo minisLio nel 1956. Quando il marito fu ucciso nel 1959 da un monaco buddista fanatico, la Bandaranaike fu trasformata a furor di popolo da casalinga in un inarrestabile animale politico: nel 1960 vinse le elezioni. Rimase al potere fino al 1965; poi nuovamente dal 1970 al 1977. Sub�nel 1980 l'estremo affronto quando il presidente Jayewardene l'accusò di abuso di potere per avere mantenuto per sei anni lo stato di emergenza. «Non ho avuto un processo equo», si lamentò lei, privata per cinque anni dei diritti civili. Si candidò alle presidenziali del 1988, nelle quali fu sconfìtta da Ranasinghe Premadasa, assassinato 5 anni dopo. Si proiettò allora sui figli: adoperandosi per l'elezione presidenziale di Chandrika, nel 1994. E rieccola primo ministro, animatrice dalla sua sedia a rotelle dell'Alleanza Popolare, la coalizione oggi al potere. [f. gal.]

Persone citate: Chandrika, Kumaratunga, Ranasinghe Premadasa, Sirimavo Bandaranaike, Solomon Dias

Luoghi citati: Londra