Medio Oriente, la pace appesa a un filo

Medio Oriente, la pace appesa a un filo Medio Oriente, la pace appesa a un filo L'ultimatum è scaduto in un crescendo di vendette Aldo Baquls TEL AVIV Un calo relativo negli scontri fra militari israeliani e palestinesi nei territori e un drastico aumento degli incidenti etnici in territorio israelia�no in prevalenza in Galilea hanno caratterrizzato lo scadere dell'ulti�matum lanciato dal premier Ehud Barak al leader palestinese Yasser Arafat. Nella nottata in diverse città di Israele, fra cui Gerusalemme, Tel Aviv, Jaffa, è scattata la caccia all'arabo. Malgrado gli appelli alla calma di Barak, centinaia di dimo�stranti hanno assalito automobilisti arabi. A Jaffa i facinorosi hanno dato alle fiamme una moschea. A Hebron, dopo un attacco armato al rione ebraico, l'aviazione israeliana ha lanciato elicotteri da combatti�mento contro postazioni palestinesi sulla collina Abu Sneina, che domi�na la città. In questo clima, al termine del digiuno del Kippur, Barak ha convo�cato d'urgenza il suo governo, ma non si è affrettato a proclamare la fine degli accordi di Oslo. Arafat, secondo Israele, non ha ordinato il cessate il fuoco e ha al contrario avviato un disgelo con Hamas. Deci�ne di guerriglieri di Ezzedin al-Qas sam sono stati rilasciati dalle carce�ri palestinesi. «Il nostro ultimatum è dunque scaduto» ha stabihto in nottata il ministro degli esteri Ben Ami. Ciò malgrado la diplomazia tenta disperatamente di salvare il salvabile. Pur «privo di formule magiche», il segretario generale del�le Nazioni Unite Kofi Annan ha fatto la spola fra Tel Aviv e Gaza. In zona è arrivato anche il ministro russo degli esteri Igor Ivanov. E gli Stati Uniti sperano ancora di organizzare un vertice a tre Clinton-Arafat-Barak nei prossimi giorni, forse a Roma. Israele replica che occorre prima ripristinare la calma nei Terri�tori. La ferita per l'insuccesso del�l'incontro di Parigi in cui Arafat e Barak hanno cercato di mettere fine agli scontri è ancora aperta. Intanto nei Tenitori e perfino in Galilea è l'ora dell'odio etnico. Do�menica notte, al termine delle pre�ghiere del Kippur nelle sinagoghe, un migliaio di ebrei di Nazrat Illit sono scesi verso la vicina Nazareth con l'intenzione di punire gli abitan�ti arabi per la loro rivolta violenta dei giorni passati. «Sono entrati nel quartiere orientale, hanno comincia�to a sfondare tutto» ha riferito Nabila Espanioli, un'abitante di Nazareth. Dai minareti la popolazione è stata chiamata a difendere la città. Ne è seguita una rissa di migliaia di persone in cui la polizia israeliana ha cercato di disperdere la popola�zione araba. Due abitanti di Naza�reth sono stati colpiti a morte (anco�ra non si sa con certezza se colpiti dalla polizia, o dai facinorosi ebrei), e 40 sono rimasti feriti. Fra questi tre sono in fin di vita. Gli incidenti di Nazareth hanno destato emozione in Galilea e nei Territori. Il deputato arabo israelia�no Azmi Bishara ha subito chiesto alle nazioni Unite di inviare una forza di interposizione in Galilea a protezione della popolazione araba. Le atrocità private si sono subito moltiplicate. In Samaria un settan�tenne arabo è stato brutalizzato da coloni. A breve distanza è stato trovato il cadavere del rabbino Hillel Liebennan, padre di sette figli, crivellato di colpi e poi gettato in una grotta da militanti palestinesi. Presso Ramallah è stato trovato il cadavere del palestinese Ali Juda, seviziato secondo i medici palestine�si. Il suo cadavere, hanno aggiunto, presentava i .segni di un ferro da stiro infuocato e colpi prodotti in apparenza da un martello e tena�glie. Gli occhi erano stati cavati dalle orbite. Secondo un portavoce militare israeliano si tratta però di disinformazione: Juda, ha afferma�to, è stato vittima di un incidente stradale. Nelle stesse ore un altro cadavere è stato trovato in Cisgior�dania, a Kalkilya. Anche in questo caso si sospetta che l'uomo sia stato ucciso da coloni della zona. Fra i palestinesi le fila si stanno stringen�do nella previsione di un confronto generale con Israele. I palestinesi stanno per proclamare lo stato indi�pendente: se guerra sarà, Israele deve aspettarsi che le sue retrovie saranno sconvolte da una insurre�zione araba. Spedizione punitiva di ebrei a Nazareth Assalti a insediamenti di coloni, un vecchio arabo brutalizzato. Per la prima volta Hamas partecipa agli incontri dei vertici palestinesi Palestinesi lanciano sassi contro una jeep israeliana alla periferia di Ramallah