Scade l'ultimatum, ancora morti in Israele

Scade l'ultimatum, ancora morti in Israele Scade l'ultimatum, ancora morti in Israele Ultra di destra distruggono una moschea a Tiberiade Aldo Baquls TEL AVIV In un clima di altissima tensione sta per scadere l'ultimatum lancia�to da Ehud Barak a Yasser Arafat. Se entro stasera la calma non sarà tornata nei Territori, Israele consi�dererà chiusi i negoziati con i pale�stinesi e si preparerà a un confron�to armato con loro. Nelle dichiarazioni ufficiali,' i palestinesi hanno ieri respinto le richieste di Israele. In una brusca telefonata al presidente Bill Clin�ton, Arafat ha detto che sta a Israele ritirare le proprie forze ar�mate dai Territori e rispettare gli accordi presi, e poi ignorati. «Solo allora si potrà cercare di ripristina�re la calma», ha concluso il Rais. Secondo i ministri palestinesi Israe�le cerca un confronto per mettere Arafat in ginocchio ed obbligarlo ad accettare le condizioni di Barak. «Le minacce non ci fanno impres�sione» ha detto Tayeb Abdel Rahim, un collaboratore-di Arafat, senza precisare se l'ultimatum sa�rà rispettato oppure no. Intanto la violenza si è trasferita nelle strade di Israele dove arabi ed ebrei si sono azzuffati ed aggrediti e dove un ebreo è morto sotto a un cavalca�via autostradale in seguito al lancio di un grande sasso contro la sua automobile. Come decine di miglia�ia di automobilisti ogni giorno Jean Bachar, 55 anni, voleva solo andare da Tel Aviv a Haifa: ma giunto all'altezza del villaggio arabo di Jisser a-Zarka (Cesarea) è stato colpito dal sasso di un teppista arabo e risucchiato suo malgrado nel conflitto arabo-israeliano. La stessa sorte ha avuto un automobilista palestinese che nella zona di Nablus (Clsgiordania) è stato colpito da spari a bruciapelo. Si sospetta che nel delitto siano coinvolti coloni. Nel frattempo il candidato alla carica di vicepresidente degli Stati Uniti Joseph Liberman è in ansia per la sorte di un colono ebreo disperso da sabato nella zona di Nablus. Si tratta di un suo parente, Hillel Liberman, 37 anni, padre di sette figli, immigrato anni fa in Israele. Secondo una televisione araba, l'uomo è stato rapito, massa�cralo, poi gettato in una vallata. Oltre alla rivolta araba, a scate�nare la furia nelle strade di Israele è stato il rapimento da parte degli Hezbollah di tre soldati israeliani. Secondo prime ricostruzioni i tre si trovavano fuori dal loro itinerario prefissato e si sono arresi senza combattere. Il loro rapimento ha lasciato sbigottiti i veritici militari secondo i quali per gli Hezbollah si tratta di una grande vittoria propa�gandistica. La trattativa è partita subito ed Israele si rende conto che dovrà pagare un caro prezzo per rivedere i suoi militari. Nelle strade di Israele la frustra�zione per il nuovo insuccesso, segui�to di poche ore alla demolizione della Tomba di Giuseppe di Nablus da parte di dimostranti palestinesi, ha indotto mighaia di persone a cercare facili ritosioni contro arabi di passaggio. Le stesse scene bruta�li si sono verificate a Hadera, Or Akiba, Cesarea, Roshha'Ayn, Geru�salemme. A Tiberiade i facinorosi hanno dato alle fiamme una vec�chia moschea. Per arginare le vio�lenze la polizia ha fermato 350 persone. Intanto Israele cerca di indovi�nare le intenzioni di Arafat, nella ipotesi che in un futuro prossimo venturo decida di proclamare unila�teralmente lo stato indipendente. Ieri al-Fatah ha distribuito un in�cendiario comunicato in cui pro�mette di intensificare la rivolta. Ma nelle stesse ore un generale palesti�nese ha concordato con la contro�parte israeliana un cessate il fuoco di carattere locale che ha retto, bene o male, per qualche ora. Da un lato la Autorità palestinesi ha mani�festato una intenzione a ritornare alla normalità tornando ad aprire le scuole per la prima volta negli ultimi giorni. D'altra parte la popo�lazione palestinese ha fatto ieri scorta di cibo nella previsione che un confronto prolungato sia immi�nente. Ancora ieri un responsabile pale�stinese alla sicurezza, Jibril Rajub, ha convenuto che i palestinesi sono militarmente inferiori a Israele ma sono egualmente in grado, a suo parere, di estendere il conflitto al territorio isareliano. A rendere più esplosiva la situazione giungono accese manifestazioni di solidarie�tà con i palestinesi in vari paesi mediorientali. Promesse di aiuto ad Arafat sono giunte anche da Saddam Hussein, ancora grato per il sostegno palestinese all'Iraq otte�nuto nella Guerra del Golfo. Per vincere la resistenza militare pale�stinese Israele ha messo a punto un piano in varie fasi. I provvedimenti più blandi prevedono la sospensio�ne di versamenti dovuti dall'erario israeliano ai palestinesi. Quindi si passa alla chiusura ermetica dei territori che impedisce a 120 mila pendolari di raggiungere Israele. Nella fase successiva forze israelia�ne vengono dislocate in punti stra�tegici della Clsgiordania, oggi sotto controllo mistro israelo-palestinese. Quindi si passa alla chiusura di arterie e all'isolamento di villaggi. Se ciò non bastasse, Israele colpi�rebbe senz'altro i comandi militari palestinesi e manderebbe in prima linea i suoi carri armati. Uno scenario che può essere evitato in extremis, secondo i me�diatori statunitensi, che sperano di organizzare un nuovo vertice israelo-palestinese nei prossimi giorni. Per oggi è previsto l'arrivo del ministro degli Esteri russo Ivanov che visiterà anche i Territori.