A Kerpen intonano: lunga vita a Schumi di Emanuele Novazio

A Kerpen intonano: lunga vita a Schumi La città del campione in festa, il sindaco promette: basta Mercedes, mi compro una Ferrari A Kerpen intonano: lunga vita a Schumi Emanuele Novazio corrispondente da Berlino Un urlo a mille e ottocento voci: quando Michail Schumacher taglia il traguardo sulla pista di Suzuka e vince il mondiale, nella mensa del centro scolasti�co Horrem-Sindorf di Kerpen la città natale di Schumi fra Colonia e Aquisgrana, nel Nord Reno Vestfalia si libera la tensione di una gara straordina�ria e di un anno che qui tutti definiscono «magico». La mensa è il centro nevralgi�co del ferrarismo d'oltralpe, il cuore di un inedito patriottismo automobilistico bipolare, tede�sco-italiano, che nel suo tele�gramma di fehcitazioni a Schu�macher il Cancellierre Schroeder adombra, facendo i compli�menti alla maestria di tutto il team: da quando Schumacher corre in rosso, il locale che nei giorni di scuola sfama qualche centinaio di studenti, nei giorni di Formula 1 diventa un bosco di bandiere rósse col cavallino, una massa compatta di uomini e donne, giovani e anziani, famiglie rivestite al completo di rosso. La festa, questa volta, è spe�ciale: una «Schumi-Nacht» co�minciata il giorno prima, una notte di attesa nervosa e scon�giuri che quando la cora prende il via coinvolge tutta Kerpen, l'Sp per cento dei 60 mila gbitanti anzi, come si è calcolato con meticoloso puntiglio. Mancano otto giri al traguardo e la vittoria sembra sicura quando, con�travvenendo all'impegno di non sfidare impunemente il de�stino, i «cento irriducibili» di Kerpen avviano l'urlo che otto giri più tardi rischierà di manda�re in frantumi la vetrata, sul fondo della mensa stipata di persone e di fumo. «Hoch soli das Leben», lunga vita a lui, intonano in una piazza della città gli «Héustreuer», una formazione corale della Bassa Franconia diventa�ta l'insegna canora ufficiale del tifo ferrarista tedesco. Nello stanzone della mensa intanto, Rainer Wiedenbruch, manager della distilleria che sponsorizza il party, dà il segnale che 1800 persone aspettavano compatte dall'alba: un colpo alla botte di. birra, la prima. Alla festa partecipa anche il borgomastro Ralf Valkysers: «Diventare campioni del mondo con la Ferrari è il massimo», garantisce piangendo. «Per la nostra città è la migliore pubbli�cità, quello che Schumi rappre�senta e vale per tutti noi non può essere quantificato in dena�ro», aggiungerà più tardi a emo�zioni sedate: senza precisare se davvero manterrà la promessa e cambierà la Mercedes grigia di famiglia con una rossa fiam�mante Ferrari. Qualcuno, quando a sera la festa finisce, mostra un grafico: è il diagramma dell'emozione, due ore di alti e bassi, euforia e delusione, terrore e sollievo riassunti col metodo delle car�telle cliniche. Consultandola, si scopre che alle 8,10 (prima so�sta di Hakkinen) nella mensa esplodeva la speranza, alle 8,12 (prima sosta di Schumacher) la mensa tornava ad avere paura. Dalle 8,25 (prime gocce di piog�gia) la mensa sembra singhioz�zare, e quando mancano 18 minuti alle 9 (secondo stop di Schumacher) 0 grafico si impenna. Come un Cavallino. Tifosi tedeschi in festa per II trionfo di Schumacher dopo le emozioni del Gran Premio del Giappone e II titolo mondiale

Luoghi citati: Berlino, Franconia, Giappone