LAMPO ROSSO A SUZUKA

LAMPO ROSSO A SUZUKA LAMPO ROSSO A SUZUKA Schumacher è campione Piero Bianco C'è un prodotto dell'ingegno e della tecnologia italiana che ieri in Giappone ha conquistato il mondo: è la Ferrari, un marchio entrato nel mito. E c'è un tedesco dai nervi saldi e dalla classe sopraffina che quel mito ha saputo esaltare, regalan�do al Cavallino il successo più prestigioso delle corse automobili�stiche; il mondiale piloti della Formula 1. E' Michael Schuma�cher. Il nuovo re, l'erede di Ayrton Senna e dei grandi campioni che hanno scritto la storia e la leggenda del volante. Più forte dei sortilegi che sem�bravano essersi impadroniti della Ferrari, beffata negli ultimi tre anni all'ultima corsa, Schuma�cher ha sconfitto a Suzuka la McLaren-Mercedes dell'irriduci�bile finlandese Hakldnen. Ha chiu�so magistralmente la partita con una gara d'anticipo: il prossimo appuntamento, in Malesia, sarà una passerella trionfale alla quale il Cavallino chiederà soltanto l'ul�timo cesello di una stagione fanta�stica, i tre punti che mancano per conquistare anche il Mondiale Costruttori (e sarebbe il secondo consecutivo). Maranello attendeva questo momento da ventun anni, da quando l'impresa riusc�a Jody Schekter, l'S settembre de\'79. Basterebbe il rilievo statistico per incorniciare una giornata che pas�serà alla storia, non solo dello sport. Il fascino della Ferrari non ha confini, è un patrimonio uni�versale, sa portare i tifosi in piazza, nelle piazze di ogni Paese, sa regalare emozioni intense. Per questo ieri s'è entusiasmato an�che chi di Formula 1 capisce poco o nulla. L'ultimo atto non è stato né facile né banale. Un thrilling ap�passionante, come partorito da una regia diabolica che ha reso ancor più gioioso l'epilogo. Michael Schumacher si è pre�sentato al Gran Premio del Giap�pone con 8 punti di vantaggio su Hakkinen. Ha conquistato la pole. Sembrava padrone della gara pri�ma ancora che i semafori del circuito di Suzuka decretassero il via. Poi un brivido alla partenza: il tedesco ha «tagliato» sulla de�stra, cercando la traiettoria mi�gliore e tentando di allontanare il finlandese, che gli partiva accan�to. Manovra sbagliata, l'azzardo poteva costargli caro. Il pilota della McLaren non si è fatto sorprendere ed è balzato al comando. Ahi! Milioni di cuori infranti, i ferraristi che s'erano alzati all'alba per celebrare il trionfo hanno temuto che la male�dizione potesse ripetersi. A Maranello è sceso il gelo, mentre in Giappone cominciava a scendere una pioggerella insidio�sa. Le partenze non sono mai state il piatto forte del campione di Kerpen, si sapeva. Ma la forza di Schumi è non arrendersi mai. La sua forza è un team che, come lui, sa fare la differenza. Michael ha inseguito, con grinta e perizia. Gli strateghi (da Jean Todt a Ross Brawn, tutti gli uomini del presidente Montezemolo) lo hanno guidato al trion�fo. La prima sosta ai box è stata l'inizio del capolavoro. Michael ha imbarcato più carburante del rivale, ritardando il secondo rifor�nimento e macinando secondi pre�ziosi di vantaggio. Sono bastati 6 secondi, a Schumacher, per il secondo pit-stop: cos�ha sorpassa�to Hakkinen, rientrando in pista Drima del finlandese. Al 41D giro, a Ferrari e il suo mago hanno vinto il Mondiale. E l'Italia dell'in�gegno, del cuore, della fantasia, ha costruito un altro capolavoro. In Giappone il trionfo del tedesco con una gara d'anticipo: Maranello inseguiva questo titolo da 21 anni Brividi al via, grande sorpasso al pit-stop

Persone citate: Hakkinen, Jean Todt, Jody Schekter, Lampo Rosso, Michael Schuma, Michael Schumacher, Piero Bianco, Ross Brawn, Schumacher

Luoghi citati: Giappone, Italia, Malesia, Maranello