Fìat, integrativo difficile di Marina Cassi
Fìat, integrativo difficile Le parti distanti su flessibilità e salario. Nuovo incontro il 18 Fìat, integrativo difficile Hm, Fiom e Uilm divise sulla piattaforma Marina Cassi TORINO E' ormai chiaro che la partita dell'integrativo Fiat si giocherà il 18 ottobre quando in un nuovo incontro le parti metteranno defi�nitivamente le carte sul tavolo e si potrà capire se la trattativa avrà uno sbocco positivo oppure no. Ieri la Fiat ha ribadito al sindacato le sue richieste di una maggiore flessibilità nell'utiiizzo degli im�pianti, dei contratti a termine e degli orari di lavoro, da gestire in base ai nuovi investimenti e all'an�damento del mercato. L'azienda ha anche parlato di interventi nel campo della forma�zione, mentre sul fronte salariale ha ricordato che l'unico criterio è la redditività. Al sindacato che pur ha apprezzato la parte sulla formazione l'incontro complessi�vamente non è piaciuto e in un documento unitario ribadisce la propria insoddisfazione per l'impo�stazione sul salario. Anche l'Ùgl rileva «un muro contro muro» che «rischia di allontanare ancor di più le parti». Ma ieri anche la trattativa Fiat è stata lambita dal vortice di pro�blemi che Fim-Fiom-Uilm (e Fismic) stanno incontrando nella definizione delle richieste econo�miche per il rinnovo del biennio del contratto collettivo dei me�talmeccanici. Si sa che le posizioni sono molto distanti. Due organiz�zazioni la Fim e la Uilm hanno già definito ufficialmente la cifra; 116 mila lire per la Fim e 122 mila lire (più una quota per i lavoratori delle aziende dove non si è fatto l'integrativo) per la Uilm. La Fiom ufficializzerà la propria proposta il 19 e 20 a Riccione in una assemblea nazionale a cui parteci�perà anche Cofferati, ma da setti�mane il segretario Claudio Sabattini parla di circa 160 mila lire, una cifra che tenga conto, oltre al recupero dell'inflazione, anche del positivo j andamento del settore metalmeccanico. La FismicT che non ha firmato il contrattócollettivo con itre confederali per parte sua pensa à 120 mila lire. E Cosmano Spagnolo della Fim è esplicito: «Sulla trattativa Fiat si fa sentire l'effetto della discussione tra di noi sul biennio. Tutto diventa comphcato; l'azienda già è rigida e diventa ancora più rigida se corre il rischio di dover pagare una volta qui e una volta nel contratto la stessa cosa». Attacca la Fiom: «Non ci sono i margini per mettere nel biennio neppure l'an�damento del settore. Cercare di farlo significa rompere il delicatis�simo equilibrio contrattuale attua�le». Sulla possibilità di arrivare a ima mediazione comune è secco: «Non si possono scaricare nella piattaforma le dinamiche interne della Fiom; se per loro è rigido chiedere 5,5 punti noi non faccia�mo la piattaforma perché non vogliamo infilarci in un lunghissi�mo negoziato senza sbocco». Polemico anche Roberto Di Maulo della Uilm: «Il rapporto unitario è molto liso anche qui a Torino sulla vertenza Fiat: io non sono come il segretario Fiom Cremaschi che è soddisfatto che il prossimo incontro sia il 18 perché è vicino al 26 quando si potrà incominciare a scioperare; io lavo�ro per fare l'accordo, lui conta i giorni che lo separano dalla lot�ta». Sul biennio conferma: «Siamo divisi: noi siamo contrari alla proposta Fiom e siamo per avere 122 mila lire più una quota, che volutamente non indichiamo, per quei lavoratori che non hanno l'integrativo». . Serafico Lello Raffo della Fiom: «Io non sono preoccupato per il biennio; sono tranquillo nel porta�re avanti la richiesta di 5,5 punti, cioè 162 mila lire». E guardando al futuro; «Mi auguro che si arrivi a una sintesi unitaria, ma adesso non sono in grado di dire se ciò accadrà». Sulla vertenza Fiat com�menta; «Se da oggi al 18 non si verifica nulla di nuovo è possibile che l'accordo non si faccia perché la Fiat offre niente». Infine Marzio Tomassetti della Fismic; «E' fondamentale che i tavoli degli integrativi e del con�tratto non interferiscano. Non si devono fornire alibi alla Fiat per chiedere rinvìi o per far saltare il tavolo. Il biennio deve stare den�tro le regole del 23 luglio altrimen�ti va tutto a monte». Roberto Di Maulo della Uilm
Persone citate: Claudio Sabatti, Cofferati, Cosmano Spagnolo, Lello Raffo, Marzio Tomassetti, Roberto Di Maulo
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