Tregua dei Tir, ma in Sicilia resta il caos di Fabio Albanese
Tregua dei Tir, ma in Sicilia resta il caos Tregua dei Tir, ma in Sicilia resta il caos Ripristinati solo per 12 ore i rifornimenti di carburante Fabio Albanese CATANIA La tregua è durata 12 ore. Dalle 8 di mattina alle 20 centinaia di autobotti ieri sono uscite dalle raffinerie di Priolo e Augusta e dal deposito Agip di Palermo. La dura protesta dei Tir ieri ha allargato le maglie dei blocchi per far passare carburante e beni di prima necessità. Tuttavia latte e mozzarelle hanno continuato a scar�seggiare nei supermercati mentre sono stati distribuiti quasi 10 milioni di litri di carburante, insufficienti comunque a placare la sete di benzi�na dei siciliani. Fino a tarda sera c'erano lunghe code di mezzi nei pressi dei distributori, con le auto di polizia e carabinieri a sorvegliare che non ci fossero disordini e nessuna certezza di avere il pieno. L'assesso�re regionale all'Industria, Speranza, ha autorizzato i gestori a saltare i turni di riposo settimanale e a prolun�gare l'orario di apertura fmo alle 22. Ma in tanti, anche dopo ore di attesa, sono rimasti a secco ed in qualche caso la tensione è nuovamente sfocia�ta in risse. Tre catanesi sono stati arrestati dopo essere stati sorpresi a rubare carburante da auto in sosta. La mini tregua di ieri, arrivata dopo tre accordi successivi e la noti�zia che il ministro dei Trasporti Bersani convocava tutti a Roma in anticipo rispetto alla data inizialmen�te fissata, ha preceduto una giornata in cui la vertenza che da sei giorni paralizza la Sicilia si sposta a Roma. L'appuntamento è per le 11 di sta�mattina a Palazzo Chigi. Ci sarà mezzo governo regionale e ci saran�no i rappresentanti tM'Aias, il sinda�cato nuovo di zecca che ha organizza�to la protesta. Dall'incontro romano gli amministratori siciliani e i manife�stanti si attendono grandi cose anche se è difficile pensare che il governo nazionale possa accettare richieste come la totale defiscalizzazione dei prodotti petroliferi in Sicilia. Il fron�te della protesta appare ancora com�patto e i camionisti sono intenzionati a mantenere i blocchi ad oltranza; anzi, ieri pomeriggio altri ne sono stati istituiti a Siracusa. Anche la popolazione, sebbene provata dai disagi, sembra ancora solidale con i manifestanti. Ieri ci sono state le prime assenze sui posti di lavoro ma finora la situazione dell'ordine pub�blico, fanno sapere dalle prefetture, è sotto controllo. Semmai a protestare contro i camionisti sono le altre categorie che, dal blocco dei Tir, subiscono ingenti danni. Ieri una manifestazione di produttori agricoli si è svolta a Vittoria, nel Ragusano, regno di ortaggi e primaticci esporta�ti in tutta Europa. «Catania è in ginocchio», avverte invece il sindaco Scapagnini sommer�so dai fax di aziende piccole e grandi che gli annunciano l'avvio della cas�sa integrazione. Secondo la Confindu�stria catanese i posti a rischio sono tremila. Il caso-Sicilia rimbalza anche a Roma ed è polemica. «Ben venga la protesta se serve a svegliare il gover�no» dice il capogruppo di Forza Italia in Senato, Enrico La Loggia. Gli rispondono i senatori eletti in Sicilia nelle liste dei Ds: «Parole gravissime. E' una strumentalizzazione che ser�ve solo a mascherare le evidenti inefficienze della Giunta regionale». Code fino a notte alle pompe di benzina sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine Oggi vertice decisivo a Palazzo Chigi Tutti senza benzina: in coda con le taniche davanti ai distributori siciliani
Persone citate: Bersani, Enrico La Loggia, Priolo, Scapagnini
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