Un volontario italiano assassinato in Burundi
Un volontario italiano assassinato in Burundi Imboscata di un gruppo di banditi o di ribelli Un volontario italiano assassinato in Burundi BUJUMBURA Ha pagato con la vita il suo lavoro in missione: un operatore umanita�rio italiano, Antonio Bargiggia, im�pegnato da anni in Burundi, è stato ucciso ieri a Kibimba, località a 70 km da Bujumbura. Due dei presunti assassini sono stati catturati. Bar�giggia, milanese, 43 anni, lavorava per l'associazione religiosa «Amici dei poveri», per l'organizzazione dei «Volontari italiani solidarietà Paesi emergenti» (Vispe), e per il «Jesuit Refugee Service». Viveva da oltre ventanni nel paese africano, teatro di stragi e violenze. Si dedica�va soprattutto a sollevare la sorte dei carcerati. Secondo quanto riferi�to da altri operatori umanitari senti�ti dall'agenzia dei missionari «Misna», sembra che l'auto su cui ieri mattina viaggiava Bargiggia, un «fratello» laico, abbia dovuto fer�marsi perchè la strada era stata bloccata da un ostacolo improvvisa�to. Dietro alla barriera c'erano quat�tro uomini, alcuni dei quali in uniforme militare. Non è chiaro se si trattasse di membri dell'esercito o di ribelli: in Burundi agiscono molte organizzazioni armate antigo�vernative e gruppi organizzati di banditi in un contesto di guerra civile a sfondo etnico che vede opposti gli hutu ai tutsi. Uno degli assalitori si è avvicinato all'auto e ha sparato. Gli assassini hanno gettato il cadavere di Bargiggia fuori dall'auto e si sono diretti verso il centro di Bugarama. Non si è ancora riusciti a capire se un'altra persona che si trovava con l'italia�no sia rimasta uccisa o se sia riuscita a fuggire. Dolore e profonda costernazione tra i familiari, in Italia. La sorella Adriana racconta al telefono dalla sua casa di Dervio, sul lago di Como, di avere appreso la notizia della morte del fratello dal telegior�nale. La madre ricorda il figlio proprio per la sua vocazione nei confronti dei poveri: «Non accetta�va nulla in regalo, dava tutto a chi aveva bisogno». [Ansa]
Persone citate: Antonio Bargiggia, Bargiggia
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