Morì a causa delle sigarette? Ordinata la perizia su un morto di Daniela Daniele

Mor�a causa delle sigarette? Ordinata la perizia su un morto Mor�a causa delle sigarette? Ordinata la perizia su un morto Daniela Daniele ROMA E' la prima perizia di questo genere mai ordinata da un giudice in Italia. Dovrà accertare se la morte di un insegnante, Mario Staiteli, 64 anni, avvenuta nel '91, sia da addebitarsi alle 20 sigarette al giorno fumate per oltre 20 anni. La diagnosi fu: adenocarcinoma polmonare. E' stata la prima sezione civile della Corte d'Ap�pello di Roma a decidere la consulen�za tecnica nella causa intentata dai familiari di Staiteli, la moglie Paola Giacalone e il figlio Marcello, contro l'ex Monopoli di Stato, oggi Ente Tabacchi Italiani. Il Tribunale Civile di primo grado, nel '97, aveva dato ragione all'ente giudicando che, prima dell'entrata in vigore della norma, non fosse tenuto a comunicare i rischi dell'uso del tabacco e che non sussistesse la prova di un nesso tra il fumo e la morte di Stalteri. I familiari, però, non si sono dati per vinti e hanno presentato ricorso. Ieri la nomina dei tre esperti: un medico legale, un oncologo e uno pneumologo. Dovran�no esaminare la documentazione me�dica relativa alla malattia che ha ucciso l'insegnante. Solo se l'accerta�mento dimostrerà che la morte av�venne per colpa del fumo, i giudici passeranno a considerare le eventua�li responsabilità dei Monopoli. «E' infatti ormai noto che il fumo provo�ca il cancro sostengono i giudici della Corte d'Appello, la cui prima sezione civile è presieduta da Oreste Bonavitacola e che, statisticamen�te, il cancro polmonare per i fumato�ri costituisce una delle principali cause di morte». Ma è altrettanto appurato, sottolineano, che questo tipo di tumore può avere anche altre cause. «L'ordinanza della Corte hanno dichiarato gli avvocati Giulio Ponzanelli e Vincenzo Zeno Zencovich, legali della famiglia Stalteri è un passo proceduralmente importante in una questione cos�nuova e delica�ta. Anche se si tratta di un provvedi�mento che lascia impregiudicato l'esi�to finale, esso è una conferma dell'at�tenzione che i giudici hanno sempre manifestato verso la tutela della salu�te». Se nel nostro Paese ancora nessun giudice ha emesso una sentenza di condanna su cause di risarcimento danni provocati dal fumo, negli Usa il 14 luglio scorso cinque aziende produttrici sono state condannate da un tribunale di Miami a pagare 144 miliardi di dollari (circa 300 mila miliardi di lire) a un gruppo di fuma�tori della Florida. Le aziende che lavorano il tabacco (che avevano impugnato il verdetto) commentaro�no quella sentenza sostenendo che equivaleva a una «condanna a mor�te» per le ditte che producono «bion�de». I ricorrenti hanno risposto che, ogni anno, muoiono 430 nula ameri�cani per malattie collegate al fumo e che le aziende hanno mentito ai loro clienti sin dal 1950, da quando fu completata la prima ricerca che stabi�l�che le sigarette provocavano il cancro. I legali della «Big Tobacco» aveva�no replicato che le cinque aziende avrebbero potuto pagare un risarci�mento massimo che andava dai 150 ai 375 milioni di dollari (tra i 300 e i 750 miliardi) e che una qualsiasi somma maggiore le avrebbe messe fuori gioco. In base alla legge della Florida, un verdetto non può causare la bancarotta di un imputato. La giuria aveva impegato circa due anni per ascoltare 157 testimoni nel caso che aveva portato alla richiesta di risarcimento circa mezzo milione di fumatori della Florida. Secondo gli esperti, se il giudizio venisse confer�mato, il risarcimento potrebbe porta�re alla bancarotta le «cinque sorelle» del tabacco. Un giudice federale ha, intanto, respinto la metà dei reclami presenta�ti dal govemo a nome delle vittime del fumo che chiedevano miliardi di dollari in risarcimenti per le cure delle malattie provocate dal tabacco. La decisione viene considerata una vittoria, anche se parziale, per le multinazionali delle sigarette. Ma la guerra continua. Anche Oltreoceano. La magistratura interviene su un caso di morte da fumo

Persone citate: Mario Staiteli, Oreste Bonavitacola, Paola Giacalone, Stalteri, Vincenzo Zeno Zencovich

Luoghi citati: Florida, Italia, Miami, Roma, Usa