Sotto il tendone dei Rodiohead di Marinella Venegoni

Sotto il tendone dei Rodiohead Il rock che cambia: anche i Pearl Jam e gli Smashing Pumpkins insofferenti ai riti Sotto il tendone dei Rodiohead Ma lo inventò Renato Zero Marinella Venegoni LONDRA Esce oggi in ed (dopo esser stato diffuso via Internet sul sito della band www.radiohoad.com) «Kid A», il disco dei Radiohead che lascia un ulteriore indizio sulle lente mu�tazioni indotte dai pochi che hanno proso a creare e speri�mentare anche in termini di marketing, mandando vistosi segnali di insofferenza alla ripe�titività industrial-discografica. Con la formazione inglese, an�che gli americani Pearl Jam e Smashing Pumpkins stanno lan�ciando segnali forti: l'attività complessiva di questi «marchi» non di massa ma fortemente motivati, segna una rottura radicale rispetto agli schemi consolidati; è appena il caso di ricordare che niente del genere avviene nel nostro Paese, arroc�cato nel guscio protetto del disco-tour e sempre più attento a ripetere le formule di succes�so sicuro (chissà quanti gruppi staranno nascendo ad imitazio�ne dei Lùnapop); soprattutto dai grandi nomi, non si vede all'orizzonte l'ombra di un se�gnale. Le tre band, si sono invece invischiate in scelte radi�cali che si spingono, nel caso dei Pumpkins, fino al suicidio programmato e polemico. RADIOHEAD. «Kid A» è una svolta radicale rispetto all'osannatissimo «OK Computer». Il gruppo di Tom Yorke dopo un'infinita permanenza in stu�dio accompagnata da diario quotidiano sul sito, ha abbando�nato quasi totalmente l'acusti�ca per l'elettronica, in una serie di suites che di nuovo hanno soprattutto il coraggio: nei pri�mi 3 brani non appare per nulla la chitarra, e il gruppo cha in formazione tre chitarre. Punti di riferimento, Brian Eno e certi Pink Floyd, più lo speri�mentalismo elettronico tede�sco dei '70, mentre la dissolu�zione della forma-canzone ri�manda in qualche modo ai Tortoise; il tutto fra squarci alla Mingus in «The National Anthem» e inevitabili accenni new-age. A tratti, l'ascolto è esaltante per la capacità di riacchìappare l'essenza della loro poetica facendo cose nuo�ve; ma ci si rende anche conto che sono stati molto più creati�vi, nel loro genere, i Chemical Brothers. Novità del marketing: non hanno voluto un singolo (ma la Emi ha lanciato come apripista l'ottimo «Optimistic»), e hanno affittato un tendone (però lo faceva Renatino Zero tanti an�ni fa) per girare l'Europa (per ora niente Italia) senza esser condizionati dagli spazi tradi�zionali; sono andati in tour a portare il disco prima che il medesimo uscisse. E viene ora già annunciato un nuovo al�bum per la primavera 2001, con il ripescaggio di tutta la promozione tradizionale. PEARL JAM. Funestati dai 5 morti della tragedia di Roskilde, non hanno abbandonato il clamoroso progetto antipirate�ria concepito all'inizio del tour di «Binaural»: ogni concerto rivoluzionava la scaletta, per registrare 25 (per ora) doppi live delle serate europee. Deci�sione da far rabbrividire un qualunque discografico: delle serate italiane di fine giugno si possono dunque acquistare ora sia il disco di Verona che quello del Forum di Milano; i ed sono in vendita su Internet al sito pearljambootlegs.com (con la possibilità di ascoltare anche brani), a 10,98 dollari più 6 per la spedizione, e già così, 34 mila lire in tutto, è anche una bella sberla alla politica dei prezzi praticata dalla discogra�fia tradizionale. La collezione complessiva costa 550 mila li�re. SMASHING PUMPKINS. Dopo 12 anni di vita, hanno appena terminato a Milano il loro ulti�mo giro in Italia: a fine novem�bre, arrivederci e grazie, la formazione scomparirà. Il lea�der Bill Corgan racconta le difficoltà di rimanere creativi in un paese come il loro: «Negli Usa (solo negli Usa?, ndr) il successo è tutto, appena hai un cedimento pensano che sei in crisi. Passi da genio a odiota in pochi istanti». Ultimo beffardo regalo alla pirateria: 25 copie dell'ultimo album «Friends an enemies of the modem music», offerto in pasto ai duplicatori selvaggi, circoleranno presto in tutto il mondo in nero. «Contro il business non puoi far nulla. Hanno paura di Internet, delle copie pirata e mi fanno ridere: hanno paura per i soldi, ma cosa c'entrano i soldi con la musica vera? Quella, la potrai sempre ascoltare grazie agli sponsor e in ogni angolo di strada». marlvene@tin.it Sono gruppi assai motivati Pare non cerchino l'ascolto di massa I Radiohead hanno abbandonato quasi totalmente l'acustica per l'elettronica

Persone citate: Bill Corgan, Brian Eno, Mingus, Renato Zero, Smashing, Smashing Pumpkins

Luoghi citati: Italia, Londra, Milano, Usa, Verona