Meno flop la domenica a piedi
Meno flop la domenica a piedi Meno flop la domenica a piedi Maltempo, resta l'allerta in Calabria ROMA E' finita come si temeva: la domenica a piedi che avrebbe dovuto essere una festa in 150 città italiane si è trasformata in ima domenica spesso a casa, a causa delle piogge che sono cadu�te su buona parte d'Italia. I tem�porali sono stati cos�forti da far scendere in campo l'Anci, l'Asso�ciazione Comuni, che ha chiesto maggiore elasticità in caso di maltempo, mentre il Wwf è stato costretto a replicare anche il prossimo fine settimana la «Fe�sta dei Grandi Alberi» organizza�ta per raccogliere fondi a favore degli alberi secolari. Pioggia a parte, il presidente del Wwf Ful�co Pratesi ha lanciato l'allarme sul vero pericolo che minaccia di far «morire» le domeniche a pie�di: «Ci vuole un deciso rilancio da parte del ministero dell'Am�biente e dei Comuni». Alla fine della giomata, insom�ma, l'unico bilancio positivo ri�guardava il livello di inquina�mento che complice la pioggia è stato più basso delle altre dome�niche. Per il resto c'è poco da gioire: a far scattare l'allarme del Wwf è il fatto che le zone limita�te al traffico «sono più o meno la riproposizione delle fasce blu» e non «una chiusura vera e ampia delle città alle auto». Leonardo Domenici, sindaco di Firenze e presidente dell'Anci, ha invece chiesto di prevedere «meccanismi di maggiore tolle�ranza per venire «incontro alle esigenze dei cittadini e evitare che le eco-domeniche diventino un rituale subito e non partecipa�to dalla gente» In vista dei prossi�mi appimtamenti, previsti per il 5 novembre e il 3 dicembre, Domenici sta pensando ad alcuni «accorgimenti da mettere in atto in caso di pioggia e da concorda�re con il ministero dell'Ambien�te». Pioggia e polemiche, comun�que, non hanno fermato la mani�festazione di ieri. Moderatamen�te soddisfatti soprattutto i titola�ri dei banchi di prodotti biologici, come a Bologna. A Roma si sono riempite di biciclette via dei Fori Imperiali, l'Appia Antica e Castel di Guido. Folla a Napoli, mentre in Sicilia biciclette e monopattini hanno preso d'assalto le vie dei centri storici. L'iniziativa è passa�ta quasi inosservata solo in Lom�bardia, dove in diverse città il centro è rimasto aperto: oltre a Milano, sono rimasti aperti an�che i centri di Bergamo, Lecco e Como. Se la giornata è stata segnata dal maltempo un po' in tutta Italia, ora le perturbazioni si stanno spostando a Est, soprat�tutto in Friuli. In Calabria e in Piemonte, dopo una notte sotto l'acqua, c'è stata una tregua e, così, si sono potuti contare i danni. Numerosi gli incidenti sul�le strade, due i dispersi, uno sul lago di Garda e un altro sul�l'Adriatico. Ecco la situazione. In Piemonte ieri erano ancora chiuse la statale 33 del Sempio�ne, in prossimità del valico di Iselle, e la statale 631 di Valle Cannobina nel tratto fra Grasso e Malesco, entrambe per frane e smottamenti. Il Canavese è stata la zona più colpita. In Friuli Venezia Giulia, invece, i vigili del fuoco di Pordenone e gli uomini della Protezione Civile erano an�cora impegnati, ieri sera, nel Comune di Azzano Decimo, colpi�to da una tromba d'aria. Nelle Marche la pioggia ha causato una serie di tampona�menti a catena lungo la corsia nord dell'Ai 4, fra Fano e Pesaro, mentre in Campania ci sono stati gravi disagi, dovuti agli allagmenti nell'Avellinese. Quanto alla Calabria, l'incubo dell'alluvione sembra finito: ieri non ha piovu�to. Le ruspe sono state però impegnate in molti Comuni, da Roccella Jonica a Sidemo, a Caulonia, per riparare i danni e prestare i soccorsi. Le forze del�l'esercito e della Protezione civi�le sono concentrate soprattutto nelle zone di Bovalino, Benestare e Sant'Ilario. Resta lo stato di massima allerta. [r.cri.] Interviene la Protezione Civile per una tromba d'aria nel Friuli Ancora emergenza in Calabria dove i fiumi in piena sono straripati riversandosi nei paesi della costiera Nella foto, una delle vie centrali di Roccella Jonica, uno fra i centri che hanno subito maggiori danni A prestare soccorso sono giunti reparti dell'esercito
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