Primo e dolce: cous cous di pesce, crostacei e gelato

Primo e dolce: cous cous di pesce, crostacei e gelato Primo e dolce: cous cous di pesce, crostacei e gelato A San Vito lo Capo su un mare profondamente blu e le colline che sprofondano nel Mediterraneo RISTORANTE ; Poche SAN VITO LO CAPO (1 RAPANO — ATEVELA mandare per po— sta, oppure cercatela sul silo (www.sicilian.net/pocho), quella cartolina illustrata. La scattò, anni fa, Riccardo Marcialis, grande barman e ottimo fotografo, che rimase emozionato, impressio�nalo, rapito (come lo sarete voi), da questo angolo di paradiso terre�stre; in primo piano le leccornie del ristorante, oltre il bel tavolone di legno scuro le linee squadrate della panoramica balconata e poi, lag�giù, il blu profondo del mare e la striscia di colline e monti a digrada�re nel Mediterraneo con lascino indicibile. Questo è Macari, frazione di una bellezza senza fine di quel comune, meglio, «paese villaggio» immacola�to e delizioso che è San Vito lo Capo. Siete in un angolo di Sicilia; sarete approdati a Palermo e da li avrete preso per Trapani. Prima di lasciare il capoluogo siciliano vi sarete ricordati di fare il pieno di benzina, perché i distributori latita�no sulle, pur animate, superstrade. Sarà un'ora e un quarto, un'ora e mezzo d'auto da Palermo ma non dimenticherete più, per tutta la vita, soprattutto fuori stagione, i panorami che state attraversando. Il Pocho lo trovate sulla sinistra, poco prima di entrare a San Vito lo Capo, capitale mondiale del cous cous, sede di una gara internaziona le che a fine settembre, tutti gli anni, fa convenire qua decine di migliaia di persone per un assaggio del piatto principe di tre continen�ti. Europa, Asia, Africa (il cous cous si mangia nella provincia di Trapa�ni ma anche in Francia, e poi in Palestina, Israele, Maracco, Tuni�sia, Algeria...). Questo albergo-ristorante (ha anche una decina di camere), singo�lare, di incommensurabile bellezza e di paradisiaca vista. Pocho è il rifugio di Marilù Terrasi, attrice di teatro con la passione della cucina, approdata qui anni fa e mai più a lontanatasi. Quanto l'esterno è semplice e lineare, tanto l'interno del Pocho è un singolare raffinato bric-à-brac, dove la titolare e cuoca ha portato i ricordi del palcosceni�co che ha affiancato agli oggetti di una calda casa rustica: marionette e pupi, quadri e stampe, stoviglie di una volta, l'antico divano... tutto contribuisce ad aumentare il fasci�no e la singolarità di questo posto, sconosciuto a tutte le guide che non sia quella dell'uEspresso». Infine, ultima ma non ultima. c'è Ja cucina, tipica tradizionale succulenta, per imparare la quale, se lo volete, tutte le domeniche, Marilù Terrasi organizza dei corsi, basati in particolare sul cous cous che vedrete incocciare nella mafarda ad insaporire con brodo ed aromi. Si potrà cominciare con le panelle (i rombi di farina di ceci ed acqua) della tradizione, per passa�re ai fagottini di tonno, ai bignè di zucchine ai frutti di mare, alla terrina di fiori di zucchina e gambe�ri, ai busiati ai filetti di sgombro, agli gnocchetti in brodo di arago�sta, come consiglia Gian Carlo Lo Sicco, una delle locomotive della gastronomia siciliana. Io non mi sono perso il ricco cous cous di pesce e crostacei con un brodo da andar giù di testa, la pasta fatta in casa con le seppie, il coniglio secondo la tradizione loca�le, il cous cous di maiale profumato di broccoli e finocchietto. Al des�sert, il singolare e buon cous cous dolce e il gelato alla cannella. Me�nu guidato con 50-60.000 lire (com�presi i vini della casa) e tanta voglia di ritornare. Ultima prova: 23-9-2000 POCHO San Vito lo Capo (Trapani) località Macari Tel. 0923.972.525, Fax 972.525 Aperto solo la sera (domenica anche a mezzogiorno). Chiuso marted�Carte di credito: Cs, Uè Me, Visa. Voto: 14/20 ■te*-..

Persone citate: Gian Carlo Lo Sicco, Macari, Marilù Terrasi, Riccardo Marcialis