Andando in barca con Larsson si scoprirà il cerchio celtico di Mario Baudino

Andando in barca con Larsson si scoprirà il cerchio celtico Andando in barca con Larsson si scoprirà il cerchio celtico UNA folle regata d'inverno nel Mare del Nord, dalla Danimarca alla Scozia, al�la ricerca d'un segreto che può costare la vita, tra tempeste, onde alte come palazzi, nebbie, neve, blocchi di ghiaccio e scogUere minacciose: tre barche l'ima dietro l'altra ripercorrono le stes�se rotte, c'è un misterioso giorna�le di bordo dove si parla di riti antichi e sacrifìci umani, ma si allude anche ad armi e a gruppi terroristici, come l'Ira nordirlandese. E c'è infine l'antica sapien�za dei druidi che ritoma minac�ciosa in mano a idealisti ma anche a fanatici. Sono questi gli ingredienti de Il cerchio celtico, il romanzo che 10 svedese Biòm Larsson scrisse nel 1992, prima di quella Vera storia del pirata Long John Silver : diventatami successo;intutto il moiidòé anche in ItaUairNot�che 11 cerchio celtico sia stato meno amato dai lettori europei. Sempli�cemente, da noi arriva sulla scia dell'altro libro, con qualche ritar�do, e un vantaggio indubitabile. A leggerlo ora si scopre che è «invecchiato» benissimo, non ha perso di smalto e di freschezza anche se le sue «profezie» si sono in parte avverate. Nel libro, Lars�son immagina una cospirazione, una sorta di moto pre-insurrezio�nale dei popoli di lingua celtica (Irlandesi, Scozzesi, Gallesi, Bre�toni, Gahziani, disposti sulla car�ta geografica come a disegnare una falce, l'antico falcetto dei loro sacerdoti, i drui�di) per raggiungere li�bertà e indipenden�za, e non tanto uno Stato quanto una fe�derazione di organi�smi autonomi. Poi la Scozia ha avuto, co�me si sa, la sua «devolution», che l'autore in qualche modo teneva presente già come una possibilità (secondaria): e co�s�gli eventi in quella falce-d'Europa non hanno contraddetto il romanzo, a testimonianza che lo spunto non era legato a una moda passeggera. I Celti, del resto, sono là da più di duemila anni, non hanno mai costruito vere identità statali, sono stati bene o male sconfitti da tutti i popoli con cui hanno dovuto confrontarsi, a par�tire dai Romani, ma in compenso hanno conservato alméno in par�te lingua, tradizioni e cultura. Larsson se ne è letteralmente RECENMaBau innamorato: il suo personaggio, Ulf, che vive su una barca, il «Rustica», si mette nella periglio�sa avventura dòpo aver letto il giornale di bordo d'un finlandese, Pekka, arrivato dai marosi con una donna e subito dopo sparito. Il viaggio in compagnia d'un ami�co intellettuale e armato di libri per riuscire a comprendere a che IONE o no cosa stesse realmen�te cercando di sfuggi�re Pekka lo porta alla scoperta del «cer�chio celtico», una spe�cie di governo ombra che ha ramificazioni in centinaia di circoli e sette neo-dmidiche, per nulla folcloristiche e innocue come parrebbero. Gli or�dini druidici esistono effettiva�mente, si può immaginare che nella realtà non giocherellino con fucili mitragliatori e sacrifici umani come nel romanzo, costrui�to su una trama mozzafiato. Ma forse non sono loro i prota�gonisti «veri». Protagonista è il mare, solenne e sublime, terrifi�cante e magnifico, sfidato da alcuni sognatori coraggiosi su piccole imbarcazioni. E natural�mente protagoniste sono anche le tradizioni dei popoh celtici ad esso legate, la vita dei pescatori. il senso persino giocoso della vita, della sfida, e della natura. Un esempio fra i tanti: Ulf e il suo antagonista-amico, lo scozze�se McDuff, si incontrano in uno dei momenti più drammatici del plot, dove è in gioco la vita di entrambi. Ma si concedono un'in�credibile pausa. Insieme vanno su un isolotto giusto per vedere una terribile tempesta, dove Ulf capisce «come fosse facile, per gli antichi Celti, abolire il confine tra realtà e finzione». McDuff, che fra l'altro di l�a poco verrà ucciso, e lo sa, dice semplicemente;.«Per uno spettacolo come que�sto vale la pena di vivere un'inte�ra vita»; una frase che l'autore implicitamente sottoscrive. L'abbiamo incontrato nei gior�ni scorsi a Torino, dove ci ha spiegato che in realtà McDuff è il personaggio con cui si identifica, il suo vero alter ego. Quello che l'ha guidato nel viaggio di scoper�ta, che non è solo per mare. «Dalle tradizioni celtiche possiamo im�parare ci diceva una cosa molto importante: il dialogo con�tinuo tra modernità e tradizione, il senso profondo dell'identità ma senza nazionahsmi, e questa è una lezione per l'Europa». Larsson, che ama scrivere sul�la sua barca, dove ha effettiva�mente vissuto come in una casa (si chiama proprio «Rustica», ed è quella del romanzo), ha scoperto i suoi Celti per caso. Pensava a un libro sull'idea di identità, ed ha trovato la più antica fra quante , ancora sono vive in Europa. «Non ne scriverò un altro sullo stesso tema, ma quello andava fatto». Chissà se lo ha detto anche a Massimo D'Alema. L'ex presidente del Consiglio è un suo lettore; si sono incontrati di recente durante un viaggio a Roma, per parlare di barche e anche di altro. Ma sono stati costretti a vedersi nel chiuso d'un ufficio: forse troppo lontano dal grande mare celtico, e dall'isola di McDuff. DOPO «LA VERA STORIA DEL PIRATA LONG JOHN SILVER» LO SCRITTORE SVEDESE IN UNA FOLLE REGATA D'INVERNO NEL MARE DEL NORD, DALLA DANIMARCA ALLA SCOZIA Alla ricerca di un segreto che può costare la vita, un misterioso giornale di bordo dove si parla di riti antichi e sacrifici umani, armi e gruppi terroristici, un governo ombra che ha ramificazioni in centinaia di circoli e sette neo-dmidiche, che non sono per nulla folcloristiche e innocue Biòrn Larsson dopo il fortunato romanzo "Vera storia del pirata Long John Silver" pubblica, sempre da Iperborea, "Il cerchio celtico", un viaggio nella cultura dei Druidi Biòrn Larsson II cerchio celtico Traduzione diKatia de Marco, Iperborea, pp. 412, L. 36.000 ROMANZO RECENSIONE Mario Baudino

Luoghi citati: Danimarca, Europa, Roma, Scozia, Torino