«Temo che io nanaa aei peaonu abbia usalo anche bimbi italiani»

«Temo che io nanaa aei peaonu abbia usalo anche bimbi italiani» «Temo che io nanaa aei peaonu abbia usalo anche bimbi italiani» NAPOLI Piangono durante gli interroga�tori, e fra le lacrime dicono che non avranno mai il coraggio di tornare a casa. «Che cosa pense�ranno i vicini, come ci accoglie�ranno?». Sfilano davanti ai giudi�ci, i pedofili via Internet. Sono accusati di avere acquistato e rivenduto filmini che ritraggo�no bambini violentati, in alcuni casi torturati e, sembra, uccisi. Qualcuno si rifiuta di risponde�re alle domande del giudice per le indagini preliminari, che de�ve decidere se tenerli o meno in carcere. Altri fanno parziali am�missioni, ma negano le accuse più gravi mandando in fumo le speranze del capo della procura della repubblica di Torre Annun�ziata, Alfredo Ormanni, che au�spicava la collaborazione di qualcuno degli arrestati. Quel che non possono non ammettere è l'acquisto delle videocassette provenienti dalla Russia: duran�te le perquisizioni in casa esegui�te al momento dell'arresto la polizia ne ha sequestrate a centi�naia, e gli inquirenti hanno le foto che ritraggono i «collezioni�sti» mentre ritirano la merce consegnata da agenti che si sono spacciati per postini. Gli arrestati ammettono dun�que di avere acquistato le pelli�cole pedopomografiche, ma ne�gano di aver rivenduto il mate�riale ad altri. Uno di loro, scop�piando in un pianto dirotto, ha confessato di avere solo scarica�to immagini pomo da Internet. «Ero come ipnotizzato ha detto pensavo che dall'altro lato della linea non ci fosse nessuno. Sembrava un videogioco, entra�vo nel sito e si aprivano conti�nuamente delle finestre. Ho finito per perdermi in quel labirin�to». I magistrati sono al lavoro per chiarire molti aspetti anco�ra oscuri. Innanzitutto c'è da stabilire se davvero esistano anche in Italia centri di produ�zione in cui si girano filmini simili a quelli confezionati in Russia. Il sospetto nasce da alcuni particolari notati dagli 007 della polizia telematica che hanno visto le pellicole: alcuni bambini indossano magliette con scritte in lingua italiana. E italiane sono anche le canzoni che in qualche caso i registi dell'orrore hanno scelto come sottofondo alla loro opera. Poi c'è da approfondire l'aspetto più doloroso, che riguarda le piccole vittime dei pedofili. Chi sono? Da dove vengono? Ce n'è qualcuna di nazionalità italia�na? Il procuratore Ormanni dice che i suoi uomini si rivolgeran�no all'Fbi, dotata di una grande banca-dati d'immagini di bambi�ni scomparsi in tutto il mondo: «Verifìcheremo se j'è somiglian�za fra qualcuna di quelle foto e i volti che compaiono nei video in nostro possesso». E aggiunge: «Noi temiamo che nel traffico dei film pomo siano rimasti coinvolti bimbi italiani, anche se al momento non abbiamo riscontri certi a questo nostro sospetto». [f. mil.] li procuratore Ormanni: «Verifìcheremo se c'è somiglianza fra le foto degli scomparsi e i volti che compaiono nei video sequestrati» li padiglione Roma, nel carcere napoletano di Poggioreale, dove sono rinchiusi �pedofill

Persone citate: Alfredo Ormanni, Ormanni, Torre Annun

Luoghi citati: Italia, Napoli, Roma, Russia